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Parlamenti giovanili, campi di addestramento del sistema di milizia

I parlamenti dei giovani sono tribune ideali per nuove idee e un importante punto di congiunzione tra potenziali nuove leve e politici affermati. dsj.ch

Formulare proposte, consigliare e realizzare progetti, divertendosi. È così che circa 1'500 politici in erba in Svizzera fanno le loro prime esperienze nei 63 parlamenti dei giovani. Questi sono vere fucine di nuove leve del sistema di milizia elvetico. Un buon argomento per Federazione svizzera dei parlamenti dei giovani (FSPG), che festeggia il 20° anniversario.

Eletta alle legislative federali del 18 ottobre scorso, con i suoi 27 anni, Lisa Mazzone è diventata il membro più giovane della nuova Camera del popolo. La Verde ginevrina ha fatto esperienza politica nel parlamento dei giovani del suo comune, Versoix, di cui lei stessa è stata cofondatrice. Ma cosa sono concretamente questi vivai politici svizzeri?

“I parlamenti dei giovani offrono a coloro che vogliono impegnarsi attivamente nel loro comune, città o cantone, una possibilità pratica, per fare la differenza politicamente e socialmente”, afferma Mauro Blumenthal, da tre anni e mezzo Direttore della FSPGCollegamento esterno. Egli li vede come un complemento dell’educazione civica nelle scuole e della sensibilizzazione politica nella sfera familiare.

Il politologo Georg LutzCollegamento esterno conferma l’importanza di questa funzione. “Sono campi di addestramento e campi da gioco in cui i ragazzi presentano mozioni, discutono e possono prendere decisioni. Ciò è molto positivo, perché possono utilizzare questa esperienza per la loro carriera politica”, dice il professore di scienze politiche presso l’università di Losanna.

Christian Laurent, Noemi Ganarin e Adrian Willi testimoniano che questo tipo di formazione pratica risponde proprio a una domanda esistente fra i ragazzi tra i 15 e i 25 anni.

“C’è un vero senso di comunità ed è molto divertente quando ogni sei settimane si incontrano persone disinvolte e si realizzano progetti “, dice il 17enne Christian, da tre anni membro del parlamento dei giovani (Jupa) di Köniz. In questa città alle porte di Berna, l’esecutivo comunale si è assunto l’impegno di rispondere a postulati, interpellanze e mozioni del parlamento dei giovani, loda Christian. “E quando il parlamento comunale vota su un nostro progetto, un membro dello Jupa può presentarlo per cinque minuti davanti al legislativo” È così che a Köniz sono per esempio state attuate le “notti sportive”, l’estensione della linea di autobus notturna e un angolo per lo scambio di abiti usati nelle biblioteche comunali.

20 anni di FSPG

La Federazione svizzera dei parlamenti dei giovani (FSPG) sostiene e promuove questi organismi nella Confederazione e nel Principato del Liechtenstein. Inoltre incentiva la partecipazione politica dei giovani attraverso offerte come easyvote, basate sul principio “dai giovani per i giovani”.

L’organizzazione ombrello quest’anno celebra il 20° anniversario. La cerimonia ha luogo in occasione della ConferenzaCollegamento esterno nazionale dei parlamenti giovanili 2015, che si tiene in Ticino dal 30 ottobre al 1° novembre. Al grande evento politico giovanile partecipano circa 200 ragazzi.

Per la prima volta ai lavori prende parte anche una delegazione di giovani della Quinta Svizzera. Si tratta di rappresentanti del neonato Parlamento dei giovani svizzeri all’estero (PGSE), che il 18 ottobre ha eletto un comitato di 13 membri, residenti in paesi di tutto il mondo, incaricato di farsi portavoce dei loro interessi e promuovere le loro attività.

Senza legami partitici

“Gli Jupa sono un buon punto di partenza per acquisire esperienza senza l’obbligo di aderire a un partito”, dice Noemi Ganarin, presidente del parlamento dei giovani di Wohlen nel cantone di Argovia. Per la 18enne, i principali aspetti positivi sono il lavoro di squadra e l’opportunità “di mettere in piedi qualcosa”. Inoltre ha imparato ad argomentare molto meglio. “È anche fantastico aver potuto conoscere tante persone in gamba di tutta la Svizzera in così poco tempo”, aggiunge Noemi.

Il coinvolgimento dei ragazzi e la funzione di portavoce, sono gli elementi che hanno fatto scattare la molla ad Adrian Willi nella volontà di aderire a un parlamento dei giovani. Il 18enne apprendista di commercio fa parte del gruppo di sei membri che si occupa delle questioni operative dello Jupa dell’Oberland bernese, che ha fondato la scorsa estate con altri ragazzi.

“In una regione periferica come l’Oberland bernese, il parlamento dei giovani riveste un’importanza particolare, poiché qui molti comuni lottano contro l’emigrazione dei giovani. C’è quindi interesse per la questione di come trattenerli”, dice Adrian Willi. Lo Jupa potrebbe portare delle risposte. “È meglio se sono i ragazzi stessi a formulare ciò di cui hanno bisogno, invece di lasciarlo fare a generazioni più vecchie”, sottolinea.

