Un genio, mille volti: Leonardo va alla guerra
Dallo scorso mese di settembre fino al 2015, a Milano Leonardo da Vinci sarà protagonista di un'inedita serie di 24 mostre dedicate al Codice Atlantico. La prima, "Fortezze, bastioni e cannoni", interessa da vicino Locarno.
Non un’esposizione “stabile”, bensì un ciclo di mostre che per la prima volta illustrerà tutto il Codice Atlantico, ovvero: 1.750 disegni e 100 pagine manoscritte su 1.119 fogli raccolti in 12 volumi, che rappresentano la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci.
Conservati alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, i fogli verranno presentati al pubblico 50 per volta con quattro mostre all’anno, della durata di tre mesi ciascuna. Duplice la sede delle esposizioni milanesi: la metà dei disegni è esposta nella sala Federiciana della Veranda Biblioteca Ambrosiana e l’altra metà nella Sacrestia del Bramante della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Ci vuole pazienza prima di potersi avvicinare ai 45 fogli bellici di Leonardo. Un po’ di coda, inevitabile, un po’ di agitazione, comprensibile. Chi non prenota il biglietto, deve affidarsi alla buona sorte: l’accesso “last minute” è possibile in ragione del numero dei visitatori e nei limiti della capienza delle sale espositive. Dappertutto occhi aperti e vigili, reali e informatici. Controlli sistematici. Noblesse oblige.
Tre mesi prima della mostra, i 1119 fogli del Codice Atlantico sono stati sfascicolati dalle suore benedettine di Milano nel caveau della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ogni foglio è poi stato posto singolarmente in appositi passepartout in modo da poter essere preservato nelle migliori condizioni ambientali.
Dalle pagine del Codice Atlantico, il rivellino
Il primo degli appuntamenti dedicati al Codice Atlantico – “Fortezze, bastioni e cannoni” (fino a metà dicembre dicembre) – mostra i disegni di ingegneria civile e militare di Leonardo. Su uno di essi è riconoscibile il progetto del rivellino, ossia il baluardo difensivo progettato da Leonardo da Vinci per il Castello Visconteo di Locarno.
Questo foglio con le annotazioni autografe di Leonardo e due frammenti staccati in passato da questa stessa pagina, verranno con tutta probabilità esposti l’anno prossimo a Locarno. A darne la notizia il professor Carlo Pedretti, titolare della cattedra di studi su Leonardo all’UCLA di Los Angeles – dove dirige il Centro Hammer di studi vinciani – ormai un “habitué” di Locarno grazie alla presenza dell’ormai famoso rivellino.
Nelle antiche fortificazioni il rivellino era un’ opera addizionale staccata, che aveva lo scopo di aumentare maggiormente la capacità di difesa della struttura originale, creando un maggior ostacolo all’ attaccante. La straordinaria scoperta la si deve al professor Marino Viganò, studioso di storia militare dell’ Università di Padova. Con passione, rigore, pazienza e determinazione, ha ricostruito la paternità del manufatto attribuendola al genio fiorentino.
Il saggio intitolato Leonardo a Locarno è l’esito della documentatissima indagine di Viganò, che fa emergere diversi elementi legati alla datazione, alla committenza, al progetto del baluardo, innalzato sulle rive de Verbano nell’ estate del 1507. Le sue ricerche, come noto, hanno trovato ampio consenso nei due massimi leonardisti viventi: oltre a Carlo Pedretti anche Pietro Cesare Marani.
Una mostra in due prestigiose sedi
Duplice, dicevamo, la sede espositiva: la metà dei disegni è infatti esposta nella Pinacoteca della Biblioteca Ambrosiana e l’altra metà nella Sacrestia del Bramante della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che custodisce il Cenacolo vinciano, meta di migliaia di visitatori.
In occasione della mostra dedicata al Codice Atlantico, sono state aperte al pubblico anche l’Aula Leonardi, con lo splendido affresco di Bernardino Luini, la Sala Federiciana, sede originaria della Biblioteca Ambrosiana, e il Peristilio, struttura seicentesca nella quale sono esposte altre opere leonardesche, come i nodi vinciani e il ritratto di Leonardo disegnato da uno dei suoi discepoli.
Dato l’inestimabile valore del Codice, è stata grande importanza ai sistemi di sicurezza: monitoraggio degli ambienti 24 ore su 24, controllo degli accessi, videosorveglianza e impianti antintrusione alla Sacrestia del Bramante. I fogli del Codice sono inoltre stati collocati all’interno di teche realizzate in materiale infrangibile, anti UV e munite di sensori per la rilevazione di temperatura e livello di umidità.
