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Le vostre reazioni

Il portale swissinfo viene consultato regolarmente da utenti in oltre 150 paesi swissinfo.ch

Dopo l'annuncio del previsto smantellamento di swissinfo, abbiamo ricevuto numerosi commenti da parte vostra. I più criticano la decisione della SRG SSR idée suisse.

Qui di seguito vi proponiamo alcune reazioni, una preziosa testimonianza dell’interesse suscitato da swissinfo e dal nostro lavoro.

È un dispiacere leggere dell’imminente ridimensionamento degli investimenti federali nell’informazione: il portale ha contribuito in modo significativo alla mia conoscenza della realtà elvetica. Grazie a questa conoscenza ho potuto avviare alcuni contatti con enti elvetici per iniziative di collaborazione nell’ambito della formazione professionale in ambito ambientale, il settore di business di cui mi occupo in collegamento con diversi centri di formazione accreditati presso la regione lombardia. Ho potuto anche valutare l’offerta turistica del vostro bellissimo paese. Credo che gli investimenti in questo settore producano frutti sia economici che culturali in senso ampio che sono importanti anche se non facilmente valutabili numericamente: mi auguro una revisione delle determinazioni di SRG SSR Idee Suisse in futuro.
A. R.

Ho 76 anni e seguo con passione le notizie di swissinfo in italiano sin da quando la tecnologia moderna me lo ha permesso. Sin da piccolo guardavo al vs. Paese dall’alto delle colline lombarde come ad un faro luminoso e noi al buio della guerra. Se chiude il programma mi sembrerà di vedersi un po’ spegnersi quel faro. Vi adoro comunque, vostro RDF.
R. D. F

swissinfo è una grande miniera di informazioni che riguardano tutti i punti di vista concernenti la Svizzera. La soppressione di questo sito significa lo spegnimento di interesse culturale per gli Svizzeri residenti all’estero. Do ragione alla legittima protesta delle persone alla proposta sbagliata di abolire l’organo di informazione finalizzata ad incoraggiare i contatti tra i cittadini elvetici e la madrepatria. Cordiali saluti.
A. Z.

Sono molto amareggiata dal rischio di chiusura delle pagine italiane del servizio Swissinfo. Già ero rimasta delusa dalla chiusura dei servizi radiofonici di Radio Svizzera Internazionale, ora ci mancherebbe solo la chiusura di Swissinfo per isolare mediaticamente la Svizzera dal resto del mondo! Mi domando come la vostra direzione generale non si vergogni! La Svizzera è uno dei paesi più ricchi del mondo e nonostante questo sta lì a speculare sui finanziamenti a quello che è uno dei principali canali per veicolare nel mondo l’immagine del vostro paese. Invece di chiudere il portale internet sarebbe meglio che al contrario aumentassero gli investimenti ripristinando le trasmissioni audio di Radio Svizzera Internazionale, che era la stazione broacasting più seguito nel mondo! Ma la vostra direzione generale si rende conto di quale immagine decadente della Svizzera sta veicolando nel mondo con queste assurde spilorciaggini? Neppure paesi poveri come l’Albania o la ex Yugoslavia si sono mai sognati di chiudere i loro portali internet e i servizi radiofonici internazionali per l’estero!
N.R

Apprendo ora della decisione del consiglio d’amministrazione della SRG-SSR di ridurre drasticamente la piattaforma swissinfo. E’ una decisone incomprensibile e incompatibile con ogni criterio razionale, sia in termini di qualità, sia in termini di usufrutto. Ci tenevo a esprimervi il mio supporto e il mio apprezzamento costante della qualità del vostro prodotto.
N. M.

Accolgo con grosso dispiacere le decisioni di chiusura del servizio ed il licenziamento del personale. Sono molto legato alla Svizzera dove torno appena posso; sono attento alla politica e voto nel mio comune di attinenza, vi programmo le mie (poche, purtroppo!) vacanze da più di 40 anni, sono abbonato alla TSI e al giornale della mia Val Poschiavo. Mi sento un pò tradito, ma Vi ringrazio per il lavoro da Voi tuttora svolto. Con tutti i miei complimenti e la mia incondizionata solidarietà.
M. Z.

