Più pubblicità alle emittenti private?
Per il Consiglio degli Stati le televisioni private dovrebbero essere autorizzate a trasmettere più pubblicità.La Camera alta ha accettato mercoledì con 29 voti contro 10 di dare seguito a un'iniziativa parlamentare di Carlo Schmid (PPD/AI) che chiede di adattare le restrittive regole svizzere sulla pubblicità televisiva alla più liberale normativa europea.
«Dobbiamo dare maggiori mezzi alle emittenti private», ha sottolineato Schmid: se non si prenderanno rapidamente misure in merito, la situazione delle società private rischia di peggiorare in maniera preoccupante. La sua proposta era sostenuta dalla maggioranza della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni.
«La Svizzera non deve restare un’isola in Europa», ha ribadito Thomas Pfisterer (PLR/AG). I paesi vicini, ad esempio la Germania e l’Austria, trasmettono pubblicità di bevande alcoliche: anche le emittenti private elvetiche devono avere una possibilità sul piano europeo. «Bisogna fermare immediatamente questa discriminazione», ha detto Maximilian Reimann (UDC/AG). In ogni caso la pubblicità di prodotti alcolici entra nelle case svizzere mediante le emittenti televisive estere, ha sottolineato Hans Hess (PLR/OW).
Se si vuole mantenere la diversità del panorama radiotelevisivo elvetico, non si può attendere ulteriormente: bisogna affrontare questo tema. Stando alle attuali previsioni la revisione della legge sulla radio-TV non entrerà in vigore prima della fine 2004, ha rincarato Filippo Lombardi (PPD/TI), presidente di Telesuisse.
Telesuisse, l’associazione delle televisioni private, ha 18 affiliati: il prossimo 17 novembre, con la scomparsa di Tele24, ne conterà soltanto 17. «Non voglio di nuovo perdere dei membri», ha messo in guardia Lombardi. Non si tratta, come insinuato da alcuni, di difendere gli interessi di Roger Schawinski – che tra l’altro ben presto non farà più parte dell’associazione – bensì di proteggere il posto di lavoro di centinaia di impiegati, ha aggiunto il «senatore» ticinese.
Una minoranza della Camera dei cantoni ha inutilmente posto l’accento sulla responsabilità etica nei confronti dei giovani. «Proprio mentre cerchiamo in tutti i modi di diminuire il consumo di sigarette, non vedo perché dovremmo autorizzare la pubblicità di bevande alcoliche alla televisione», ha affermato Michèle-Irène Berger-Wildhaber (PLR/NE).
Sulla stessa linea Peter Bieri (PPD/ZG): «nella mia attività di insegnante ho spesso modo di rendermi conto di quanto i giovani siano influenzati dalla pubblicità». Per Ernst Leuenberger (PS/SO) i punti sollevati dall’iniziativa dovrebbero venire trattati nell’ambito della revisione della legge sulla radiotelevisione (LRTV).
Per il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger affrontare il tema in questo momento provocherebbe difficoltà di tipo giuridico. La procedura di consultazione della LRTV è stata conclusa e valutata: un progetto di legge verrà presentato nella prossima primavera.
swissinfo e agenzie
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