Dall’utile al dilettevole: invenzioni di ogni genere al Salone di Ginevra
Circa mille invenzioni, 686 espositori provenienti da 44 paesi, una cifra d'affari che l'anno scorso ha superato I 45 milioni di franchi svizzeri. Sono le cifre del Salone Internazionale delle Invenzioni, fino a domenica al Palexpo di Ginevra.
In cinque giorni gli «Archimede» di ogni continente avranno l’opportunità di far conoscere le proprie idee a centinaia di industriali e uomini d’affari alla ricerca di nuovi prodotti da commercializzare.
Organizzato sotto il patrocinio della Svizzera, il Salone delle invenzioni è giunto quest’anno alla sua 28° edizione e si conferma come uno dei piu importanti eventi nel mondo dedicato interamente ai prodotti dell’ingegno e della creatività umana. Come vuole il regolamento la condizione indispensabile per partecipare è che le invenzioni siano brevettate e presentate per la prima volta a Ginevra. Quest’anno sono attesi 65 mila visitatori.
I paesi più rappresentati sugli 8’500 metri quadrati di esposizione sono, nell’ordine, Romania, Russia, Svizzera, Cina, Moldavia e Germania. I settori preferiti dagli inventori sono quelli della medicina e salute, della meccanica e dell’elettronica. La fantasia e l’originalità non mancano. Per esempio lo svizzero Georges Rouges che per la sezione «gadget» propone un calendario perpetuo per il millennio 2001-3000 in diversi formati. Oppure il suo collega italiano Giuseppe Meli che presenta delle «bacchette e spazzole anti scivolo per batteristi».
Al termine della rassegna, che quest’anno dura solo cinque giorni invece di dieci, una giuria di 60 esperti assegnerà il «Gran Premio del Salone» e piu’ 35 premi speciali. Nell’edizione del 1999, il vincitore fu il canadese Michel Dallaire, creatore di un sistema di sorveglianza del sonno e del respiro dei neonati.
Maria Grazia Coggiola

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