Swissinfo deve sopravvivere. È l’unica fonte d’informazione sulla Svizzera, in lingua italiana, di cui possiamo disporre dagli Stati uniti. E oltretutto è una fonte di ottima qualità. La SSR vuole utilizzare notizie del Teletext di 5 righe per informare e mantenere i contatti con gli svizzeri nel mondo? È un’assurdità che non può essere accettata. Olandesi, ungheresi, cechi e tutti gli altri cittadini europei residenti negli Stati uniti ricevono informazoni via internet, radio e televisione dai loro paesi. E noi poveri svizzeri?
R. S.

Sono italiano ed esprimo il mio più vivo dispiacere nell’apprendere che Swissinfo potrebbe subire un ridimensionamento in futuro. Si tratta di un sito che consulto quotidianamente per tenermi informato e di cui apprezzo rigore, completezza e sobrietà.
Cordiali saluti.
G. M.

Sapevo già da tempo dei tagli finanziari che in prospettiva si sarebbero abbattuti sul portale Swissinfo, ma mai mi sarei immaginato che con questi si sarebbe cancellato definitivamente il servizio in italiano! Voglio allora esprimere tutto il mio sdegno e il mio rammarico per questo ennesimo sopruso che viene commesso verso chi vi segue da decenni, con Radio Svizzera Internazionale prima, con Swissinfo poi. Già ci avevate schiaffeggiati con la dolorosa chiusura di Radio Svizzera Internazionale, ora vorreste chiudere pure questo ultimo canale di contatto con la Svizzera coi lettori (ex ascoltatori) di lingua italiana. Spero che questa decisione venga rivista dalle autorità competenti perché suonerebbe veramente come un gesto di disprezzo verso chi segue con interesse da decenni la vita della vostra confederazione che ha sempre goduto di stima e ammirazione in tutto il mondo.
M.C.

Per un’istituzione, o forse in questo caso sarebbe più opportuno parlare di una ditta, che si occupa di informazione mi sembra più che vergognoso.
Penso che siamo di nuovo confrontati con una masnada di manager che non sa guardare più in là del proprio naso. Sicuramente quando la RSI venne fondata erano altri tempi, essa è comunque riuscita (fra altre istituzioni) a donare alla Svizzera una posizione di prestigio sullo scacchiere internazionale. La chiusura degli studi radio prima, e lo smembramento di swissinfo poi contribuiscono unicamente a far scivolare la Svizzera ancora più in basso nella bolgia dell’anonimità. Da ultimo non va dimenticato che con lo smembramento di swissinfo andrà a farsi benedire un’altra di quelle foglie di fico che nascondevano tanto bene ciò che sta dietro la parvenza di coesione nazionale.
R.P.

Il vostro servizio è ottimo, sarebbe un peccato ridimensionarlo e perdere la ricchezza linguistica e la completezza d’informazione che offrite.
G. M.

Sono molto addolorato da questa notizia perchè viene dopo quella dell’abolizione delle trasmissioni in onde corte che io ho seguito per anni. E’ chiaro che gli svizzeri all’estero si sentiranno sempre più isolati dalla madrepatria dopo lo smantellamento progressivo di mezzi d’informazione che ci tenevano uniti e fraterni in tutto il mondo. Con colossi mondiali svizzeri multinazionali come Roche- Novartis- Nestlè- USB- e tanti altri e con l’economia forse stagnante ma non più di tanto e vi parlo dall’Italia, non capisco come non si possa privilegiare quella categoria di svizzeri all’estero che desiderano ardentemente mantenere il cordone ombelicale con la madrepatria. In ultimo, forse qualcuno ha considerato che all’estero è praticamente impossibile poter trovare un tabloid svizzero con notizie riguardanti questo piccolo insignificante paese? Affettuosamente.
A. R.

La chiusura della radio lascia un vuoto incolmabile, ora anche il sito web italiano ci lascia. Noi italiani non avremo piu’ modo di avere informazione serie.
F.G.