Culmine dell’omaggio a Leonardo, dopo i 24 appuntamenti all’Ambrosiana, sarà una mostra che verrà organizzata nel 2015 a Palazzo Reale in occasione dell’Expo, un’operazione titanica dedicata a Leonardo pittore dove si spera di raccogliere anche opere conservate al Louvre di Parigi e al British Museum di Londra.
Milano, Leonardo e Expo 2015
In prospettiva di Expo 2015, la cui organizzazione sta dando parecchio filo da torcere alle autorità, Milano vuole dunque affacciarsi sulla scena internazionale attraverso l’icona di Leonardo da Vinci, che con la città meneghina ha avuto un rapporto privilegiato.
“La figura di Leonardo da Vinci – ha più volte dichiarato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – è emblematica per Milano perché riunisce la visione filosofica con quella scientifica, la teoria con la pratica, mettendo al centro un uomo politecnico. Tutti i progetti che si sviluppano intorno alla figura di Leonardo, proseguiranno fino al 2015, perché Leonardo è l’icona con cui ci presentiamo all’Expo”.
Negli auspici della sindaca di Milano Letizia Moratti, l’esposizione universale del 2015 vuol essere “la sintesi di arte, scienza e progresso che si riconosce anche nell’immagine dell’uomo vitruviano leonardesco, simbolo del logo Expo 2015”.
A Milano Leonardo si trova tra la primavera e l’estate del 1482, perché si rende conto che le potenti signorie avevano sempre più bisogno di nuove armi per le guerre interne; ritiene inoltre che i suoi progetti fossero degni di nota da parte del potente e influente ducato di Milano. A Milano inizia pure, nel 1495, l’Ultima Cena, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. E a Milano Leonardo trascorre il periodo più lungo della sua vita, quasi 20 anni.
Françoise Gehring, swissinfo.ch, Milano
Il codice Atlantico è la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci, comprendente 1119 fogli raccolti in 12 volumi, ed è attualmente conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Il nome del codice è dovuto alla dimensione delle pagine (64,5 x 43,5 cm), simile a quella delle pagine di un atlante. I fogli sono assemblati senza un ordine preciso ed abbracciano un lungo periodo degli studi leonardeschi, dal 1478 al 1519.
Fu allestito nel tardo Cinquecento dallo scultore Pompeo Leoni, che raccolse in un solo grande volume di 402 fogli più di 1700 scritti e disegni vinciani. Nel 1637 fu donato alla Biblioteca Ambrosiana insieme ad altri 11 manoscritti leonardeschi; sottratto da Napoleone e portato a Parigi, fece poi ritorno alla originaria sede milanese per non muoversi più.
Sono presenti diversi argomenti: anatomia, astronomia, botanica, chimica, geografia, matematica, meccanica, disegni di macchine, studi sul volo degli uccelli e progetti d’architettura.
Le mostre dedicate al Codice atlantico di Leonardo da Vinci che il comune di Milano fino al 2015, alternano temi scientifici a temi artistici, tematiche biografiche a temi di politica, geografia, scienze naturali. Ogni mostra prevede l’esposizione di una cinquantina di fogli esposti nelle due sedi della Sacrestia del Bramante e nella Biblioteca Ambrosiana.
1. Fortezze, bastioni e cannoni, settembre-dicembre 2009; 2. La biblioteca, il tempo e gli amici di Leonardo, dicembre 2009-marzo 2010; 3. Leonardo. L’architettura e l’urbanistica, le feste e gli apparati, marzo-giugno 2010; 4. Le allegorie e la politica di Leonardo, giugno-settembre 2010; 5. Leonardo: studi sul moto, settembre-dicembre 2010; 6. Le armi e le macchine da guerra di Leonardo, dicembre 2010-marzo 2011; 7. Leonardo e la sua bottega: i disegni di figura, marzo-giugno 2011; 8. Il Monumento Sforza e la tecnologia, giugno-settembre 2011; 9. Ottica, prospettiva e studi d’ombra e lume, settembre-dicembre 2011; 10. Anatomia dell’uomo e della terra, dicembre 2011-marzo 2012; 11. Geometria e aritmetica di Leonardo, marzo-giugno 2012; 12. Il Sole e la Luna: astronomia e cosmologia di Leonardo, giugno- settembre 2012.
E inoltre, a scorrere e da precisare ):
13. Le acque e l’idrografia; 14. Favole e facezie di Leonardo; 15. Strumenti e meccanismi
16. La matematica di Leonardo; 17. L’aria, il vento e il volo degli uccelli; 18. Il Trattato della Pittura; 19. Diluvi, profezie e lo scontro degli elementi; 20. Il ‘De ludo geometrico’ e la quadratura di superfici curve; 21. Gli strumenti quotidiani e gli strumenti musicali di Leonardo; 22. Il volo meccanico; 23. Mari e monti; 24. Il mondo proporzionato di Leonardo
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