Mio fratello “Tidjane è sempre stato il primo in tutto”
Tidjane Thiam e Augustin Thiam. Due fratelli, due destini: il primo alla testa del Credit Suisse (CS), il secondo governatore di Yammousoukro. Quest'ultimo, che incontriamo nel cuore della capitale della Costa d'Avorio, guarda con rispetto il fratello minore, diventato Ceo della seconda più grande banca svizzera. Entrambi hanno imparato dai genitori che "solo il lavoro paga".
Tidjane Thiam, Ceo del gruppo Credit Suisse, parla ad un pubblico di azionisti. Completo blu scuro, camicia bianca e cravatta rossa.
Augustin Thiam, governatore del distretto di Yamoussoukro (la capitale politica della Costa d’Avorio), parla ai capi villaggio. Completo blu scuro, camicia bianca e cravatta blu.
Se la somiglianza tra i due fratelli nell’abbigliamento, la statura e i tratti del viso è sconcertante, il contesto in cui operano è agli antipodi.
Lontano dal mondo asettico delle banche svizzere è l'”altro Thiam” che incontriamo, il fratello del famoso Ceo del CS, quello che non appare in prima pagina dei giornali di tutto il mondo.
Il giorno e l’ora dell’appuntamento sono stati spostati diverse volte, ma alla fine l’imponente Augustin Thiam viene di persona a prenderci al nostro albergo. Mentre fuori il caldo è soffocante, il governatore del distretto autonomo Yamoussoukro ci accoglie nel suo “apatam” con l’aria condizionata, una sorta di padiglione adiacente alla sua casa.
Obiettivo: Yamoussoukro città digitale
Augustin Thiam vorrebbe dotare la città di Yamoussoukro di un collegamento internet wireless, accessibile gratuitamente a tutti. Il governatore alla fine del 2015 ha lanciato il progetto “Yamoussoukro città digitale”. Non specifica tuttavia come intende attuare e finanziare un wifi gratuito per l’intera città. “Devo essere creativo per sostenere la mia politica”, si limita a commentare.
Il percorso di un capo
Per l’occasione Augustin Thiam ha convocato i suoi capi villaggio, tutti in abito tradizionale. “Normalmente non parlo. Da noi, una volta che il capo ha parlato, gli altri non possono più dire nulla. Sono quindi obbligato ad ascoltarli ad uno ad uno prima di prendere la parola. Ma spesso non è più necessario perché tutto è già stato detto”, ci spiega introducendoci.
Dottore in medicina, poi giornalista per la rivista panafricana “Jeune Afrique”, Augustin Thiam è anche un capo tradizionale Baulé, il gruppo etnico di maggioranza nel centro della Costa d’Avorio.
“Capo non si diventa, capo si nasce”, ama ricordare Augustin Thiam. E qui sono le donne che trasmettono il potere. “Mio figlio Yohann, che ha appena terminato gli studi di graphic designer a New York, non ha alcun diritto di diventare capo. È il figlio di mia sorella che mi succederà”, precisa. A condizione che questo successore ottenga l’approvazione della sua famiglia, dei capi villaggio, ma anche dei suoi antenati che è opportuno andare a consultare nel bosco sacro.
A livello politico, Augustin Thiam è stato nominato governatore nel 2011 da Alassane Ouattara, l’attuale presidente della Costa d’Avorio. È così stato ricompensato per aver fatto campagna per diversi anni per insediarlo al potere.
Superato dalla notorietà del “fratellino”
Se sostiene di non aver mirato a una carriera politica, Augustin Thiam, che è anche il pronipote del primo presidente della Costa d’Avorio Felix Houphouet-Boigny, è però orgoglioso del sangue blu che scorre nelle sue vene. “Voglio fungere da ‘ombrellone’ per tutta la mia famiglia. Se mi sono impegnato in politica, è anche per proteggerla”.
