Denaro contante sempre meno usato, ma rimane molto amato
(Keystone-ATS) Gli svizzeri pagano sempre più spesso in modo digitale, ma continuano ad apprezzare fortemente il denaro contante, ritenuto più sicuro di altri canali di trasferimento di denaro: due persone su tre sono quindi contrarie a una società senza monete e banconote.
Sono queste, in estrema sintesi, le indicazioni che emergono da uno studio condotto a livello internazionale dalla società di ricerca demoscopica Marketagent e pubblicato ieri.
L’85% delle 1600 persone interrogate in Svizzera ritiene che il contante sia “simpatico”. La stessa quota ha il medesimo giudizio sulle carte, mentre i pagamenti con dispositivi mobili scendono al 65% e quelli con valuta digitale (per esempio bitcoin) al 18%.
Il 92% reputa le banconote sicure (per il 65% addirittura molto sicure), valore che scende all’86% per le carte (solo 33% molto sicure), al 63% per i pagamenti con smartphone e al 25% per le criptovalute.
Ma perché piace il contante? Perché è anonimo (61%), ha tradizione (61%), dà la sensazione di possedere qualcosa di afferrabile (51%), è pratico, rapido e poco complicato (51%), dà la sensazione di indipendenza (46%).
Al capitolo vantaggi, il contante viene apprezzato poiché è accettato quasi ovunque (67%), permette di dare la mancia senza complicazioni (66%), consente di fare acquisti in modo anonimo (61%), non bisogna ricordarsi PIN o parole chiave (58%), è pratico e veloce (52%), non si deve temere che venga addebitato un importo sbagliato (52%), permette di tenere sotto controllo le uscite (44%).
La Svizzera si trasformerà in una società senza contanti? Per il 14% è molto probabile, per il 34% è possibile, per il 29% è illusorio e per il 23% è inconcepibile. Il 63% del campione vedrebbe comunque in modo negativo questa evoluzione, il 20% l’approverebbe e il rimanente 17% ha una posizione neutrale. Il 77% vivrebbe anche come una perdita la sparizione delle banconote.
Insomma gli abitanti del paese di Guglielmo Tell rimangono affezionati al portamonete fisico, anche se i pagamenti con altri mezzi avanzano e sono ormai maggioritari: per quanto riguardo le spese comuni, il primo canale è al 38%, il secondo al 62%.