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La marcia dei proiettori

Museo? Cinema? Galleria? Il Lichtspiel è tutto questo, ma soprattutto un luogo di incontro e di scoperta. Costretta a cambiare sede, la cineteca di Berna ha portato i suoi vecchi proiettori a passeggio per la capitale. Una "marcia degli elefanti", omaggio a quel cinema che non c'è più.

L’associazione Lichtspiel ha salvato dal declino una quantità straordinaria di proiettori, film, documentari e materiale pubblicitario, collezionati negli anni dall’imprenditore cinematografico Walter A. Ritschard, deceduto nel 1998. Il materiale era stato conservato in una vecchia fabbrica di cioccolato, alla periferia di Berna. Al centro della sala, tra i vecchi proiettori impolverati, un cinema accoglieva regolarmente un pubblico di appassionati.
Nell’autunno 2012, l’associazione è però stata costretta a trasferirsi. Per trasportare i proiettori nella nuova sede, distante diversi chilometri, i responsabili della cineteca hanno chiesto una mano alla popolazione. Così, in una domenica di settembre, un centinaio di persone ha trascinato su carrelli di legno una quarantina di proiettori per le strade della capitale. Un modo originale per avvicinare il pubblico alla settima arte e far conoscere meglio questa culla del cinema.

Per trasportare i proiettori nella nuova sede, distante diversi chilometri, i responsabili della cineteca hanno chiesto una mano alla popolazione. Così, in una domenica di settembre, un centinaio di persone ha trascinato su carrelli di legno una quarantina di proiettori per le strade della capitale. Un modo originale per far conoscere meglio questa culla del cinema.

(Christoph Balsiger, Stefania Summermatter, Daniel Wihler, swissinfo.ch)

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