Nel segno di Godard

"Fino all'ultimo respiro", 1959 Con Jean Paul Belmondo e Jean Seberg.

"Il disprezzo", 1963 Con Michel Piccoli e Brigitte Bardot.

"La cinese", 1967 Con Jean-Pierre Léaud e Juliet Berto.

"Prénom Carmen", 1983 Con Maruschka Detmers e Jacques Bonnaffé.

"Si salvi chi può (la vita)",1980 Con Isabelle Huppert.

"Week-End, un uomo e una donna dal sabato alla domenica", 1967

"Due o tre cose che so di lei", 1966 Con Marina Vlady.

"Eloge de l'amour", 2001 Con Bruno Putzulu.

"Agente Lemmy Caution, missione Alphaville", 1965 Con Eddie Constantine (a destra).

"Crepa padrone, tutto va bene", 1972 Con Yves Montand e Jane Fonda.

"Il bandito delle ore undici", 1965 Con Jean Paul Belmondo e Anna Karina.

"Una donna sposata", 1964 Con Philippe Leroy e Macha Méril.

"La donna è donna", 1960 Con Anna Karina.

"One Plus One", 1968 Documentario sui Rolling Stones.

Dalla critica cinematografica, ai video e alla pubblicità. Dalla Nouvelle Vague, ai lungometraggi, fino alla musica. Il regista franco-svizzero Jean-luc Godard ha sperimentato anche gli angoli più remoti della settima arte. Se alcuni suoi film sono già considerati dei classici, altri restano inaccessibili ai non addetti ai lavori. (Foto: cinetext/akg images/AFP/Kobal collection)

Questo contenuto è stato pubblicato al 26 ottobre 2010 - 15:19

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