Dopo il bombardamento della cattedrale di Reims da parte dell'esercito tedesco nel settembre 1914, gli Alleati hanno diffuso massicciamente nei paesi neutrali cartoline con l'immagine della chiesa distrutta. La cattedrale è assurta a simbolo della barbarie tedesca: 'Guarda! Non rispettano neppure la religione!'. Il testo della cartolina è in due lingue: francese e inglese. (www.14-18.ch)
Nationalbibliothek,Bern
La matita del caricaturista di Neuchâtel Pierre Chätillon trasforma l'imperatore Guglielmo II nell'Anticristo. Camuffato con una tunica bianca e con un casco sovrastato da una colomba, simbolo di pace, Guglielmo II è però venuto a portare la morte. (www.14-18.ch)
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In questa cartolina del 1914, l’artista di Neuchâtel Edmond Bille riprende la rappresentazione tradizionale di Guglielmo Tell – simbolo di coesione nazionale – per criticare le autorità federali, troppo vicine alle Potenze centrali. Tell, che imbraccia un fucile e non la tradizionale alabarda, e suo figlio si allontanano da un’ipotetica zona di frontiera, presidiata a una sentinella tedesca. Sull’albero della bandiera si riconoscono un elmo tedesco e il copricapo del generale svizzero Wille, considerato un filo-tedesco. (Fondation Ed. Bille))
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«Arruolare i neutrali», del grafico zurighese Karl Czerpien, pubblicato nell’agosto 1915 dalla rivista satirica Nebelspalter. (Nebelspalter Verlag)
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Sorridi! Un’immagine pubblicata nel febbraio 1918 dalla Illustrierte Rundschau, un mensile fondato nel 1917 dai britannici e stampato a Zurigo. «Dalla fabbrica al fronte britannico». (Biblioteca nazionale svizzera)
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Non sorridere! Una foto della copertina dell’Illustrieter Kriegs-Kurier del 1918, fondato dai tedeschi. Il settimanale era stampato a Zurigo e pubblicato in più lingue, tedesco, francese e italiano e occasionalmente anche in fiammingo, russo e inglese (Biblioteca nazionale svizzera)
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Copertina del marzo 1918 della Illustrierte Rundschau. L’immagine mostra un tedesco catturato dai britannici e trattato in modo civile. (Biblioteca nazionale svizzera)
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