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Quando il probabile futuro imperatore giapponese era in visita a Berna

In un video-messaggio diffuso lunedì, l’imperatore giapponese Akihito ha espresso il desiderio di ritirarsi. Se la sua richiesta sarà accolta dalle autorità nipponiche, gli subentrerà il figlio Naruhito. Un uomo che conosce la Svizzera, avendola visitata nel 2014. Il fotografo di swissinfo.ch Christoph Balsiger lo ha seguito durante la sua visita a Berna.

Il principe Naruhito è venuto in Svizzera nel 2014 per celebrare il 150esimo anniversario dell’avvio di relazioni diplomatiche tra Berna e Tokyo. A fargli da guida nella capitale, è stato il sindaco Alexander Tschäppät.

Per Naruhito, 56 anni, la visita elvetica è stata un po’ una boccata d’ossigeno, aveva fatto notare all’epoca la stampa. Normalmente, infatti, in patria le sue apparizioni pubbliche sono strettamente controllate e le interazioni con la gente normale ridotte a poco più di nulla.

In Giappone, il ruolo dell’imperatore è ormai simbolico. L’abdicazione di Akihito, 82 anni, rappresenterebbe però un grande cambiamento. L’attuale legge prevede infatti che l’imperatore ricopra la carica fino alla morte.

Akihito non ha dichiarato espressamente di volersi ritirare: «Temo che mi sarà sempre più difficile svolgere i miei doveri come imperatore simbolico. Sono preoccupato che le mie molte limitazioni mi impediscano di continuare ad assumere responsabilità importanti, come ho fatto fino ad ora». L’imperatore, salito al trono nel 1989, ha dovuto subire trattamenti per problemi al cuore nel 2012 e nel 2003 è stato operato per un tumore.

Legge da cambiare

Toccherà ora al parlamento decidere se modificare la legge. Il premier Shinzo Abe ha indicato che il governo valuterà il da farsi, ma si è detto possibilista: «Accogliamo con serietà le parole di sua maestà l’imperatore e ci dovremo riflettere profondamente».

L’opinione pubblica sembra essere favorevole ad introdurre la possibilità di abdicare. In luglio il giornale Nihon Keizai aveva effettuato un sondaggio dal quale era scaturito che il 77% degli intervistati sosteneva un simile passo.

È solo la seconda volta che Akihito è apparso in televisione per un discorso pubblico. La precedente era stata nel marzo 2011, dopo il terremoto-tsunami che aveva devastato il Giappone. Fino al 1945, i cittadini dell’arcipelago non avevano mai sentito la voce di un imperatore – considerato un dio vivente fino alla fine della seconda guerra mondiale – e non potevano nemmeno guardarlo in faccia. Il primo a doversi esprimere in pubblico fu Hirohito, obbligato dagli americani ad annunciare la resa.

(Immagini: Christoph Balsiger, swissinfo.ch; testo: Jo Fahy)

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