Il popolo svizzero vota sulla previdenza professionale e la biodiversità
Domenica si conoscerà il verdetto degli svizzeri e delle svizzere sulla riforma del secondo pilastro del sistema pensionistico e sull'iniziativa per la biodiversità. Tuttavia, secondo gli ultimi sondaggi, i due temi avranno difficoltà a superare lo scoglio delle urne.
Le pensioni sono ancora una volta al centro delle votazioni federali di questa domenica. Dopo aver accettato a marzo l’introduzione di una tredicesima nel primo pilastro dell’AVS (Assicurazione vecchiaia e superstiti), gli svizzeri e le svizzere votano ora sulla riforma della previdenza professionale (LPP).
Si tratta del secondo pilastro del sistema pensionistico elvetico. In questo sistema, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti e le aziende datrici di lavoro versano dei contributi presso una cassa pensione durante la loro vita lavorativa per costruire un capitale di vecchiaia, che viene convertito in una rendita al raggiungimento dell’età pensionabile.
Nel Paese ci sono oltre 1’000 casse pensione, molti dei quali hanno un proprio regolamento. Tuttavia, la legge sulla previdenza professionale stabilisce dei requisiti minimi. Sono alcuni di questi parametri che la riforma, elaborata dal Governo e dal Parlamento e sostenuta dai partiti di destra e di centro, intende modificare.
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Il cambiamento principale riguarda il tasso di conversione, ovvero la percentuale del capitale di pensionamento risparmiato che le casse pensioni versano ogni anno alle persone pensionate assicurate. Questa percentuale scenderà dal 6,8% al 6%. Ciò significa che, per un capitale di vecchiaia di 100’000 franchi, ci saranno solo 6’000 franchi all’anno invece di 6’800 franchi. D’altro canto, sarà possibile percepire una pensione più a lungo.
L’obiettivo principale è garantire il finanziamento sostenibile del secondo pilastro, che risente dell’invecchiamento della popolazione e dei bassi tassi di interesse. Tuttavia, le autorità vogliono anche migliorare la copertura delle persone a basso reddito, la maggior parte delle quali sono donne. Si prevede quindi di abbassare la soglia di accesso alla previdenza professionale da 22’050 franchi all’anno a 19’845 franchi.
La riforma non piace alla sinistra e ai sindacati, che hanno presentato un referendum per chiedere un voto popolare. Gli oppositori e le oppositrici hanno incentrato la loro campagna su un argomento principale: chi lavora dovrà versare più contributi per ricevere pensioni più basse al momento della pensione.
Questo argomento sembra aver colpito nel segno, dato che il sostegno al progetto è diminuito costantemente nel corso delle settimane. Secondo l’ultimo sondaggio della SSR, il 51% dell’elettorato aveva intenzione di votare “no” due settimane prima del voto.
Verso il fallimento dell’iniziativa sulla biodiversità
Le argomentazioni addotte da colore che promuovono l’iniziativa sulla biodiversità non sembrano aver convinto gli elettori e le elettrici.
Secondo l’ultimo sondaggio della SSR, il 51% degli intervistati e delle intervistate è contrario all’iniziativa, che raccoglie invece maggiori i favori della diaspora all’estero (56%). Tuttavia, questo non cambierà la situazione.
L’iniziativa, presentata nel settembre 2020 dalle associazioni per la protezione della natura e dell’ambiente, chiede risorse e terreni sufficienti per la natura. Inoltre, mira a inserire nella Costituzione una migliore protezione del paesaggio e del patrimonio edilizio.
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Iniziativa per la biodiversità, essenziale per la protezione della natura o troppo estrema?
I partiti di sinistra e il Partito Verde liberale (PVL/Centro) hanno sostenuto il testo. Essi ritengono che la biodiversità sia in uno stato insoddisfacente e che le misure già adottate non siano sufficienti a risolvere il problema. Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), la metà di tutti gli habitat naturali e un terzo di tutte le specie sono in pericolo.
Per contrastare l’iniziativa si è formata un’ampia alleanza che comprende i principali partiti di destra e il Centro, i circoli agricoli e le organizzazioni economiche. Questa alleanza definisce l’iniziativa “troppo estrema e inefficace” e ritiene che la legislazione attuale sia sufficiente per promuovere la biodiversità.
La campagna ha diviso aree rurali e urbane. Il testo ha suscitato le ire di alcuni agricoltori e alcune agricoltrici, che ritengono di fare già abbastanza per preservare la natura. La comunità agricola teme, inoltre, che il testo limiti fortemente la produzione alimentare. I sondaggi mostravano invece che le aree urbane sono favorevoli.
Le tensioni non sono state però così alte come durante la campagna che ha preceduto il voto sulle iniziative anti-pesticidi nel 2021.
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Traduzione dal francese di Riccardo Franciolli. Revisione di Sara Ibrahim
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