Tra i tanti elementi incomprensibili della vicenda, mi colpisce il fatto che, verosimilmente, s’intende spegnere la voce della Svizzera nel mondo per permettere alle regioni di sviluppare le proprie piattaforme internet. Tutti a coltivare il proprio orticello, tutti a difendere i propri interessi di cortile …. dimenticando la spesso tanta decantata razionalizzazione degli sforzi. Ed allora la Svizzera diverrà ancora un po’ più piccola e magari anche i tanto decantati risparmi finanziari (ormai unico e indiscutibile criterio di gestione aziendale … purtroppo) si trasformeranno in nuove spese. Peccato. E probabilmente sbagliato. La mia solidarietà a tutte le persone e le famiglie coinvolte. Il vostro servizio d’informazione è ottimo: lo consulto ogni giorno. Grazie.
T. B

Una buona informazione permette ai cittadini, tra cui gli svizzeri all’estero, di esercitare al meglio i propri diritti politici. È scritto anche, e soprattutto, nella Concessione che la SSR ha ricevuto dal Consiglio federale. La ristrutturazione di Swissinfo disattende in parte questa Concessione. Ed è improbabile che le Unità aziendali regionali (oggi i loro portali sono soprattutto un invito a sintonizzare radio e tv) istituiscano una finestra dedicata alla quinta Svizzera.
Ai collaboratori di Swissinfo l’augurio di riuscire a trovare altrove quella serenità che la SSR, da qualche anno a questa parte, non riesce più a garantire ai suoi dipendenti.
B.

Sono un lettore giornaliero del vostro bellissimo portale che utilizzo come pagina iniziale all’apertura di internet perché mi dà le informazioni meglio curate di attualità con i rimandi agli indirizzi di riferimento. Abito inSvizzera, ma anche all’estero ne faccio uso. Mi domando chi nomina questi dirigenti delle SSR che vogliono smontare questo utile strumento. Non saranno mica quelli che parlano inglese che pagano il canone SSR. Le lingue nazionali devono rimanere presenti al 100 %. Già l’abolizione delle emissioni di radio svizzera internazionale ad onde corte è stata una grave perdita. Si deve mobilitare di più tutta la popolazione CH.
C.P.

Questa idea di ridimensionare il portale offrendo solo notizie in inglese mi sembra una stupidaggine colossale. Questo è uno strumento utile sia per gli svizzeri all’estero che per chi vuole avere notizie sulla Svizzera. Tra l’altro segue al ridimensionamento della Radio Svizzera in onde corte. Sembra che Berna si senta più capoluogo di provincia che capitale di uno Stato conosciuto e apprezzato in tutto il mondo! Come giornalista non posso che criticare simili scelte. Saluti cordiali.
G.B.

Le reazioni sono ovviamente negative. Credo che mi cancellerò dalla mailing list …. Spero che questo commento, insieme a molti altri possa far riflettere sul da farsi.
Saluti
M. P.

Mi rincresce che sia soppresso swissinfo senza che sia offerta alcuna valida alternativa di informazione sulla Svizzera. Desidero inoltre esprimere solidarietà ai lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro e alle loro famiglie. Con l’augurio che almeno per loro venga offerta una valida alternativa.
S.C.

Sono assolutamente contrario alla ristrutturazione di swissinfo. E’ stato fin’ora l’unico contatto diretto in lingua italiana con la Svizzera, presentato in maniera rapida e sintetica. Sono stato direttore della SWISSAIR a Roma e nel Nord Africa per numerosi anni e ora che la vera compagnia di bandiera non esiste più, trovo che smantellare anche questa possibilità di collegamento ideale con la Svizzera sia più che negativo. Le economie si possono fare in altri modi!
R. G.

Lo smantellamento di swissinfo da parte della SSR è una cosa mostruosa. Da una parte questa istituzione di diritto pubblico si priva da sola delle basi legali del proprio statuto. Non vuole infatti più assumere il suo mandato di informare gli svizzeri dell’estero e di fornire informazioni multimediali all’estero. In tal modo minaccia anche l’integrità e l’essenza della Confederazione.
H.U.I.

Utilizzo regolarmente swissinfo, sia in Svizzera che all’estero. È senza dubbio uno strumento d’informazione senza paragoni. Non capisco assolutamente cosa possa motivare l’intenzione di tagliare uno dei migliori prodotti della SSR. continuando così in Svizzera non resterà più nemmeno il Cervino. Coraggio.
A.C.

