La Svizzera deve continuare a esportare armi?
Cresce l'opposizione ai piani del Consiglio federale di rendere più facile l'esportazione di armi. In discussione c'è tra l'altro un'iniziativa popolare. Neppure i passanti a Winterthur interpellati da swissinfo.ch per la domanda della settimana sono entusiasti dell'allentamento delle norme per la vendita di materiale bellico all'estero.
Oggi le esportazioni sono vietate se il paese di destinazione è coinvolto in un conflitto armato interno o internazionale. Secondo i desideri del governo, le esportazioni verso paesi con un conflitto armato interno dovrebbero ora essere consentite a determinate condizioni.
I critici temono, tuttavia, che il nuovo regolamento consenta, ad esempio, l’esportazione di armi verso la Turchia. Il giornale domenicale “Sonntagsblick” ha riferito domenica che bombe a mano svizzere sono state utilizzate dall’organizzazione terroristica ISIS. Un rapporto del Controllo federale delle finanze (CDF) di questa settimana ha inoltre sostenuto che la Segreteria di Stato dell’economia (Seco), responsabile dell’autorizzazione delle esportazioni, è “piuttosto favorevole alle imprese”.
swissinfo.ch ha posto la domanda della settimana a Winterthur: La Svizzera deve esportare materiale bellico? Di tutti i passanti interpellati, nessuno ha risposto a questa domanda con un chiaro “sì”.
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