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10 argomenti a favore e contro il voto elettronico

un uomo con il laptop sulle ginocchia è seduto sul divano
Votare standosene comodamente seduti sul divano di casa? Un sogno non privo di intoppi. Keystone

La possibilità di partecipare a votazioni ed elezioni per via elettronica è una benedizione o un pericolo? Le opinioni in Svizzera sono contrastanti. Qui i 10 argomenti principali a favore o contro l’e-voting.

In nessun altro Paese i cittadini si recano alle urne così spesso come in Svizzera: quattro volte all’anno. Non sarebbe più comodo poter votare con un clic?

Sì, ritiene la Confederazione. Già dal 2019 si dovrebbe avere la possibilità di votare per via elettronica nei due terzi dei cantoni. Un auspicio che si scontra però con i timori degli incaricati della protezione dei dati e degli esperti di tecnologie informatiche, che mettono in guardia dai rischi dell’e-voting. Un’iniziativa popolare in questo senso potrebbe presto essere lanciata.

Qui una selezione dei principali argomenti pro e contro il voto elettronico.

Pro 1: È più facile votare

Con l’e-voting si può esprimere la propria preferenza direttamente da casa, anche in piena notte. Non bisogna più recarsi nell’ufficio elettorale o cercare una cassetta della posta.

Svizzeri all’estero per l’e-voting

Da anni, la questione del voto elettronico è tra le priorità dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSECollegamento esterno). Il suo “parlamento”, il Consiglio degli svizzeri all’estero, ne discuterà sabato 10 marzo a Berna. All’evento, che sarà coperto da swissinfo.ch, parteciperanno anche il deputato democentrista Franz Güter, che attraverso un’iniziativa parlamentare chiede una moratoria per il voto elettronicoCollegamento esterno, e Claudia Pletscher, responsabile dello sviluppo e dell’innovazione presso La Posta svizzera.

Pro 2: Gli svizzeri all’estero non sono più svantaggiati

A causa di problemi con il servizio postale, gli svizzeri che risiedono all’estero ricevono spesso il materiale di voto in ritardo e non possono quindi più votare. Per gli espatriati, il voto elettronico rappresenta senza dubbio un vantaggio.

Pro 3: Aumento dell’affluenza alle urne

Riducendo gli ostacoli al voto è presumibile che un numero maggiore di cittadini esprima la propria preferenza. In particolare, l’e-voting potrebbe avvicinare alle urne i giovani, la cui affluenza è piuttosto bassa. Più partecipazione e una migliore rappresentazione di tutte le fasce della popolazione vanno a beneficio della democrazia.

Pro 4: Meno schede nulle

Nel voto elettronico non ci sono schede nulle dovute a un errore di compilazione. In Svizzera, tali errori sono relativamente frequenti. Durante le ultime elezioni municipali nel canton Zurigo, il 26% delle schede è stato giudicato nullo. In un comune, la quota è stata addirittura del 41%.

Pro 5: Nessun sistema è sicuro al 100%, nemmeno il voto per corrispondenza

A chi critica le lacune nella sicurezza, i sostenitori del e-voting rispondono che nessun sistema è assolutamente sicuro. In Svizzera ci sono già stati diversi casi di frode elettorale. Può succedere che le buste contenenti le schede elettorali o di voto vengano sottratte e che venga falsificata la firma della persona derubata.

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Contro 1: Il segreto del voto non è garantito

Secondo i preposti alla protezione dei dati, l’e-voting non garantisce il segreto del voto poiché i votanti non possono seguire tutte le fasi. I sistemi attualmente disponibili non riescono a proteggere la sfera privata dell’utente ed evitare che un computer infettato da un programma maligno violi il segreto del voto.

Contro 2: Elezioni e votazioni possono essere manipolate

A essere particolarmente problematici agli occhi dei detrattori dell’e-voting sono i rischi per la sicurezza, quali attacchi informatici, compravendita di voti e altre manipolazioni. Infettando i computer dell’elettorato con dei virus sarebbe ad esempio possibile modificare il voto. La possibilità di manipolare votazioni o elezioni – da parte di criminali, servizi segreti stranieri o aziende – rappresenta secondo i critici la fine della democrazia.

Contro 3: Riconteggio impossibile

Contrariamente alle schede di voto cartacee, le preferenze espresse per via elettronica non possono essere ricontate manualmente. Nell’e-voting non ci sono nemmeno scrutatori e osservatori elettorali, i quali si controllano a vicenda e assicurano il corretto svolgimento del voto. Il cittadino deve affidarsi ciecamente al sistema dell’e-voting, il cui scrutinio è centralizzato.

Contro 4: L’e-voting è costoso

Secondo i critici, il voto elettronico comporta costi elevati: una sua introduzione generalizzata costerebbe almeno 700 milioni di franchi. Un voto espresso per via elettronica sarebbe molto più costoso di un voto spedito per posta.

Contro 5: L’introduzione dell’e-voting è antidemocratica

Già nel 2019 si dovrebbe poter votare per via elettronica nei due terzi dei cantoni. Manca però la base legale, la quale dovrebbe essere elaborata nel 2020-2021. La scelta spetterà poi al il parlamento e, nel caso di un referendum, all’elettorato. Per i suoi detrattori, l’e-voting verrà introdotto in modo precipitato e senza una decisione democratica.

Contattate l’autrice @SibillaBondolfi su FacebookCollegamento esterno o TwitterCollegamento esterno.

Traduzione dal tedesco di Luigi Jorio

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