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Tra sassi e sorgenti nel paese dei walser

Le terme di Vals swissinfo.ch

Nelle Alpi, l'acqua e le pietre sono nel contempo una minaccia e una risorsa. Sui due elementi il comune di Vals, nei Grigioni, cerca di costruire il suo futuro. Con successo.

Le terme, progettate dall’architetto grigionese Peter Zumthor, sono un’attrazione di fama mondiale. La quarzite uscita dalle cave di Vals lastrica la Piazza federale a Berna.

Dopo Ilanz, la «prima città sul Reno», la strada imbocca la Val Lumnezia. Le pareti delle montagne si fanno più vicine, il paesaggio più selvatico, con rocce a strapiombo e boschi di conifere. Siamo in pieno territorio romancio, in una valle laterale della Surselva, l’Oberland grigionese.

La strada che collega i principali villaggi romanci della valle, tra Vella e Vrin, si trova però sul lato sinistro della valle. Noi procediamo su quello destro, diretti a Vals, enclave di lingua tedesca in territorio romancio. Attorno al 1300 qui si insediarono – con il sostegno del vescovo di Coira – popolazioni walser, provenienti dall’Alto Vallese, sottraendo l’area ai romanci.

Le due comunità si sono guardate in cagnesco per secoli. Per arginare i rischi di germanizzazione, le comunità romance vietarono ai loro membri di contrarre matrimoni con i vicini di lingua tedesca. Ancora oggi alcune tracce dell’antica rivalità permangono. A scuola, i bambini di Vals imparano l’italiano come prima lingua straniera, non il romancio.

Spirito imprenditoriale

«Oggi la collaborazione è però buona», assicura il sindaco di Vella, uno dei comuni romanci della Lumnezia. Poi, facendo scorrere lo sguardo sul paesaggio di Vals, fuori dalle finestre del grande albergo delle terme, osserva: «Qui hanno sempre dovuto fare da soli e si vede. Quello che hanno raggiunto, lo hanno raggiunto con le proprie forze». Nella sua voce non c’è invidia, solo sincera ammirazione.

Lo si può capire. Entrando nel villaggio, che conta meno di mille abitanti, il visitatore è accolto dal grande complesso per l’imbottigliamento dell’acqua minerale. Dallo stabilimento della Valser Wasser (l’acqua di Vals), oggi di proprietà della Coca-Cola, partono ogni anno 4000 autocarri carichi di bottiglie. A Vals l’azienda dà lavoro ad una settantina di persone.

L’edificio, in cemento e lamiera, contrasta con il carattere rurale della maggior parte delle case di Vals, costruite con materiali locali: legno per le pareti e tegole di pietra per i tetti. La stessa pietra che viene estratta nelle cave situate poco lontano, nella valle che conduce alla diga di Zervreila.

La lavorazione della pietra testimonia anch’essa dello spirito imprenditoriale degli abitanti di Vals. La quarzite grigia, dalle fini striature, che per secoli è stata ricavata dalla montagna, è servita in anni recenti a lastricare la piazza davanti a Palazzo federale, a Berna.

La pietra è stata impiegata anche nella costruzione dell’Università di Swarthmore in Philadelphia (USA) e della City Capital Academy, una scuola londinese progettata da Norman Foster. Il materiale è lavorato in loco, contribuendo al mantenimento di impieghi in una valle che come tutte le regioni alpine deve combattere contro lo spopolamento.

La poesia delle terme

Il nome di Vals è però da alcuni anni associato soprattutto all’edificio dei bagni termali, progettato dall’architetto grigionese Peter Zumthor e costruito tra il 1994 e il 1996. Fautore di un’architettura che cerca di stabilire relazioni profonde con l’ambiente che la circonda, Zumthor ha scelto la quarzite come materiale di costruzione principale per l’edificio.

Dall’esterno i bagni si presentano come un grande monolito orizzontale, tagliato da grandi finestre e piccoli oblò quadrangolari sui cui vetri si riflettono le montagne e i boschi circostanti. Le mura sono composte da lastre di pietra posate una sopra l’altra, in un suggestivo gioco di sfumature grigie.

All’interno, un lungo corridoio oscuro conduce all’area dei bagni. Il visitatore è invitato ad un percorso che conduce alla semioscurità delle piscine interne e dei bagni di vapore alla luce della piscina all’aperto, attraverso un labirinto di vasche di varie dimensioni, in spazi dominati dagli angoli retti delle pareti di pietra e da affascinanti giochi di luce.

Realizzate con uno spirito assolutamente moderno, le terme evocano atmosfere arcaiche e quasi sacrali, segnate dalla relazione tra pietra ed acqua, in un’interpretazione architettonica della storia e dell’ambiente naturale della regione.

swissinfo, Andrea Tognina, Vals

Vals, con i suoi 153 chilometri quadrati, è uno dei più grandi comuni del Canton Grigioni. Situato in una delle valli laterali della Surselva, confina a sud con il Canton Ticino. Circa la metà della superficie è occupata da prati e pascoli. L’8% del territorio è boschivo. Il resto della superficie è occupato da rocce e ghiacciai.

La colonna portante dell’economia locale è fornita dal turismo, che genera due terzi della ricchezza prodotta. Il 23% della popolazione lavora nel settore agricolo e forestale, il 29% nell’industria, il 48% nei servizi. L’insediamento principale, Vals-Platz, si trova a 1200 metri d’altitudine.

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