Tuttavia, c’è un membro della famiglia Thiam la cui fama ha di gran lunga superato quella di Augustin: Tidjane, l’uomo che è salito all’apice del gruppo bancario svizzero Credit Suisse. Suo fratello lo riconosce volentieri: “Prima chiedevano a Tidjane se lui era il fratello minore del governatore, ora chiedono a me se sono il fratello maggiore di Tidjane”.
Il governatore parla con rispetto e ammirazione dell’illustre “fratellino”. “Tidjane non sa cosa voglia dire essere secondo. È sempre stato il primo in tutto, anche in ginnastica, disegno o musica”, ricorda. E la storia è proseguita, poiché è diventato il primo ivoriano diplomato in ingegneria presso il Politecnico di Parigi, il primo nero ad aver diretto un gigante della City di Londra – l’assicuratore Prudential – e, infine, il primo africano a dirigere un istituto finanziario dalle dimensioni del Credit Suisse.
Tidjane Thiam presidente?
L’idea che un giorno suo fratello minore possa salire alla testa della Costa d’Avorio non sembra dispiacere ad Augustin Thiam. Se rifiuta di pronunciarsi su una eventuale candidatura di Tidjane alle prossime elezioni presidenziali nel 2020, osserva comunque che “il futuro appartiene a dei dirigenti che hanno la sua età e il suo livello di formazione”.
Una famiglia “d’oro”
Nato nel 1952, Augustin Thiam è il terzogenito di una famiglia di sette figli, cinque maschi e due femmine. Sono pronipoti del primo presidente della Costa d’Avorio, Felix Houphouet-Boigny, che era lo zio della loro mamma, Marietou Sow. Il loro papà, Amadou Thiam, ha diretto Radio Costa d’Avorio, prima di essere nominato ministro dell’informazione, e poi ambasciatore in Marocco.
Tre dei cinque fratelli sono stati ministri: Tidjane (pianificazione e sviluppo), Daouda (miniere ed energia) e Aziz (trasporti).
Tidjane ha già avuto una breve esperienza di ministro della pianificazione e dello sviluppo, che è stata interrotta nel 1998, quando l’allora presidente Henri Konan Bédié fu rovesciato con un colpo di stato. Augustin Thiam tuttavia ritiene che questa brutta esperienza non sia così incisiva da dissuadere per sempre il fratello minore – che descrive come “un uomo che pensa positivo” – dal lanciarsi in politica.
Ma per ora, il capitano del CS è molto distante dalla politica ivoriana, indaffarato con i cattivi risultati della seconda banca svizzera (le cui azioni sono scese ai primi di luglio al di sotto della soglia di 10 franchi, il livello più basso dal 1989). “Ha degli impegni così gravosi che non ha il tempo di venire in Costa d’Avorio. Comunichiamo molto via e-mail e telefonicamente, ma non lo vedo da circa tre anni”, racconta Augustin Thiam.
La ricetta del successo familiare
Nella famiglia Thiam il successo non è prerogativa esclusiva del più giovane. Tutti i sette fratelli – due ragazze e cinque ragazzi – hanno fatto studi universitari. Tre maschi sono anche stati ministri.
Nessun merito personale o pozione magica per spiegare questi brillanti percorsi. Secondo Augustin Thiam, il successo è il risultato del lavoro disciplinato che i suoi genitori hanno inculcato in tutti loro. “Ci hanno educati insegnandoci che nella vita, solo il lavoro paga”.
Il governatore ricorda l’organizzazione del tempo rigorosa e invariabile della sua infanzia: prima colazione, scuola, pranzo, riposino, scuola, cena, compiti. “Il mercoledì, se avevi una bella pagella, ricevevi il permesso di andare al cinema il giovedì. Se avevi dei brutti voti, gli altri forse andavano al cinema, ma non tu”.
Augustin Thiam rammenta che la sua famiglia coltiva due valori centrali: umiltà e discrezione. Quando smette di parlare, il suo portavoce gli si avvicina, si accovaccia posandogli la mano sul ginocchio e gli parla a bassa voce. È così che ci si deve rivolgere al capo.
Traduzione di Sonia Fenazzi
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