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La primissima ferrovia della Svizzera

Carta geogradica e elenco
Per la costruzione e la gestione dei primi binari in territorio elvetico, la compagnia ferroviaria ha dovuto conformarsi a un elenco di obblighi molto dettagliato. Illustration: Marco Heer

Il 15 giugno 1844 il primo treno circolò in territorio svizzero, non tra Baden e Zurigo, ma su una tratta lunga circa due chilometri tra la frontiera francese e la città di Basilea.

Questo testo è una traduzione di un articoloCollegamento esterno pubblicato sul Blog del Museo nazionale svizzero il 7 marzo 2022.

Alla domanda “dove e quando ha circolato il primo treno in Svizzera e come si chiamava?”, il o la concorrente di un quiz risponderebbe probabilmente: “La Spanisch-Brötli-Bahn da Baden a Zurigo nel 1847″. Ma è proprio così? La risposta sarebbe sicuramente accettata ma, per chi se ne intende, è corretta solo in parte. La Spanisch-Brötli-Bahn è di certo stata la prima linea ferroviaria a circolare interamente in territorio svizzero, ma non la prima tratta ferroviaria in Svizzera.

Per scoprire la risposta esatta, lasciamo la stazione storica di Baden e spostiamoci circa 50 chilometri a ovest, in direzione di Basilea, e anche qualche anno indietro nel tempo. Nel 1840, i Paesi vicini avevano costruito e gestivano già qualche centinaio di chilometri di binari. In Svizzera, degli imprenditori avevano individuato il grande potenziale economico della ferrovia e presentato i primi progetti, ma tutto era ancora in divenire.

In effetti, all’animosità generale tra i cantoni, che culminò nel 1847 con la guerra del Sonderbund, si sommavano dei disaccordi su dove avrebbero dovuto essere stesi i binari. Non esisteva ancora uno Stato federale in grado di arbitrare i conflitti e di condurre a buon fine i progetti che coinvolgevano più Cantoni.

Cartina geografica
Dettaglio di una cartina del percorso Strasburgo-Basilea del 1840. Manca ancora la tratta elvetica. Bibliothèque de l’EPFZ

Dall’autunno 1840, a nord di Basilea furono messi in servizio i primi segmenti di linea tra Strasburgo e Saint-Louis. Nel giugno del 1843, il Gran Consiglio basilese decise di prolungare fino a Basilea la ferrovia, la cui costruzione si era fermata alla frontiera, attribuendo la concessione alla Compagnia ferroviaria Strasburgo-Basilea (Compagnie du chemin de fer de Strasbourg à Bâle).

Benché si trattasse di soli due chilometri in territorio svizzero sui 130 della linea di Strasburgo, le autorità basilesi redassero un elenco di obblighi molto esaustivo che regolava il minimo dettaglio, non solo la costruzione della ferrovia e della stazione ma anche gli orari di servizio la domenica e nei giorni feriali, le tariffe e molto altro.

Elenco in alfabeto gotico
Estratto dell’elenco di obblighi “riguardante il prolungamento della linea ferroviaria Strasburgo-Basilea, da Saint-Louis fino alla città di Basilea”. Archives fédérales suisses

La questione della costruzione della stazione intra-muros o extra-muros era a sua volta molto controversa in seno al Consiglio basilese che, in proposito, aveva opinioni contrastanti. Il quotidiano NZZ temeva addirittura il passaggio “sotto i colori francesi” di una città svizzera se una stazione francese fosse stata costruita all’interno delle mura cittadine. I politici finirono per dare via libera al prolungamento con una risicata maggioranza, a condizione che un portale bloccabile venisse costruito nelle mura cittadine per poter chiudere il passaggio ferroviario.

Quadro rappresentante persone e un trano
Arrivo del primo treno in territorio svizzero, il 15 giugno 1844. CFF Historic

Il 15 giugno 1844, dopo aver attraversato la frontiera, il primo treno trainato dalla locomotiva a vapore battezzata “Napoleone” entrò nella stazione provvisoria costruita in prossimità della città. Un anno e mezzo più tardi, l’11 dicembre del 1845, fu festeggiata l’inaugurazione della prima stazione   elvetica ufficiale sul sito dell’attuale Biozentrum dell’Università di Basilea. Cinque paia di treni percorrevano la tratta ogni giorno. La sera, dopo l’arrivo dell’ultimo treno, dei soldati abbassavano la griglia di ferro del portale, che veniva riaperta la mattina presto.

VEcchio disegno delle mura di basilea
Il portale della ferrovia nelle mura di Basilea. Staatsarchiv Basel-Stadt
Disegno
Festa di inaugurazione della prima stazione svizzera, Basilea, 11 dicembre 1845. Illustrazione della rivista L’Illustré, Parigi. Wikimédia

Gran parte di questa tratta storica e la stazione non esistevano più già negli anni ‘60 del XIX secolo. All’apertura della nuova linea Basilea – Liestal, la Schweizerische Centralbahngesellschaft mise in servizio una stazione provvisoria a est della città. La stazione centrale aperta nel 1860, dove sorge l’attuale stazione delle FFS (Ferrovie federali svizzere), permise di collegare la linea Basilea-Liestal e quella alsaziana, rendendo così la prima stazione superflua.

Dei binari furono costruiti attorno al centro storico fino all’attuale stazione FFS e le vecchie stazioni furono distrutte. Oggi nulla è più visibile di questi edifici carichi di storia.

Disegno della città di Basilea dall alto
Dettaglio estratto del Malerischen Plan der Stadt Basel (Piano della città di Basilea) realizzato e pubblicato da Friedrich Mähly nel 1847. L’imponente sito delle ferrovie con il portale che perfora le mura è riprodotto nei minimi particolari. Bibliothèque nationale suisse

Va notato che, contrariamente al traffico su gomma, i treni circolano a sinistra e non a destra. Questa particolarità ha origini storiche. In effetti, è in Inghilterra che, a partire dal 1825, il traffico delle locomotive a vapore è stato regolamentato sotto l’influenza decisiva del pioniere ferroviario inglese George Stephenson (1781-1848). Le sue competenze furono molto richieste negli altri Paesi europei che adottarono, oltre al senso di marcia inglese, anche lo scartamento di 1,435 metri proposto da Stephenson.

Dopo degli studi di inglese e scienze politiche, Alexander Rechsteiner ha iniziato a lavorare per il Museo nazionale svizzero nel dipartimento di comunicazione.

SWI swissinfo.ch pubblica regolarmente articoli tratti dal blog del Museo nazionale svizzeroCollegamento esterno dedicati a temi storici. Questi articoli sono generalmente disponibili in tedesco, inglese e francese. 

Traduzione: Zeno Zoccatelli 

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