Direttori finanze aziende nettamente meno ottimisti
(Keystone-ATS) Il pessimismo si sta facendo strada tra i responsabili delle finanze delle aziende svizzere: secondo l’ultimo sondaggio trimestrale della società di consulenza Deloitte, pubblicato oggi, solo il 26% dei CFO interrogati sono ottimisti riguardo alle prospettive finanziarie per la propria impresa. Si tratta del livello più basso degli ultimi due anni.
I motivi sono da imputare alla debolezza congiunturale in Svizzera e all’estero così come ai conflitti armati in varie parti del mondo. I rischi geopolitici dominano chiaramente nel confronto con quelli economici, rilevano gli esperti di Deloitte.
Una maggioranza del 53% degli intervistati resta fiduciosa, tuttavia il tasso è sceso di ben 22 punti rispetto al secondo trimestre. La quota di coloro che non valutano né positivamente né negativamente le prospettive economiche è nel frattempo salita dal 23 al 38%.
Ben il 70% considera le tensioni geopolitiche un fattore di rischio elevato. Inoltre si stanno accentuando le inquietudini relative alle possibili ripercussioni dell’epidemia di ebola, viene rilevato.
L’86% dei CFO ritiene poi che il tasso di cambio tra euro e franco rimanga stabile intorno a 1,22 franchi nei prossimi dodici mesi. La metà prevede inoltre che la Banca nazionale svizzera mantenga il tasso minimo a 1,20 franchi per almeno altri due anni.