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Più di 11 milioni contro la perdita di memoria

Vecchi supporti su nastro o pellicola si logorano più in fretta con il passare del tempo swissinfo.ch

Il patrimonio audiovisivo svizzero continuerà ad essere preservato. Il parlamento ha approvato un credito di 11,7 milioni a Memoriav.

La somma permetterà all’associazione di continuare la propria attività nei prossimi quattro anni.

La Confederazione ha affidato la salvaguardia di documenti e testimonianze scritte o audiovisive principalmente alle seguenti istituzioni: la biblioteca nazionale svizzera, la fonoteca nazionale, Memoriav, e l’archivio federale.

Memoriav, fondata nel 1995, è già sostenuta all’80% dalla Confederazione che ha versato all’associazione 12 milioni di franchi nel periodo tra il 2002 e il 2005. Ma questo aiuto finanziario non aveva una buona base legale.

Dopo il Consiglio degli Stati (camera alta), anche la camera del popolo ha approvato martedì il credito di 11,7 milioni, come voleva il governo, per garantire l’esistenza dell’associazione nel periodo 2006-2009. Un contributo inferiore di 300 milioni rispetto al precedente quadriennio.

Chi non ricorda il passato non capisce il presente

«Chi non ha memoria del passato non ha gli strumenti per capire il presente. Non so chi l’ha detto, l’ho letto una volta e me lo ricordo», ha detto Chiara Simoneschi, a nome della commissione.

Chiara Simoneschi (ticinese, del partito popolare democratico) ha anche ricordato che molti documenti che fanno parte della nostra memoria collettiva sono ancora in pessimo stato. «Nel 1995 la situazione era drammatica e abbiamo dovuto agire immediatamente», ha sottolineato.

Scopo dell’associazione è la preservazione e la diffusione di documenti audiovisivi svizzeri, che senza adeguati interventi andrebbero perduti. Si tratta soprattutto di foto, video e pellicole cinematografiche, che un tempo erano fabbricate con i nitrati. Senza un intervento specifico le pellicole non solo invecchiano, ma si disintegrano.

Oltre a sensibilizzare gli ambienti politici e i ricercatori specializzati, Memoriav si rivolge anche al grande pubblico con manifestazioni e pubblicazioni speciali. E cura la messa in rete del materiale audiovisivo preservato.

Memoriav conta più di 150 membri, la maggior parte dei quali sono istituzioni. Oltre che dalla Confederazione è sostenuta dalla SSR SRG idée suisse.

Memoriav si occupa anche di favorire i contatti tra istituzioni attive nel campo della conservazione di materiale audiovisivo, offrendo nel contempo le sue competenze techiche.

swissinfo e agenzie

Memoriav è un’associazione che raggruppa 150 archivi e biblioteche svizzere.

È stata fondata nel dicembre del 1995.

Il parlamento ha approvato un aiuto finanziario di 11,7 milioni a Memoriav per il periodo 2006-2009.

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