La questione linguistica divide il governo
Il consigliere federale Pascal Couchepin lancia un duro attacco ai suoi colleghi dopo la nomina dei due nuovi vice-cancellieri della Confederazione.
Secondo il ministro dell’interno, un’alleanza tra svizzero-tedeschi e socialisti avrebbe portato nuovamente ad escludere le minoranze linguistiche.
“Sono consternato dal modo con cui questa procedura è stata condotta e dal risultato che è stato ottenuto”, dichiara Pascal Couchepin in un’intervista concessa al giornale domenicale “Le Matin dimanche”.
Secondo il consigliere federale, i suoi colleghi di governo e la cancelliera Annemarie Huber-Hotz non hanno rispettato le minoranze linguistiche nella designazione dei due nuovi vice-cancellieri della Confederazione.
“Un’alleanza tra svizzero-tedeschi e socialisti ha portato a scartare le minoranze. Hanno deciso chi è di lingua latina e chi non lo è”, afferma Couchepin.
Nomine contestate
Mercoledì, i membri dell’esecutivo avevano infatti scelto Oswald Sigg, uno svizzero-tedesco, quale successore di Achille Casanova, il vice-cancelliere e portavoce della Confederazione di origine ticinese, che lascerà il suo incarico a fine luglio dopo ben 24 anni di attività.
Con questa nomina, la Cancelleria federale si sarebbe ritrovata con tre membri di lingua tedesca: sia la cancelliera Annemarie Huber-Hotz, che i due vice-cancellieri Hanna Muralt-Müller ed Osvald Sigg appartengono infatti alla maggioranza linguistica svizzera.
Così, a sorpresa, il Consiglio federale ha deciso di sostituire anche Hanna Muralt-Müller, che ha accettato di rinunciare al suo mandato, nominando al suo posto la grigionese Corina Casanova.
Queste nomine hanno suscitato immediatamente reazioni di protesta da parte di istituzioni e rappresentanti delle minoranze linguistiche svizzere: pur provenendo da un cantone trilingue, anche la nuova vice-cancelliera viene considerata di fatto svizzero-tedesca.
Gioco pericoloso
Per Couchepin non vi sono dubbi: “La signora Casanova è una personalità di qualità. Ma viene identificata come svizzero-tedesca nell’annuario federale”.
Il ministro dell’interno non è neppure soddisfatto dalla designazione del socialista Oswald Sigg: “Il nuovo portavoce del Consiglio federale non parla la lingua”.
“Uno dei compiti essenziali della Cancelleria è proprio di fare in modo che vi sia una parità di trattamento tra le varie lingue ufficiali. È un compito difficile da adempiere, se la stessa direzione della Cancelleria è composta interamente da svizzero-tedeschi”, prosegue Couchepin.
Un fenomeno che non concerne, d’altronde, soltanto la Cancelleria: all’interno dell’amministrazione federale non vi sono praticamente più alti funzionari di lingua italiana, dopo la partenza di Achille Casanova, e pochi rappresentanti romandi.
Politica più brutale
Il consigliere federale accusa la Cancelleria, senza mezzi termini, di aver lavorato male: “Se si vogliono veramente cercare dei candidati latini, li si trovano. Ma bisogna veramente volerlo fare”.
Ai suoi occhi, la maggioranza di lingua tedesca sta giocando un gioco pericoloso. “La democrazia non corrisponde soltanto alla legge dei numeri, ma significa anche rispettare le minoranze e determinati valori”.
“La politica è diventata oggi più brutale. La legge dei numeri è quella della forza”, deplora Couchepin.
Secondo un altro giornale domenicale, la “NZZ am Sonntag”, mercoledì, nel corso della riunione del Consiglio federale, il ministro dell’interno avrebbe cercato di rinviare la procedura di nomina in mancanza di candidati di lingua “latina”.
Solo Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz avrebbero sostenuto la proposta di Couchepin, che chiedeva di aprire un nuovo concorso per cercare una persona in sostituzione di Hanna Muralt-Müller.
Italianità sottorappresentata
Da parte sua, Corina Casanova si è affrettata a promettere di voler fare tutto il possibile per rafforzare la presenza della lingua italiana nell’amministrazione federale.
In un’intervista concessa sabato al quotidiano “Südostschweiz”, la nuova vice-cancelliera ha ammesso che l’italianità è troppo poco rappresentata in seno alla Confederazione e che occorre porvi rimedio.
swissinfo, Armando Mombelli
Dopo 24 anni di attività, il vice-cancelliere e portavoce del Consiglio federale Achille Casanova lascia il suo incarico alla fine di luglio.
Quale successore di Casanova, mercoledì scorso il Consiglio federale ha nominato Oswald Sigg, attualmente capo dello stato maggiore del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.
In sostituzione dell’altra vice-cancelliera Hanna Muralt-Müller, che ha messo mercoledì il suo mandato a disposizione, il governo ha nominato invece Corina Casanova, attuale vice-segretaria generale del Dipartimento federale degli affari esteri.
Il nuovo vicecancelliere Oswald Sigg assume anche il ruolo di responsabile dell’informazione e dello stato maggiore del governo.
Il compito di dirigere i servizi linguistici della Cancelleria è stato attribuito invece alla nuova vice-cancelliera Corina Casanova.
I due vice-cancellieri assistono, in compagnia della cancelliera Annemarie Huber-Hotz, alle riunioni del governo.
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