Ho appreso con vivo dispiacere la decisione della SSR di smantellare il vostro servizio di qualità. Sono delusa e contrariata. Io vivo in Ticino e, nonostante ciò, consulto con piacere il vostro sito. Non solo trovo degli articoli molto interessanti sulla realtà ticinese, ma il vostro sito mi offre anche una panoramica delle notizie più importanti nel mondo e, specialmente, in Svizzera. I vostri approfondimenti sono molto ben curati e apprezzo la vostra apertura, la capacità di contestualizzare gli articoli al di là della cronaca contingente. Insomma su swissinfo io trovo l’essenziale (e anche molti spunti originali e per nulla scontati) e lo sfoglio come se fosse un giornale che mi mette in contatto con la Svizzera e il resto del mondo. Spero che la SSR possa recedere dalle sue strategie editoriali e non buttare così alle ortiche un’esperienza di valore e le competenze, la sensibilità, la creatività e l’intelligenza di chi ogni giorno ci offre l’informazione. Vi auguro coraggio!
M. F.

Sono profondamente deluso e amareggiato per le “ristrutturazioni” a Swissinfo. Dopo, posta, telefoni , ferrovia ora la mannaia è su Swissinfo. Il meno stato avanza mentre le TV private… incassano il 5% del canone. Inammissibile. Vi sono solidale!
A.P.

Ho preso atto con rammarico della decisione della Direzione Generale della SSR di sopprimere i notiziari nelle diverse lingue lasciando solo quello in inglese. Questa decisione, presa evidentemente per ragioni finanziarie, non tiene conto in nessun modo delle necessità e dei desideri degli svizzeri, in patria e all’estero, per i quali Radio Svizzera Internazionale era una delle poche fonti di legame con il loro Paese di origine.
R.d.P.

Sono Walter dall’Italia, in provincia di Milano. Sono sinceramente rincresciuto dalla notizia dello smantellamento di SwissInfo, e penso che così saranno tutti quelli che come me sono cresciuti in compagnia di Scacciapensieri e del Regionale. Un altro pezzo di svizzera che se ne va. La Svizzera, il paese dei sogni, il paese più pulito, il paese perfetto, perde ora un altro pezzo del suo mito, già con la chiusura di Svizzera Internazionale è stato un duro colpo per chi l’amava, il dissanguamento di SwissAir, che pena vederla “morire” un poco alla volta … ed ora il ridimensionamento di SwissInfo, per me, per chi come me .. ha passato il vostro link a Francesi, Canadesi, Italiani, Americani, Algerini e persino a Cinesi (in Cina) per far conoscere la Svizzera, quel piccolo paese incastonato nelle Alpi, quel sogno sui libri di scuola di tutto il mondo, il sogno di ognuno di noi .. ognuno nella sua lingua, ognuno per la sua parte .. Adesso ci si adegua alla logica .. nessun guadagno … nessun investimento … ma così facendo si perde l’identità, si perde il proprio nome, la propria classe, un sito ben fatto è un’immagine pubblicitaria perenne, forse non ti da nulla all’istante … ma ti fa conoscere nel mondo, oltre a UBS, CS e la Nestlè … provate a domandare cosa è la svizzera a un europeo qualsiasi … ascoltate la risposta, analizzatela, meditatela, … avete una nazione idealizzata … e un pezzo alla volta la smantellate … nel nome dell’efficienza … o così sembra… Risparmiare due franchi perdendo la “qualità” … garantisce solo anonimato, il vostro sito mostra la faccia elegante della Svizzera, la qualità, la vera stoffa Svizzera, e qualcuno vuole sostituirlo con la “plastica” ? perdere la “tradizione” sostituendola con il nulla non è mai servito a nessuno, meno che meno all’uomo del 2000…. Ciao e grazie per avermi accolto fra di voi.
W. N.

Appena aperta la vostra Newletter una brutta notizia, la decisione di ridimensionare il portale Swissinfo, mi dispiace di questo e spero che la mia lettera serva a far capire che molte persone sono interessate a conoscere la realtà elvetica.
Saluti Buona Pasqua
F. R.

Voglio esprimere la mia solidarietà con la redazione di Swissinfo a causa del suo ridimensionameto. Sono indignato per questa decisione assunta da SSR che dovrebbe offrire un servizio pubblico e sopratutto che non ha problemi economici! Swissinfo è un canale che mi permette di mantenere un minimo contatto con quello che avviene in Svizzera! Mi auguro che la direzione di SSR torni indietro sulla sua decisione.
N. R.

