Giuria dei cittadini per un parere equilibrato sul voto popolare
In Svizzera, i temi in votazione sono spesso complessi e gli interessi coinvolti nelle campagne sono spesso difficili da comprendere. Il ricercatore Charly Pache sta quindi lanciando i primi esperimenti con una giuria dei cittadini: un piccolo gruppo di persone tirate a sorte aiuta la massa dei votanti a farsi un'opinione equilibrata.
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Realizzatore di film documentari e di animazione, Michele è di Berna e ha studiato cinema all'Università delle arti di Zurigo. È giornalista presso swissinfo.ch dal 2004 ed è particolarmente interessato allo sviluppo di nuovi formati video per i dispositivi mobili, unendo gli stili dell'animazione e del documentario.
Perché ricorrere al caso? I membri della giuria dei cittadini sono estratti a sorte. Questo dovrebbe garantire la massima indipendenza possibile.
È la condizione essenziale affinché il gruppo possa svolgere il suo compito: filtrare le campagne prima di una votazione per fornire ai concittadini un’informazione neutrale e corretta.
Neutrale significa che per la loro decisione alle urne, i cittadini devono potersi basare su un’informazione equilibrata e libera da qualsiasi vincolo d’interesse. E tutto questo in un linguaggio facile da capire.
Il modello Oregon
Nel 2019 la giuria dei cittadini debutterà anche in Svizzera: il politologo Charly Pache dell’università di Ginevra sta preparando le prime prove sul campo nei comuni del Cantone di Ginevra.
Le giurie cittadine, note anche come forum o comitati, non sono invenzioni svizzere: hanno dato buona prova di sé in alcuni stati degli Stati Uniti e sono ormai parte indispensabile della democrazia elettorale. Ad esempio in Oregon, che ha dato il nome a questa innovazione – specialisti della democrazia come Charly Pache parlano di Oregon Model.
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