Alpi Cozie, sul confine tra Francia e Italia.
Matevz Lenarcic
Il Finsteraarhorn, nell'Oberland bernese, 4274 m.
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Il ghiacciao dell'Aletsch, nel canton Vallese, è una meraviglia della natura inserita nel patrimonio UNESCO.
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Le Alpi glaronesi con il lago di Sihl.
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Monviso, 3841 m, nelle Alpi Cozie (Italia)
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Il passo del Furka, 2431 m, con le Alpi urane sullo sfondo.
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La regione di Samnaun, nei Grigioni, alla frontiera con l'Austria. Sullo sfondo il Muttler, 3294 m.
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Triglav, 2864 m, la vetta più alta della Slovenia.
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Regione della Gruyère, canton Friburgo.
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La catena montuosa Dents du Midi, in Vallese, 3257 m. Sullo sfondo le Alpi bernesi.
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Il massiccio della Bregaglia, sulla frontiera italo-svizzera, con il Pizzo Badile (3308 m), il Pizzo Cengalo (3367 m) e il Monte Disgrazia (3687 m).
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Lo Zugspitze, Germania/Austria, 2962 m.
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Grandes Jorasses, Francia, 4208 m.
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Il lago di Bled, Slovenia, 475 m.
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A sinistra il Wilerhorn, 3307 m, a destra il Bietschorn, 3934 m, canton Vallese.
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«Per riuscire a concepire le Alpi come uno spazio unico e coerente, dovremmo osservare le sue cime maestose dall’alto», ritiene il fotografo sloveno Matevž Lenarčič.
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Pilota e biologo, Matevž Lenarčič ha volato sopra l’arco alpino, fotografandolo dal cielo. Scattando fino a 3’000 fotografie al giorno, è riuscito a collezionare oltre 100’000 immagini in tre anni. Una selezione è stata pubblicata per la prima volta nel 2009 nel libro «The Alps – A Bird’s View». Il volume ha ottenuto diversi premi. Le fotografie di Matevž Lenarčič sono esposte al Museo Paul Klee di Berna fino al 31 agosto 2012.
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Nessun altro paese in Europa vanta così tante vette al di sopra dei 4’000 m come la Svizzera. Le Alpi racchiudono un significato del tutto particolare per l’identità nazionale. Lo studioso e professore di tradizioni popolari Paul Hugger, 80 anni, ha pubblicato un libro che ripercorre per la prima volta la storia della fotografia di…
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Dal 1912 al 1949 Martin Nil è stato parroco della chiesa evangelica di Grindelwald, nell’Oberland bernese. Nel tempo libero ha fotografato paesaggi montani, persone e fiori alpini, colorando poi a mano le sue diapositive. La figlia e il nipote ricordano il suo lavoro. (Christoph Balsiger, swissinfo.ch)
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