Assurdo il comportamento della SSR: tutta gente che governa le sorti di una televisione pubblica, senza mai andare all’estero. Siamo tanti svizzeri all’estero. Scandaloso!.
F.F.

Tutta la mia solidarietà e il mio apprezzamento ai colleghi di Swissinfo. In tanti anni di navigazione su Internet mi hanno dato tanti spunti di lettura, riflessione, divertimento e lavoro. Un grande in bocca al lupo e un motto che va per la maggiore tra gli Italiani che non si vogliono arrendere: “Resistere, resistere, resistere!”.
Cordialità
A. O.

Questi provvedimenti sono veramente assurdi. Dettati da una logica di risparmio a tutti i costi, che finisce poco a poco per tagliare servizi in tutti i settori e diminuire così la stessa qualità della vita, che non é fatta solo di denaro. Mi domando cosa si possa fare? Forse una raccolta di firme, anche via internet, potrebbe mostrare quante persone sono contrarie e quindi aiutare a ripensare questo genere di decisioni.
Un saluto
M.M.

Mi sembra una pessima decisione quella di chiudere il vostro portale. Così si limita la libertà d’informazione e la possibilità per noi italiani di conoscere meglio il mondo svizzero. Speriamo che la SRG SSR cambi idea. Cordiali saluti
E. C.

Povera Svizzera,come siamo caduti in basso.
E.S.

Mi spiace dei nuovi provvedimenti per swissinfo, le ho sempre seguito. Comunque se il passaggio è all’inglese, non inviatemi nulla. E’ tempo di ritornare all’esperanto, più comprensibile e più neutrale rispetto all’inglese, un tempo ascoltavo, in esperanto, radio svizzera internazionale ma purtroppo da anni l’avete fatta cessare. Peccato!
Con i miei più cordiali saluti e auguri perché il personale addetto alle trasmissioni non sia licenziato.
S. B

Protesto vivamente per l’imminente ridimensionamento di swissinfo. Dopo la sospensione delle interessanti trasmissioni radio, con la quasi chiusura di swissinfo la Svizzera rischia di rimanere senza voce. Speriamo sia possibile ritornare su questa grave decisione.
M.P.

Trovo oltremodo indecoroso tagliare i fondi ad un servizio che rende onore alla Svizzera. Tutta la mia solidarietà ai lavoratori di Swissinfo.
F. B.

Ho recentemente appreso che swissinfo.org ridurrà drasticamente la propria redazione, licenziando 2/3 del personale pari a circa 80 giornalisti, e rimarrà solo una redazione in lingua inglese. Mi dispiace che venga preso questo provvedimento perché prima, con Swiss Radio International in onde corte e, poi con il sito in internet swissinfo.org, in ben 9 lingue, la radiotelevisione svizzera ha trasmesso notizie e cultura in tutto il mondo e per tutti. Il vostro sito in internet dovrebbe comunque essere divulgato in almeno quattro lingue: Inglese, Francese, Italiano e Tedesco. Augurando che le difficoltà possano essere risolte senza ricorrere a provvedimenti così drastici porgo i miei saluti, sperando, anche, di continuare a leggere swissinfo.org in italiano.
C. S.

È una vergogna!!! Deve rimanere la newsletter in italiano che non solo è utile, ma è anche interessante. Saluti e speriamo che rimanga la versione in italiano.
F.C.

Purtroppo ho letto la brutta notizia sulle sorti di swissinfo. Me ne dispiace profondamente perché in questi anni ho avuto modo di conoscervi-leggervi molto e ho apprezzato sempre il vostro lavoro. spero che qualcuno intervenga in vostro favore e soprattutto che troviate tutti un nuovo lavoro.
P.F.

Dopo la chiusura della radio svizzera ad onde corte anche questa!
A. L.

A tutti gli amici della redazione italofona di Swissinfo desidero esprimere solidarietà e vicinanza dopo la scandalosa decisione annunciata dei vertici della SSR.
N.S.

Sono stato per un breve periodo negli Stati Uniti e l’unico mezzo di contatto con la Svizzera era swissinfo.org. Questo sito lo uso anche quando sono in Svizzera. Se ci dovessero essere azioni da firmare, fatemelo sapere. A voi tutti va il mio sostegno!
G.C.

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