La musica di Godard a Cannes
Diversi cineasti svizzeri sono presenti fuori concorso al 57esimo festival del cinema di Cannes, che si svolge dal 12 al 23 maggio.
Tra i pretendenti alla Palma d’oro, Michael Moore, Emir Kusturica, Wong Kar Wai e i fratelli Coen.
Nel corso della sua carriera Godard ha portato a Cannes 13 film, di cui cinque in competizione. Di tempo ne è passato dall’edizione del 1968, quando con i suoi compagni della “Nouvelle Vague” aveva portato il vento della rivolta a Cannes.
La sua ultima apparizione sulla Croisette risale al 2001, con «Elogio dell’amore». Ora ritorna a Cannes con «Notre musique» (La nostra musica), presentato fuori concorso insieme ad altri 14 lungometraggi, tra cui «Kill Bill volume 2» di Quentin Tarantino, presidente della giuria per l’edizione di quest’anno.
Trittico
«Notre musique» è un’opera di 80 minuti, coprodotta dalla Televisione svizzero romanda, in tre parti. «Regno 1 – Inferno», «Regno 2 – Purgatorio», «Regno 3 – Paradiso».
«L’inferno» si compone di diverse immagini di guerra montate non in ordine storico o cronologico. «Il purgatorio», la parte più lunga, si svolge ai nostri giorni a Sarajevo in occasione degli incontri europei del libro.
«Il paradiso» mostra una giovane donna che trova la pace su di una piccola spiaggia, controllata da alcuni marines.
Gli interpreti sono una quindicina. La colonna sonora è composta da musiche di Sibelius, Tchaïkovski, Arvo Pärt e Meredith Monk.
In occasione della proiezione del suo film, Cannes ha promesso al maestro settantatreenne svizzero una sorpresa.
Gli altri svizzeri
Sono venti i film che compongono il programma «Un Certain Regard»: tra questi, in apertura, anche «Bienvenue en Suisse», primo film di Léa Fazer.
Nella sezione «Settimana della critica» troviamo poi la coproduzione italo-elvetica «Uno strano crimine», lungometraggio dell’italiano Roberto Ando e il cartone animato «L’uomo senza ombra», dell’autore svizzero-francese Georges Schwitzgebel.
Gli autori svizzeri fanno comunque fatica ad imporsi a Cannes, come sottolinea Micha Schiwow, direttore di Swissfilms. «Quest’anno la presenza elvetica è più forte che in passato.
Manca un substrato
Ma non si deve far finta che le cose vadano meglio quest’anno rispetto all’anno scorso. Cannes resta un osso duro per il cinema svizzero.
Da una quindicina d’anni, sempre secondo Micha Schiwow, la Svizzera non è più considerata all’estero come un paese creativo. Cannes ha rivolto il suo sguardo sempre più verso l’Oriente, e sempre meno verso l’Europa o la Svizzera.
«Ci manca un fenomeno di gruppo, come quello dell’epoca del Nuovo cinema svizzero».
swissinfo e agenzie
57esimo Festival del cinema di Cannes
Dal 12 al 23 maggio
18 film in concorso
Nel concorso internazionale per la Palma d’oro, quest’anno vengono proiettati 18 film.
Il presidente della giuria è il regista americano Quentin Tarantino, vincitore della Palma d’oro 10 anni fa con «Pulp Fiction».
Lo accompagnano i registi Jerry Schatzberg (USA) e Hark Tsui (Hong Kong), le attrici Emmanuelle Béart, Tilda Swinton, Kathleen Turner, nonché l’attore Benoît Poelvoorde e il critico olandese Peter von Bagh.
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