La vecchia centrale nucleare sarà smantellata pezzo per pezzo
La centrale nucleare di Mühleberg, nel canton Berna, sarà definitivamente disattivata alle 12:30 del 20 dicembre. La decisione non è stata presa per motivi di sicurezza, ma per ragioni economiche. A poche ore dalla fine, la società BKW è certa di avere tutto sotto controllo.
Lo smantellamento di un impianto atomico – situato a pochi chilometri ad ovest della capitale Berna – rappresenta una cosa nuova in Svizzera, ma non suscita particolari timori di un incidente nucleare. Non sono state adottate speciali misure di protezione della popolazione.
Non solo l’azienda elettrica BKW, ma anche l’autorità di vigilanza, i media e persino gli oppositori delle centrali nucleari confidano che nulla andrà storto. Coloro che parlano di rischi, si riferiscono generalmente alle spese che contribuenti e azionisti dovranno sopportare, a eventuali lacune nell’approvvigionamento energetico o al problema irrisolto dello smaltimento delle scorie radioattive.
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Non vi sarà abbastanza elettricità?
Nei suoi 47 anni di attività, la centrale nucleare di Mühleberg ha prodotto circa 3000 gigawattora di elettricità all’anno. Ciò corrisponde a quasi il 5% della domanda a livello nazionale. La BKW può acquistare energia elettrica sul mercato europeo per garantire l’approvvigionamento dopo lo spegnimento del suo impianto atomico.
Poiché le condizioni quadro per l’espansione della produzione di energia idroelettrica ed eolica in Svizzera non sono attualmente ideali, la BKW investe principalmente in parchi eolici nei paesi vicini e in Scandinavia.
Fukushima ha dato il colpo di grazia alla centrale nucleare?
Già dalla catastrofe di Chernobyl, gli oppositori del nucleare hanno chiesto la chiusura della seconda centrale nucleare più vecchia della Svizzera. La loro richiesta ha raccolto maggiori sostegni dopo l’incidente nucleare di Fukushima. Secondo la BKW, tuttavia, le ragioni economiche sono state decisive per giungere all’abbandono dell’energia nucleare.
Dove finiranno le barre di combustibile esauste?
Togliendo la spina, il reattore viene spento, come per le revisioni annuali. Lo smontaggio di turbine, generatori e condensatori può essere avviato immediatamente.
Il contenitore del reattore rimane chiuso per altri tre mesi. Durante questo periodo di tempo, la radioattività si riduce di mille volte rispetto alla fase di funzionamento.
Le barre di combustibile sono poi collocate in una piscina separata, dove sono immagazzinati per diversi anni, lasciando decadere la radiazione. Lo smontaggio del reattore viene controllato a distanza ed eseguito sotto l’acqua.
Perché lo smantellamento richiede 15 anni?
Entro il 2024 tutti gli elementi di combustibile saranno trasportati all’impianto centrale di stoccaggio provvisorio di scorie altamente radioattive di Würenlingen, nel cantone di Argovia. Secondo la BKW, il 98% della radioattività avrà lasciato la centrale nucleare di Mühleberg. Nessuno sa ancora dove sarà costruito un deposito definitivo in Svizzera.
Entro il 2030, saranno smantellati gli impianti appartenenti alla parte nucleare dell’impianto.
Complessivamente di 6000 tonnellate di materiale (meno del 2% del totale delle scorie nucleari) saranno preparate per lo smaltimento in strati geologici profondi. Il restante 98% del materiale (200’000 tonnellate) sarà riciclato o smaltito come inerti di costruzione.
In media 200 persone parteciperanno ai lavori di smaltimento fino al 2030. A partire dal 2034, l’area potrà essere utilizzata per altri scopi.
La costruzione della centrale nucleare di Mühleberg negli anni ’60 ha richiesto cinque anni di lavori ed è costata 302 milioni di franchi. La disattivazione e lo smaltimento dureranno 15 anni e costeranno 2,1 miliardi di franchi.
Traduzione di Armando Mombelli
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