Sfogliare i libri inaccessibili ai comuni mortali
Grazie al dono della Faksimile, una casa editrice lucernese, il Museo nazionale di Zurigo si è trasformato in una biblioteca unica al mondo.
I visitatori possono tenere fra le mani e sfogliare i facsimile di una quarantina di capolavori dell’arte amanuense medievale.
Ottavo secolo dopo Cristo, Irlanda, là da dove era partita l’opera di evangelizzazione dell’Europa, nasce il Libro di Kells. L’eredità della cultura celtica si fonde col messaggio cristiano per guidare le mani che trascrivono i quattro libri del Nuovo Testamento.
Calligrafia e miniature trasformano le pagine in un capolavoro che dovrebbe rappresentare la bellezza di Dio sulla terra. Solo due pagine del manoscritto sono prive di illustrazioni. Le altre sono un trionfo di simboli e colori, a tratti anche divertiti, come la figura di un topo che ha rubato un’ostia ed è rincorso sulla pagina da un gatto.
Duplicare per diffondere: il credo della Faksimile
L’originale del Libro di Kells è conservato a Dublino, nella biblioteca nazionale irlandese. Testimonianza preziosa e unica della cultura occidentale, è accessibile solo a pochi privilegiati.
Quello di rimanere nascosti agli occhi dei bibliofili è il destino della maggior parte dei manoscritti medievali. Per tentare di modificare almeno in parte questa situazione, trent’anni fa, a Lucerna, nasceva la casa editrice Faksimile.
“Volevamo contribuire alla salvaguardia e alla diffusione dei tesori della cultura occidentale”, spiega Clarissa Rothacker della Faksimile. “Per delle ragioni di conservazione, molti manoscritti non possono essere consultati. I codici più importanti vengono esposti di tanto in tanto nei musei, ma quello che si può vedere allora sono solo le due pagine alle quali il libro, protetto da una teca, è stato aperto”.
Dai più grandi musei del mondo a Zurigo
Nel corso degli anni la Faksimile di Lucerna si è guadagnata la fiducia delle grandi biblioteche e ha riprodotto 45 capolavori dell’arte libraria medievale. Ogni edizione, fedele all’originale fino all’ultima sfumatura di colore, è stampata in numero limitato, in genere intorno alle 1000 copie.
Visto il loro prezzo – un esemplare può costare anche 30’000 franchi – i volumi editi dalla Faksimile sono destinati a finire tra le mani di studiosi e collezionisti.
Ma la casa editrice vorrebbe raggiungere un pubblico più ampio. È per questo che ha deciso di regalare una copia dei volumi pubblicati finora e di quelli che seguiranno in futuro al Museo nazionale di Zurigo.
“La storia della Faksimile è cominciata con la pubblicazione delle Cronache svizzere del XV secolo”, racconta Clarissa Rothacker. “Il Museo nazionale è una delle principali istituzioni di raccolta della cultura elvetica e ci è parso giusto che potesse offrire ai suoi visitatori queste opere. Inoltre, in questo modo raggiungiamo l’obiettivo di renderle accessibili al grande pubblico”.
Inutile dire che il Museo nazionale è entusiasta di questo inaspettato regalo. “Questi facsimile portano l’eredità culturale dell’occidente a Zurigo”, afferma Alexander Koch, responsabile delle collezioni del Museo nazionale. “La nostra è diventata una biblioteca unica al mondo. Ottocento anni di manoscritti provenienti dai luoghi più disparati concentrati in un solo posto e consultabili liberamente da chi lo desidera. È fantastico”.
Un lavoro apprezzato
Il valore del lavoro svolto dalla Faksimile è certificato dagli esperti del settore che regolarmente collaborano con la casa editrice lucernese. Umberto Eco, tanto per fare un nome, ha scritto l’introduzione al volume di studi che accompagna il facsimile del Libro di Kells.
“La Faksimile merita tutti i complimenti che riceve”, afferma Alexander Koch. “I risultati che ha raggiunto sono senza pari”. Non è dunque un caso se l’editrice lucernese è diventata il leader mondiale del settore. “Per dire la verità un po’ di concorrenza in più non ci dispiacerebbe” afferma Clarissa Rothacker. “La concorrenza aiuta a progredire”.
In trent’anni, comunque, di strada la Faksimile ne ha fatta molta, sia da un punto di vista dell’evoluzione tecnica che delle vendite. “Quando abbiamo cominciato, i nostri clienti erano soprattutto università, musei e biblioteche. Oggi il rapporto si è invertito e l’80% delle pubblicazioni va a collezionisti privati”.
Reinventare l’avorio
L’evoluzione della tecnica, poi, ha permesso alla casa editrice di riprodurre il Libro di Kells, “un sogno accarezzato da lungo tempo, ma che non avremmo potuto realizzare alla perfezione dieci anni fa”. Perfezione, una parola che sembra essere diventata comandamento per la Faksimile.
“Ogni pagina viene confrontata a più riprese con l’originale, colore per colore, particolare per particolare. Si studia che tipo d’oro è stato utilizzato, che struttura hanno i colori… solo in seguito si passa alla stampa. La rilegatura è fatta a mano e anche questo è un lavoro che richiede molto tempo. C’è una semplice copertina di cuoio o, come nel caso del Libro di Lindisfarne, una piastra d’avorio lavorato? In questo caso bisogna inventarsi una massa che corrisponda all’avorio per peso specifico e colore”.
Il risultato di tante attenzioni – la preparazione di un’edizione Faksimile dura in media due anni – è ora sotto gli occhi di tutti al Museo nazionale di Zurigo. E se l’emozione di tenere tra le mani un manoscritto originale non potrà probabilmente mai essere uguagliata, bibbie, cronache, erbari, e libri di preghiere in facsimile possono comunque dare un’idea della grandezza del passato.
swissinfo, Doris Lucini
1974: Fondazione della casa editrice Faksimile a Lucerna
45: i facsimile di manoscritti che vanno dall’VIII al XVI secolo pubblicati finora
400’000 franchi: il valore dei libri regalati al Museo nazionale di Zurigo
35 tra le biblioteche più importanti al mondo hanno affidato i loro preziosi manoscritti alla Faksimile. Tra queste la British Library (Libro di Lindisfarne, Biblia pauperum, Libro d’ore degli Sforza) e la Biblioteca nazionale irlandese (Book of Kells).
Per il suo giubileo, la Faksimile ha regalato al Museo nazionale di Zurigo un esemplare dei manoscritti che ha riprodotto. Una volta terminati i lavori di ristrutturazione del museo, i facsimile verranno esposti in un’apposita sala.
Al momento, per consultarli è necessario telefonare alla biblioteca del museo. I volumi si possono sfogliare anche alla sede lucernese della casa editrice.
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