Locarno festeggia 70 anni guardando al futuro
All’insegna della continuità e dell’innovazione: è così che il direttore artistico Carlo Chatrian ha descritto lo spirito del festival di Locarno che quest’anno festeggia la 70esima edizione. Tra i 18 film in concorso figura “Goliath”, dello svizzero Dominik Locher. La Piazza grande ospita invece la nuova commedia di Francesca Comencini e chiude la rassegna con un documentario sui “Gotthard”, la famosa rock-band ticinese.
Sarà un anno particolare per il pubblico del festival del film di Locarno. Non solo perché quest’anno si celebra un giubileo, ma anche perché sarà inaugurato il Palazzo del cinema, con tre sale nuove fiammanti, e il GranRex, la storica sala della città completamente ristrutturata.
Come a ribadire il suo ruolo di scambio culturale, il festival lancia quest’anno una nuova iniziativa: una serie di incontri pubblici con personalità come l’ex procuratrice Carla del Ponte, l’artista canadese Peaches e l’astrofisico inglese Ben Moor.
Il programma 2017
Dopo un prefestival con James Bond (“Goldfinger” di Guy Hamilton) e Marco Tullio Giordana con “Scarlatt K. 259”, la rassegnaCollegamento esterno si apre il 2 agosto in Piazza Grande con “Demain et tous les autres jours”, una sorta di favola sulla famiglia, della registra francese Noémie Lvovsky. La Piazza accoglierà anche due blockbuster americani che hanno incantato la critica: “Atomic blonde” di David Leitch (autore tra l’altro di “Fight Club”) e la commedia “The Big Sick” di Michael Showalter.
Anche la Svizzera è rappresentata in Piazza Grande. Il ginevrino Anup Singh presenta “The Song of Scorpions”, una storia d’amore e di vendetta che vede due protagonisti d’eccellenza, l’attore indiano Irrfan Khan e l’attrice iraniana Golshifteh Farahani. Mentre allo zurighese Kevin MerzCollegamento esterno spetta l’onore di chiudere il festival con il documentario “Gotthard – One Life, One Soul”.
Per quanto riguarda il concorso internazionale, tra i 18 film selezionati figurano anche “Goliath”, dello svizzero Dominik LocherCollegamento esterno, e “Gli asteroidi” dell’italiano Germano Maccioni che vede come protagonista Pippo Delbono. Diverse opere svizzere sono inoltre presentate nelle sezioni parallele del festival, come il documentario di Sabine GisigerCollegamento esterno, che traccia il ritratto di un ricco villaggio del canton Argovia, che nel 2015 aveva rifiutato di accogliere dei rifugiati sul suo territorio. Due altri documentari svizzeri sono in cartellone alla Semaine de la critique: “Das Kongo Tribunal” di Milo RauCollegamento esterno e “Favela Olimpica” di Samuel ChalardCollegamento esterno.
Il festival di Locarno rende poi omaggio a diverse personalità che hanno segnato la storia del cinema. Al regista francese Jacques Tourneur (1904-1977) è dedicata la retrospettiva, mentre sfileranno davanti al pubblico di Piazza Grande per ricevere diversi premi l’attrice tedesca Nastassja Kinksi, l’attore americano Adrien Brody e i registi Jean-Marie Straub e Mathieu Kassovitz.
I film in programma sulla Piazza Grande
- DEMAIN ET TOUS LES AUTRES JOURS di Noémie Lvovsky, Francia
- LOLA PATER di Nadir Mokneche, Francia
- DREI ZINNEN di Jan Zabeil, Germania/Italia
- LAISSEZ BRONZER LES CADAVRES di Hélene Cattet e Bruno Forzani, Belgio/Francia
- SPARRING di Samuel Jouy, Francia
- GOOD TIME di Ben Safdie, Joshua Safdie, Stati Uniti
- AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO di Francesca Comencini
- WHAT HAPPENED TO MONDAY? di Tommy Wirkola, Gran Bretagna
- CHIEN di Samuel Benchetrit, Francia
- ICEMAN di Felix Randau, Germania/Italia/Austria
- THE SONG OF SCORPIONS di Anup Singh, Svizzera/Francia
- THE BIG SICK di Michael Showalter, Stati Uniti
- I WALKED WITH A ZOMBIE di Jacques Tourneur, Stati Uniti (1943)
- ATOMIC BLONDE di David Leitch, Stati Uniti
- SICILIA! di Jean-Marie Straub, Francia (1999)
- GOTTHARD – ONE LIFE, ONE SOUL di Kevin Merz, Svizzera
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.