È piuttosto sorprendente: l'educazione civica è una sfida per la democrazia diretta svizzera. Eppure ha una lunga storia nella Confederazione. È infatti iniziata nel 1875, in seno all'esercito.
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Realizzatore di film documentari e di animazione, Michele è di Berna e ha studiato cinema all'Università delle arti di Zurigo. È giornalista presso swissinfo.ch dal 2004 ed è particolarmente interessato allo sviluppo di nuovi formati video per i dispositivi mobili, unendo gli stili dell'animazione e del documentario.
Stefanie Marolf passa al setaccio vecchi giornali presso lo Schweizerisches Sozialarchiv Collegamento esterno (Archivio sociale svizzero) per tracciare i cambiamenti nell’educazione civica. Oggi in tedesco si parla di “educazione politica”. Tuttavia, il termine è piuttosto nuovo, osserva la storica.
L’educazione politica o educazione civica, che in tedesco un tempo veniva anche chiamata “conoscenze della patria”, era considerata più o meno importante, a seconda del clima politico in patria e all’estero. Soprattutto negli anni precedenti la seconda guerra mondiale e con l’avvento delle ideologie antidemocratiche all’estero, la richiesta di educazione civica divenne particolarmente forte.
Uno dei mezzi per verificare le conoscenze della popolazione sullo Stato era il cosiddetto esame pedagogico delle reclute, introdotto dalla Confederazione nel 1875 per i futuri arruolati.
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