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Un tesoro musicale messo in salvo dall’informatica

Claude Nobs ha finora custodito nel suo bunker tutte le registrazioni del Festival Jazz di Montreux. Ma... la musica cambierà juliane.gauthier/audemarspiguet

Riprese di concerti live unici che abbracciano l'intera storia del Montreux Jazz Festival: questo patrimonio audiovisivo che ripercorre 44 anni di musica sarà preservato per i posteri grazie alla digitalizzazione.

Le registrazioni di esibizioni di artisti eccezionali, come Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, B.B. King e Prince, saranno salvaguardate e immortalate nel “Montreux Sounds Digital Project”, avviato con il Politecnico federale di Losanna (EPFL). L’iniziativa è sostenuta anche da sponsor privati.

Fin dalla prima edizione del festival nel 1967, caratterizzata dalla partecipazione del quartetto di Charles Lloyd con Keith Jarrett, il fondatore del festival e direttore Claude Nobs ha cercato di conservare una registrazione della musica eseguita alla manifestazione.

Insieme al suo compagno, Thierry Amsalem, Nobs ha dedicato anni di lavoro alla creazione di un archivio unico depositato in un “bunker” costruito appositamente nel suo chalet sulle alture sopra a Montreux, la celebre località vodese ai bordi del lago Lemano.

In tutto, 5mila ore di registrazioni video e audio di 4mila concerti sono state conservate su 10mila nastri originali in una dozzina di formati diversi.

“Questo materiale rappresenta la più grande videoteca di musica contemporanea dal vivo dal 1960 ad oggi che esiste al mondo. È persino più grande di quella della BBC”, ha sottolineato Nobs nella recente conferenza stampa di presentazione del progetto di digitalizzazione.

Il 74enne si è detto “molto commosso e grato” di sapere che il futuro di questo prezioso materiale è assicurato. È “forse la mia più grande ricompensa dopo aver creato il festival”.

Circa dieci anni fa Microsoft gli aveva offerto 50 milioni di dollari per gli archivi. Il gigante informatico americano li voleva utilizzare nell’ambito di un progetto di storia della musica. Nobs ha rifiutato di venderli.

“Avrebbero potuto offrirmi anche 100 milioni di dollari, ma avrei detto la stessa cosa”, ha detto. “Ho preferito aspettare di trovare dei partner che possono garantire la longevità di questi archivi. Oggi ciò è possibile con l’EPFL e con uno sponsor orologiero [Audemars Piguet] del cantone di Vaud”, ha affermato.

Shock

Il presidente dell’EPFL Patrick Aebischer  ha parlato dello “shock” provato quattro anni fa quando ha saputo che c’era una sola copia degli archivi jazz, custodita nello chalet di Nobs.

“È nostro dovere fare una copia, in modo che questo tesoro sia accessibile alle generazioni future. Ed è anche una sfida tecnologica per l’EPFL”, ha aggiunto.

Sotto la supervisione del Politecnico federale di Losanna, le cinquemila ore di registrazioni saranno digitalizzate e memorizzate in formato Linera Tape-Open. Si calcola che saranno necessari tre anni di lavoro per i video e quattro anni per gli audio. L’operazione sarà avviata nel 2011.

Gli specialisti avvertono che in seguito, ogni sette-dieci anni, tutto dovrà essere trasferito su un formato “next-generation” per tenere il passo con la tecnologia.

Progetti di ricerca

Una volta digitalizzato, l’archivio sarà accessibile a ricercatori, studenti, musicisti e professionisti, tramite l’EPFL. Una ventina di laboratori dell’EPFL prevedono di utilizzare il materiale per la ricerca sulla produzione di audio, le tecniche di produzione, lo stoccaggio dei dati e le esperienze degli utenti.

Al contempo, l’EPFL intende aprire un centro “MetaMedia” in un nuovo edificio accanto al futuristico Learning Centre all’interno del campus, che potrebbe ospitare anche altri archivi, come quello della Cineteca svizzera o quello dell’Ufficio federale della cultura.

I costi del nuovo centro media dell’EPFL sono preventivati sui 22 milioni di franchi, di cui 5 milioni destinati alla digitalizzazione delle registrazioni Festival Jazz di Montreux.

Gente comune, pazienza!

Purtroppo, il grande pubblico dovrà essere più paziente. Inizialmente le registrazioni saranno accessibili solo attraverso la rete del Montreux Jazz Café di Ginevra, che sarà presto seguita da Zurigo, New York, Parigi, Francoforte e Copenaghen, nonché tramite i DVD e CD “Live at Montreux”. Finora solo 80 sono disponibili per la vendita.

La Montreux Sounds, una società creata da Nobs nel 1995 per gestire la raccolta, possiede i nastri. Ma la maggior parte dei diritti è detenuta dai musicisti.

E raggiungere un accordo su un concerto live è un “lavoro pazzesco”, ha spiegato Eric Glardon della Montreux Sounds. “Devi parlare con l’artista, i suoi musicisti, i loro avvocati, il figlio dell’artista, eccetera, eccetera”, ha detto a swissinfo.ch.

Aretha salvata

Nel corso dei loro 40 anni di storia, i nastri sono stati salvati più volte quando erano a un pelo dalla distruzione.

“Fino al 1971 i concerti del Festival jazz di Montreux sono stati filmati dalla Televisione svizzera romanda (TSR), in bianco e nero. E le pellicole sono state tenute negli archivi della TSR a Ginevra”, ha ricordato Nobs.

“Un giorno sono andato nei loro archivi e ho preso una pellicola registrata come Aretha Franklin. Il nome era stato cancellato ed era stato scritto sopra ‘partita di calcio tra Riddes e Isérables’. Sono stato preso dal panico e ho comperato tutti i loro archivi”, ha raccontato il fondatore del Festival jazz di Montreux.

Dal 1991, la Sony ha fornito le necessarie attrezzature per filmare il festival in formato HD (alta definizione) e ha ottenuto i diritti per le riprese.

All’inizio del 2000 Nobs si è informato sull’archiviazione del materiale sul Montreux Jazz Festival presso la Sony e gli è stato detto che la società stava per cancellarli, perché la conservazione era troppo costosa. Claude Nobs per finire ha pagato 10mila franchi e se li è riportati tutti nel suo bunker privato tramite il servizio di corriere diplomatico svizzero.

Claude Nobs è nato a Territet, vicino a Montreux, nel 1936

Le sue due grandi passioni sono i viaggi e la musica. Il suo amore per il jazz e il rhythm & blues lo ha portato a organizzare concerti nella regione.

Ha fondato il Montreux Jazz Festival nel 1967.

Altri tipi di musica da allora affiancano i concerti jazz: pop, rock, blues, musica brasiliana, reggae, rap techno, sono tutti generi musicali che hanno trovato spazio al festival di Montreux.

Tradizionalmente il Montreux Jazz Festival si tiene ogni anno durante le prime due settimane di luglio.

La maggior parte degli artisti che si esibiscono nelle sale da concerto principali sono filmati. Per contratto possono visionare la registrazione e bloccarla se non sono soddisfatti.

Nobs dice che ciò accade “molto raramente”. 

(Traduzione dall’inglese: Sonia Fenazzi)

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