Delegazione elvetica in visita in Cina per accordo commerciale
Da domani fino a sabato prossimo la delegazione permanente dell'Assemblea federale presso l'Associazione europea di libero scambio (AELS) e l'UE (Delegazione AELS/UE) sarà in visita in Cina.
(Keystone-ATS) Le discussioni verteranno in particolare sulla modernizzazione dell’accordo di libero scambio tra Berna e Pechino, i cui negoziati sono stati recentemente avviati dai governi dei due paesi.
Nel quadro delle sue attività, la Delegazione AELS/UE è responsabile della cura delle relazioni con gli stati con cui la Svizzera, in quanto membro dell’AELS (di cui fanno parte anche Islanda, Liechtenstein e Norvegia), sta negoziando la conclusione di un accordo di libero scambio o la modernizzazione di un accordo esistente.
L’obiettivo della visita di lavoro della delegazione è di approfondire le possibilità di sviluppo dell’intesa commerciale con la Cina, in vigore dal primo luglio 2014, in particolare nei settori dello scambio di merci e dell’estensione delle concessioni tariffali per i prodotti svizzeri, indica un comunicato diramato oggi dalla segreteria della delegazione.
la Delegazione AELS/UE è rappresentata dal suo presidente, il consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC/ZG), dai deputati Hans-Peter Portmann (PLR/ZH) e Elisabeth Schneider-Schneiter (Centro/BL) e dal consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS/GE).
Nei colloqui con le controparti cinesi i quattro parlamentari intendono inoltre tematizzare il miglioramento, all’interno dell’accordo di libero scambio, delle disposizioni relative ai diritti dei lavoratori e alla protezione dell’ambiente.
La delegazione vuole anche comprendere meglio la situazione delle imprese elvetiche che operano nel Regno di Mezzo e approfondire le questioni di rilevanza mondiale legate alla politica economica cinese.
A Pechino la delegazione farà una visita di cortesia al vicepresidente Xiao Jie e avrà un incontro ufficiale con il Comitato per gli affari finanziari ed economici dell’Assemblea nazionale del popolo, l’assemblea legislativa della Repubblica popolare cinese. Per discutere dell’accordo di libero scambio la delegazione incontrerà, sempre a Pechino, il viceministro del commercio Wang Shouwen, responsabile dei negoziati.
Le altre tappe del viaggio, a Shanghai e Guangzhou e dintorni, comprenderanno visite a imprese svizzere attive in vari settori, da quello farmaceutico a quello della media industria, nonché una visita legata al settore automobilistico europeo, che notoriamente deve affrontare sfide particolari in relazione alla Cina. Numerosi incontri con rappresentanti delle camere di commercio e dirigenti di imprese svizzere completeranno il quadro di approfondimento della situazione economica cinese e del suo impatto sulla Confederazione.
La Cina è il terzo partner commerciale della Svizzera, con un volume di scambi bilaterali di 33 miliardi di franchi. La Confederazione è peraltro il primo paese dell’Europa continentale ad aver concluso un accordo bilaterale di libero scambio con la Cina. Dall’entrata in vigore dell’intesa, il valore delle esportazioni elvetiche di merci verso la Cina (esclusi i metalli preziosi) è passato da 8,8 a 15,4 miliardi di franchi, con un aumento del 74% (dati del 2023). Nello stesso periodo il valore delle importazioni di merci è aumentato del 47,5%, passando da 12,1 a 17,9 miliardi di franchi.
La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati ha avallato il progetto di mandato negoziale per la modernizzazione dell’accordo di libero scambio nella riunione del 20 giugno scorso, mentre la commissione omologa del Consiglio nazionale lo ha a sua volta sostenuto nella riunione del 27 agosto.