Volontà di lavorare per la comunità

Un parlamento dei giovani è qualcosa tra legislativo ed esecutivo, dice Mauro Blumenthal, facendo l’esempio delle notti sportive di Köniz. “Lo Jupa ha portato il progetto nell’agenda politica. Dopo il via libera da parte delle autorità, i membri del parlamento dei giovani sono a loro volta coinvolti regolarmente nell’esecuzione del progetto in palestra”.

Blumenthal vede nei parlamenti dei giovani anche una sorta di campi di addestramento per il sistema di milizia svizzero. Non si deve infatti dimenticare che oggi molti comuni non riescono più a trovare un numero sufficiente di cittadini disposti a prestare un servizio pubblico nell’esecutivo o in una commissione amministrativa.

“È in gioco il futuro del sistema politico di milizia svizzero. Una possibilità è di migliorare l’integrazione sia delle donne sia dei giovani adulti e dei ragazzi”, dice Mauro Blumenthal. Tuttavia, mentre tutti sono consapevoli che “nei club di calcio e nell’economia la promozione delle giovani leve è una questione importante, per molti non è così chiaro che ciò vale anche per i comuni”.

In proposito Blumenthal ha in mano solidi argomenti. “Possiamo dimostrare con casi concreti che in luoghi dove ci sono parlamenti dei giovani c’è maggiore volontà di diventare consiglieri comunali. Gli ex membri degli Jupa tendono in seguito a volersi impegnare in questo campo. Ciò è il caso per esempio a Interlaken, nell’Oberland bernese”.

Parlamenti dei giovani in Svizzera

Nella Confederazione le prime istituzioni simili ai parlamenti dei giovani risalgono alla metà del 16° secolo (nella città di Berna). I primi parlamenti dei giovani moderni sono invece nati dopo la Seconda Guerra mondiale.

I parlamenti dei giovani sono una piattaforma per ragazzi attivi civicamente. Si impegnano per la promozione delle preoccupazioni giovanili, sviluppano progetti e li concretizzano.

Attualmente in Svizzera ci sono 63 parlamenti dei giovani comunali e cantonali che complessivamente contano circa 1’500 membri.

Il più recente è quello della città di Berna, i cui membri si sono riuniti per la prima volta il 22 ottobre 2015

Solo il 2% di tutti i comuni svizzeri ha un parlamento giovanile o una struttura analoga. Secondo la visione della FSPG, i giovani di tutti i 2’400 comuni della Svizzera dovrebbero avere a disposizione un loro parlamento.

Portare più giovani alle urne

Negli ultimi anni, l’associazione ombrello dei parlamenti dei giovani ha anche fissato l’obiettivo di aumentare la partecipazione giovanile – che è inferiore alla media dell’insieme del corpo elettorale – alle votazioni e alle elezioni. “La nostra visione a lungo termine è di portare dal 34 al 40% il tasso di partecipazione della fascia di età tra i 18 e i 25 anni”, indica Mauro Blumenthal.

A tal fine, la FSPG ha realizzato il progetto easyoteCollegamento esterno, che trasforma il linguaggio arido e i contenuti spesso complessi delle proposte sottoposte al voto dei cittadini in un linguaggio comprensibile per i giovani e reso più allettante da presentazioni originali e formati multimediali. L’organizzazione ombrello offre anche una nuova piattaforma: EngageCollegamento esterno – attualmente ancora nella fase pilota e solo in tedesco – consente ai giovani di esporre preoccupazioni ed idee, che vengono poi attuate dagli Jupa.

Interrogativi su rappresentatività e legittimità

Il politologo Georg Lutz fa tuttavia una puntualizzazione: il ruolo politico di queste istituzioni formalmente non può andare oltre il diritto di proposta. “La questione centrale riguarda la rappresentatività e la legittimità di un tale organismo. Un parlamento è rappresentativo perché è legittimato da un’elezione popolare. Per i parlamenti dei giovani, tuttavia, non è definito in modo uniforme, chi e come ne diventa membro”.

Più il ruolo formale dei parlamenti dei giovani vuole essere forte, più elevati devono essere i suoi requisiti di legittimità, dice Lutz. “Per dirla in modo semplice: non posso formare un parlamento dei giovani con alcuni amici e poi rivendicare un diritto speciale e presentare richieste a un parlamento comunale o cantonale”.

Mauro Blumenthal replica facendo notare che la maggior parte dei parlamenti dei giovani sono organismi di diritto pubblico, simili ad una commissione comunale con un mandato delle autorità.

Georg Lutz non nasconde qualche perplessità anche riguardo a easyvote. “È certamente una lodevole iniziativa, tradurre in un linguaggio più attrattivo dei contenuti che in parte sono veramente aridi per i ragazzi e quindi renderli più attrattivi”.

Ma il professore di scienze politiche desidera vedere i risultati concreti dell’impresa, ossia delle cifre che dimostrino che easyvote porta più giovani alle urne. Il politologo precisa comunque di essere scettico non soltanto sul progetto dei giovani, bensì “in generale su tutte le misure che mirano ad incrementare la partecipazione alle votazioni”.

(Traduzione dal tedesco: Sonia Fenazzi)

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