Sasi Subramaniam, un rifugiato dallo Sri Lanka, ha conseguito il suo diploma di fotografo realizzando un lavoro sulle tradizioni in Svizzera. Il suo è uno sguardo inedito sulle feste popolari e usanze di vari cantoni.
Sasi Subramaniam (immagini), Ester Unterfinger (redazione fotografica)
Quando era nello Sri Lanka, Sasi SubramaniamCollegamento esterno lavorava come giornalista e corrispondente di guerra. Nel 2008 è però stato costretto alla fuga e si è rifugiato in Svizzera. È stato collocato assieme alla moglie nel canton Glarona, dove ancora oggi vive e lavora. “La cultura e le usanze popolari non mi hanno mai interessato”, racconta Sasi durante il nostro incontro a Glarona. “Non conosco nemmeno le usanze del mio popolo. Ero talmente ossessionato dalla politica”.
Nel 2010, una casa editrice gli ha chiesto se volesse partecipare con le sue fotografie a un volume illustratoCollegamento esterno sulle tradizioni glaronesi. A quell’epoca collaborava già come fotografo con un giornale regionale. Durante il lavoro si è accorto di quanto fosse benefico osservare la gente e i rituali attraverso la sua macchina fotografica. “Mi aiutava ad alleviare i dolori e mi ha permesso di accedere a questo mondo sconosciuto”.
Al centro delle sue immagini non c’è semplicemente un’usanza tipica dei cantoni svizzeri. Sasi coglie anche i piccoli dettagli, i momenti particolari, le espressioni dipinte sui volti. “Mi piacciono soprattutto i bambini, che partecipano con molto entusiasmo e serietà alle feste popolari”.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Campanacci, spiriti malvagi e strani personaggi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La tradizione affonda le sue radici nelle usanze germaniche del solstizio d’inverno, considerato il momento in cui gli spiriti tentano di accedere al mondo dei vivi. A partire dal 25 dicembre, gli abitanti della valle di Hasli, nel canton Berna, sfilano ogni giorno e ogni notte attraverso i villaggi della regione. Il 30 dicembre si…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Case di abitazione, stalle, fienili, cantine e lavatoi provenienti da tutte le regioni del paese consentono ai turisti locali e stranieri di scoprire le tradizioni di un tempo. Il museo, unico nel suo genere, propone anche manifestazioni, formazioni e atelier di artigianato. (Immagini di Tomas Wüthrich)
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.