“I giornalisti devono impegnarsi nei dibattiti sui social network”
Facebook, motori di ricerca, provider di posta elettronica gratuita, false notizie, shitstorm, bolle di filtri, crisi della stampa tradizionale: nell'era digitale i media possono ancora svolgere seriamente la loro funzione in una democrazia diretta? Un quartetto di specialisti ne ha discusso alle 9e Giornate della democrazia di Aarau. Ecco una selezione di citazioni scelte da swissinfo.ch.
È stato un dibattito molto appassionante quello cui hanno dato vita i quattro ospiti invitati giovedì al Centro per la democrazia di Aarau a discutere del ruolo dei media in una democrazia diretta. La giornalista politica alla televisione svizzera tedesca SRF Susanne Wille, l’imprenditore dei media Roger Schawinski, il capo della casa editrice AZ Medien Peter Wanner e l’esperto di comunicazione ed ex-politico Iwan Rickenbacher hanno contrapposto le loro opinioni, a tratti in modo duro, ma sempre in termini corretti.
Il dibattito è però stato preceduto da un’introduzione della ricercatrice tedesca in scienze della comunicazione Katharina Kleinen-von Königslöw. La professoressa dell’università di Amburgo ha presentato i risultati di recenti ricerche sul rapido cambiamento nel panorama dei media e nell’uso dei mezzi di comunicazione alla luce di digitalizzazione.
La digitalizzazione ha portato più diversità, sovranità e velocità nell’offerta dei media. Ma sempre più “cittadini tagliati fuori” utilizzano questa offerta più ampia e le maggiori libertà, ma semplicemente non per informarsi politicamente. Katharina Kleinen-von Königslöw, professoressa all’università di Amburgo
Il mio lavoro è cambiato enormemente con i social media. I miei contributi danno luogo a dibattiti solo dopo che sono stati diffusi sui social media. Sono criticati, lodati e discussi tra gli spettatori. È compito dei giornalisti impegnarsi in queste discussioni sui social media. Susanne Wille, giornalista politica alla televisione svizzera tedesca SRF
Tra coloro che si informano solo online, Facebook e 20minuti hanno sostituito la televisione pubblica svizzera tedesca SRF come media d’integrazione. Katharina Kleinen-von Königslöw
I motivi per cui si esercita la professione di giornalista sono ancora quelli classici: informare, guardare dietro le apparenze, mettere in discussione l’autorità, stabilire la trasparenza. E intrattenere la gente. Iwan Rickenbacher, esperto di comunicazione ed ex-politico
È terribile quello che succede negli spazi per i commenti. Lì i media hanno la responsabilità, di porre dei limiti. Molti media seri lo fanno, ma questa responsabilità è ancora troppo trascurata. Roger Schawinski, imprenditore mediatico
La più grande responsabilità è di Facebook, dove è possibile persino la criminalità. Dovrebbero intervenire molto di più: non censurare, ma tutelare di più. Peter Wanner, capo della casa editrice AZ Medien
La democrazia funziona quando opinioni diverse sono ascoltate. Con i social media, sento meglio le opinioni e noi giornalisti siamo più vicini all’elettorato. Susanne Wille
È un artificio giornalistico per generare click. Anche in Internet la storia può essere seria, ma deve essere venduta bene. Buoni titoli e narrazione sono arti superiori che molti non hanno ancora imparato. Peter Wanner
Oggi nessuno può produrre ignorando gli interessi del pubblico, perché nessuno ha il privilegio di interpretazione e il potere nella sua area di distribuzione. Questo promuove la qualità. Iwan Rickenbacher
Fare trasparenza è la funzione principale dei media. Soprattutto in una democrazia diretta, perché questo è particolarmente impegnativo. Katharina Kleinen-von Königslöw
#DearDemocracy, la piattaforma di swissinfo.ch sulla democrazia diretta, è partner mediatico delle Giornate della democrazia di Aarau e ha trasmesso il dibattito in diretta streaming su FacebookCollegamento esterno in tedesco (il 16 marzo).
Giornate della democrazia di Aarau 2017
Questo contributo è pubblicato nel quadro delle 9e Giornate della democrazia di AarauCollegamento esterno. La manifestazione promossa dal Centro per la democrazia di Aarau (ZDA) si è tenuta il 16 e 17 di marzo. Il tema di quest’anno era “Il ruolo dei media nella democrazia diretta”.
Giovedì 16 marzo, a una relazione introduttiva di Katharina Kleinen-von Königslöw, su “Democrazia diretta nell’epoca dell’uso individualizzato dei media”, ha fatto seguito un dibattito tra esperti.
Venerdì 17 marzo, sono state organizzati tre panel sui temi: “Media nelle campagne elettorali”; “Condizioni quadro legali dell’ambiente mediatico digitalizzato”; “Formazione politica nell’epoca di Internet e dei social media”.
A vostro avviso, qual è il ruolo dei media nella democrazia? Le vostre opinioni ci interessano: scriveteci!
Potete contattare direttamente l’autore su Twitter: @RenatKuenziCollegamento esterno
(Traduzione dal tedesco)
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.