“Ricchi premi e cotillon”, passo falso per aumentare la partecipazione
Le misure efficaci per incentivare la partecipazione alle assemblee comunali sono limitate. Di sicuro gli omaggi non sono una buona strategia. Introdotti in alcuni comuni, non piacciono affatto ai cittadini, secondo un sondaggio rappresentativo del Centro per la democrazia di Aarau (ZDA), condotto a Richterswil (Zurigo) da Alexander Haus, Philippe E. Rochat e Daniel Kübler*.
I regali sono una misura inadeguata per promuovere la democrazia diretta locale, emerge dall’indagineCollegamento esterno demoscopica del Centro per la democrazia di Aarau. Pure controproducenti sono le richieste pressanti di partecipare all’assemblea comunale da parte di associazioni ai propri membri.
Assemblea e consiglio comunale
Attualmente l’assemblea comunale è l’organo legislativo in circa i quattro quinti dei comuni della Svizzera. All’assemblea può partecipare tutti i cittadini con diritto di voto, che decidono per levata di mano. Tuttavia oggi solo circa un decimo dell’elettorato vi partecipa ancora. E la tendenza è al ribasso.
L’assemblea comunale è ancora molto diffusa nella Svizzera tedesca, soprattutto in comuni di piccole e medie dimensioni, mentre nella Svizzera francese e italiana prevale nettamente il consiglio comunale, ossia un parlamento composto di un determinato numero di rappresentanti eletti.
In certi comuni, oltre ad esercitare il potere legislativo, l’assemblea comunale elegge i municipali e/o il sindaco. In una piccola minoranza di comuni ci sono sia l’assemblea sia il consiglio oppure non c’è alcun organo legislativo ma i cittadini prendono sempre le decisioni alle urne.
Sempre di più c’è chi si interroga se le assemblee comunali siano ancora al passo con i tempi. Da anni in molti comuni della Svizzera soltanto una piccola minoranza prende parte alle decisioni sugli affari locali.
In molti luoghi non sarebbe dunque legittimo introdurre il consiglio comunale? No, ritiene la maggioranza degli aventi diritto di voto del comune zurighese di Richterswil intervistati per il sondaggio. Solo un quarto di coloro che partecipano regolarmente alle assemblee comunali e un terzo di coloro che praticamente non vi prendono mai parte si pronunciano in favore di un consiglio comunale.
Molto soddisfatti della democrazia comunale
I cittadini di Richterswil sono soddisfatti della democrazia comunale e hanno una grande fiducia nelle autorità locali. Questo indipendentemente dal fatto che prendano parte o meno alle assemblee comunali.
Differenze si riscontrano tra coloro che vi partecipano e coloro che le disertano. Rispetto agli astensionisti, i partecipanti in media sono più anziani, vivono da più tempo nel comune e si recano più spesso alle urne. Non differiscono invece significativamente in termini di genere, istruzione, reddito e posizioni politiche.
Determinanti tema, durata e giorno della settimana
Questo contributo fa parte di #DearDemocracy, la piattaforma di swissinfo.ch sulla democrazia diretta
Decisivi per la partecipazione sono i temi trattati, la durata dell’assemblea e il giorno della settimana in cui ha luogo; verso la fine della settimana, la disponibilità ad affrontare questioni politiche in una assemblea comunale diminuisce rapidamente. La maggioranza apprezza l’opuscolo informativo con le spiegazioni sui temi trattati. Suscita invece poco entusiasmo l’idea di sostituire il libretto con una pubblicazione online o un video su Youtube.
I regali non portano nulla
Certi comuni seguono già la strategia di piccoli doni per incentivare la partecipazione alle assemblee comunali. Ad esempio, il comune argoviese di Sisseln durante le assemblee comunali distribuisce ai presenti un rotolo di sacchi dei rifiuti [in ogni sacco è compresa la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, Ndr.], altri comuni del cantone di Argovia mettono in palio buoni acquisto o offrono pasti. Ma simili omaggi non motivano coloro che disertano le assemblee comunali a parteciparvi e a molti partecipanti fanno un effetto strano. È invece soprattutto la capacità di convinzione di una persona vicina che riesce ad indurre a partecipare chi di solito non lo fa.
Nessuna panacea per risvegliare interesse per la politica
L’inchiesta mostra che le possibilità di stimolare i cittadini in generale, e i giovani in particolare, a diventare di nuovo più attivi nella politica comunale sono limitate.
La trasmissione delle conoscenze necessarie per il processo decisionale e dibattiti politici vivaci sono più efficaci dell’attivismo sotto forma di video o della distribuzione di omaggi. Ma la politica comunale potrebbe essere integrata come un esempio illustrativo nelle lezioni di educazione civica, per esempio, in collaborazione con le autorità comunali o con attori politici locali e con visite degli studenti ad assemblee comunali.
Inoltre, spetta alle autorità comunali e agli attori politici, quali partiti, associazioni e circoli, risvegliare l’interesse per la politica locale nei cittadini e spiegare loro le varianti decisionali in modo tale che possano anche capirle e formarsi un’opinione in merito.
Il sondaggio
L’indagine demoscopica nel comune zurighese di Richterswil è stata condotta all’inizio del 2016, nell’ambito di una tesi di master in scienze politiche. Sono state selezionate e contattate 5’000 persone con diritto di voto nel comune, con il metodo del campionamento casuale. Hanno risposto in 1’638, pari a un tasso di circa il 33%.
Questo aricolo è stato pubblicato dapprima il 29 settembre 2016 su DeFactoCollegamento esterno, la piattaforma svizzera di scienze politiche.
*Haus, Alexander; Rochat, Philippe E.; Kübler, Daniel (2016): “Die Beteiligung an Gemeindeversammlungen. Ergebnisse einer repräsentativen Befragung von Stimmberechtigten in der Gemeinde Richterswil”, Studienberichte des Zentrums für Demokratie Aarau, Nr. 8 (September 2016).
(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)
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