Lux, Rex & Corso - Splendore e nostalgia dei vecchi cinema di città.
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Dalla loro apparizione agli inizi del Novecento, le sale cinematografiche sono spuntate un po’ ovunque in Svizzera. Erano un’ottantina nel 1911, 355 negli anni Trenta e oltre 600 negli anni Sessanta. Oggi però il loro numero si è ridotto a 300, a favore delle multisale, considerate più redditizie. Il fotografo svizzero Simon Edelstein ha reso omaggio a questi “luoghi di illusione, di poesia, di libertà e di creatività”, con una raccolta di immagini che mostra l’architettura a volte eccentrica dei nostri cinema, lo stato di abbandono di alcuni e la riconversione di altri in negozi, bar o centri di svago.
“Lux, Rex & Corso”, di Simon Edelstein, bilingue francese / tedesco, Editions d’Autre part, 282 p.
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Simon Edelstein – fotografo e regista svizzero – ha scattato 25 mila foto per documentare, viaggiando attraverso il mondo, la trasformazione o l’abbandono di cinema e sale cinematografiche, talvolta sorprendenti per la loro architettura. Il Festival di Locarno ha selezionato 160 immagini per condividerle con il pubblico.
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