SWI: Richiesti e sparpagliati come non mai
In seguito alla pandemia di coronavirus, il numero di utenti che ricercano i contenuti di SWI swissinfo.ch ha avuto una crescita senza precedenti. Al contempo, le redazioni a Berna sono state chiuse e i giornalisti sono ora sparpagliati in tutta la Svizzera. Ecco uno sguardo dietro alle quinte per scoprire come continuiamo a diffondere nel mondo le notizie sulla Svizzera.
La domanda di contenuti mediatici sulla crisi del coronavirus è aumentata notevolmente un po’ ovunque. Per pochi media, tuttavia, è cresciuta come per SWI swissinfo.ch. Nel mese di marzo, le notizie e gli approfondimenti in dieci lingue hanno raggiunto un numero record di persone.
L’esigenza di contenuti accessibili e obiettivi sul coronavirus in Svizzera sembra al momento insaziabile. In tutte le dieci lingue di SWI swissinfo.ch, il numero di utenti è più che triplicato e il tempo di permanenza totale sulla piattaforma è aumentato di sette volte. È quanto emerge dalle cifre dell’organizzazione di settore indipendente netmetrix.
Questo è un chiaro segnale di quanto l’informazione multilingue dalla Svizzera sia importante per molte persone. Le reazioni degli utenti e le discussioni sulle reti sociali mostrano la diversità dei lettori: svizzere e svizzeri all’estero, persone che hanno legami commerciali con la Svizzera, espatriati, richiedenti l’asilo, rappresentanti di media internazionali, turisti, viaggiatori d’affari o ancora ricercatori che si basano sui dati pubblicati sul nostro sito.
Cases of #COVID19Collegamento esterno across individual Swiss cantons, Europe and the world. Data recycled from Johns Hopkins and https://t.co/tPGXxEAEs2Collegamento esterno. Numbers subject to correction. Wash hands and take care, everyone.#rstatsCollegamento esterno #DataScienceCollegamento esterno https://t.co/KyoAf8xnUGCollegamento esterno pic.twitter.com/eskwOAe2V7Collegamento esterno
— Simon Schwab (@SimonSchw4b) March 2, 2020Collegamento esterno
Un’offerta diversificata che può essere concepita e diffusa soltanto da un gruppo a sua volta molto eterogeneo. A SWI swissinfo.ch lavorano persone provenienti da quasi tutti i continenti e da numerose aree culturali.
Una diversità che emerge ad esempio dai contributi #StayHomeChallenge dei membri delle varie redazioni, che sono stati condivisi su vari account Instagram. La raccolta completa di questi brevi filmati si trova sull’account in lingua araba.
E questa eterogeneità si riflette anche nei luoghi in Svizzera da cui lavorano al momento i giornalisti e tutti i collaboratori di SWI swissinfo.ch. Nelle varie regioni linguistiche del Paese, osservano le reazioni della gente nei piccoli comuni quali Courtion o Möriken, nelle periferie di agglomerazioni come Dietikon o Ittigen, in località turistiche come Spiez o Vals oppure in città come Losanna, Berna o Zurigo.
Nella galleria seguente potete intraprendere una sorta di viaggio in Svizzera, in cui potete scoprire alcuni luoghi del telelavoro dei collaboratori di SWI swissinfo e gettare uno sguardo dalle loro finestre.
A differenza delle altre unità aziendali della Società svizzera di radiotelevisione SSR, SWI swissinfo.ch è attiva da oltre 20 anni esclusivamente sul web. È stata quindi un’impresa relativamente semplice produrre i contenuti dei dieci siti Internet e degli oltre trenta account sulle reti sociali direttamente da casa.
Solamente il lancio della nuova versione della piattaforma è stato posticipato di alcune settimane.
Il lavoro giornalistico procede quindi senza grossi intoppi. Rimangono però insostituibili i contatti e gli scambi che avvenngono solitamente nei nostri open space.
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Traduzione dal tedesco: Luigi Jorio
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