Ogni secondo, milioni, se non miliardi, di fotografie vengono scattate e caricate sul web. Ma, anche in questo mondo inondato da una marea di immagini, il fotografo svizzero Michael von Graffenried ritiene ancora indispensabile il lavoro dei professionisti.
I vincitori del 2019, premiati nel corso di una cerimonia di indetta a Berna il 24 aprile, sono stati scelti per il loro diverso modo di raccontare una storia, che si tratti di un incendio nella città di Basilea, di una visita di San Nicolao o del lavoro quotidiano del presidente della Confederazione.
Parlando con il giornalista di swissinfo.ch Eduardo Simantob, Von Graffenried spiega quali criteri sono alla base della scelta della “foto dell’anno” e come i fotografi professionisti possono mantenere un ruolo importante nel mondo di oggi.
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Gli Swiss Press Photo Awards visti da Michael von Graffenried
Von Graffenried è nato a Berna nel 1957. Già all’inizio della sua carriera aveva attirato l’attenzione, pubblicando immagini, considerate da alcuni scandalose, di politici che dormono o che si toccano il naso durante le sedute parlamentari.
All’inizio degli anni Ottanta la sua attenzione si è allargata con la pubblicazione del libro illustrato “Swiss Image”. Era l’epoca della “scena aperta” della droga a Zurigo. “Mi interessano soprattutto le persone”. Von Graffenried spiega alla caporedattrice di swissinfo.ch Larissa M. Bieler come è giunto al suo reportage fotografico intitolato ‘COCAINELOVE’.
Von Graffenried ha realizzato i suoi reportage più noti, lavorando per una decina d’anni in Algeria. Il fotografo svizzero vi ha documentato la guerra civile degli anni Novanta, continuando a lavorare quando tutti gli altri reporter stranieri se ne erano andati. Qui ha adottato l’insolito approccio di scattare immagini con la sua macchina fotografica posta all’altezza del torace.
Riflettendo sui vincitori dei premi Swiss Press Photo Awards di quest’anno, von Graffenried rileva che a distinguere il professionista dal dilettante è, tra l’altro, il duro lavoro svolto dal fotografo prima di scattare una sola immagine – sia che si tratti di affrontare guerre, calamità naturali o di conquistare la fiducia delle persone ritratte.
Ai suoi occhi, inoltre, il contesto è vitale per trasportare lo spettatore verso un’altra realtà, sfidando le sue convinzioni e percezioni.
Nell’ambito degli Swiss Press Photo Awards vengono assegnati 18 premi, suddivisi in sei categorie (Attualità, Vita quotidiana, Storie svizzere, Ritratti, Sport e Internazionale).
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Le migliori fotografie della stampa svizzera dell’anno
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L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
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Dall’avamposto dell’Occidente, le foto di René Burri
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