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Tre città italiane all’insegna del pittore svizzero Paul Klee

Con le punte marroni, 1914, un'opera di Paul Klee esposta a Torino. Paul Klee Galleria d'arte Torino

Ben tre grandi città italiane - Torino, Mestre e Bologna - dedicano una retrospettiva a Paul Klee, uno dei pittori più rappresentativi del ventesimo secolo, nato a Berna nel 1879 e morto a Locarno nel 1940.

Dopo la Svizzera, che nella capitale federale progetta di costruire un museo dedicato all’artista, anche l’Italia dunque, paese per antonomasia di grandi pittori, vuole ricordare una figura e un’opera che si ricollegano ai grandi nomi della pittura mondiale come Delaunay e Picasso.

L’interesse degli addetti ai lavori italiani per l’opera di Klee riflette il successo riscontrato dal pittore svizzero presso il grande pubblico degli appassionati. Di certo il sui stile leggero, fantasioso, a volte vagamente spensierato, i tratti semplici e pieni di colore, hanno contribuito ad avvicinare il pittore svizzero anche ad un pubblico di non specialisti.

L’ampia mostra alla Galleria di arte moderna di Torino, che durerà fino al 7 di gennaio, è la ricostruzione del percorso artistico di Klee dal 1903 al 1940: 103 opere, “scarabocchi e sgorbi da bambini”, come egli stesso li definiva, del pittore e grafico che nel 1920 venne chiamato da Walter Gropius a Weimar, ad insegnare al Bauhaus.

La Galleria contemporanea di Mestre propone invece fino al 10 di dicembre 30 opere su carta che vanno dal 1910 al 1938. Fra il 1905 e il 1909 Klee si cimenta in tutte le possibili tecniche grafiche e pittoriche. Non va infatti dimenticato che l’artista svizzero fu anche grafico. Risalgono inoltre al periodo fra il 1910 e il 1911 le prime mostre personali in Svizzera e a Monaco di Baviera.

L’esposizione più importante dedicata all’artista di Berna aprirà invece i suoi battenti solo fra alcuni giorni, il 25 di novembre e resterà aperta fino al 4 di marzo. Si tratta del Museo Morandi di Bologna che ha in programma un vero e proprio ciclo, intitolato “la Natura, il Gioco, il Viaggio, gli Amici, la Pagina, la Scena, la Magia, gli Angeli, la Morte nell’arte del pittore svizzero”. 100 lavori, realizzati nel periodo fra il 1910 e il 1930: incisioni, acquarelli, gouaches, disegni.

Le opere provengono da vari musei e fondazioni europei come la Fondazione Paul Klee di Berna, quella di arte moderna di Ascona, i musei di Ulm, la Fondazione Thyssen-Bornemisza di Madrid. Alla mostra di Bologna saranno esposti anche molti libri, illustrati da Klee, come il Candide di Voltaire o il Faust di Goethe.

Elena Altenburger

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