I luoghi perduti della Svizzera: la raffineria di Collombey
Gli enormi serbatoi e gli oleodotti hanno dominato per decenni il paesaggio urbano del comune di Collombey-Muraz. Ora l'impianto è in fase di smantellamento.
Nell’estate del 1960 iniziò la costruzione della prima raffineria di petrolio in territorio svizzero. Tre anni dopo fu messa in funzione. Il petrolio grezzo veniva pompato dal porto di Genova attraverso un oleodotto che attraversava le Alpi fino alla raffineria nel Vallese, dove veniva trasformato in benzina, paraffina, diesel, olio da riscaldamento, olio pesante e gas liquido.
La Schweizer Filmwochenschau riportava il 14 giugno 1963: “Numerose preoccupazioni avevano ostacolato l’impresa. Si temevano effetti negativi sull’aria e sull’acqua, sui vigneti e sui frutteti e sulle vicine località di villeggiatura. Ma alla fine le autorità vallesane hanno accettato e il grande impianto, che impiega 1’000 persone, è sorto in tutta fretta”.
Come si sarebbe scoperto in seguito, le preoccupazioni ambientali non erano infondate. La raffineria ha ripetutamente causato scandali ambientali. Nel 2008, ad esempio, oltre 150’000 litri di benzina provenienti dalla raffineria si riversarono nel Rodano, inquinando le falde acquifere. Nel corso degli anni, il governo del Vallese ha minacciato più volte Tamoil di ritirare la licenza di esercizio.
Serie: i luoghi perduti della Svizzera
Hotel, castelli, stazioni ferroviarie o addirittura interi siti industriali. Cosa succede a questi luoghi quando non servono più? La Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF ha raccolto cinque esempi nella Confederazione.
Nel 2015, Tamoil ha annunciato la chiusura della raffineria. La ragione addotta era la pressione internazionale sui prezzi, troppo forte. Più di 200 dipendenti persero il lavoro.
Dall’estate del 2021, l’impianto industriale verrà smantellato. Ciò comporterà la scomparsa di 90 chilometri di tubature, 30’000 tonnellate di acciaio e oltre 50 serbatoi con una capacità di circa 200 piscine olimpioniche. L’ultimo serbatoio è stato smantellato qualche mese fa. Tuttavia, bisognerà aspettare fino alla fine del 2025 per farne sparire ogni traccia.
A quel punto sarà disponibile un’area di 150 ettari su cui costruire nuove strutture. Tamoil possiede 120 ettari, il comune di Collombey-Muraz 30 ettari, e insieme vogliono trasformare l’area industriale autosufficiente in un distretto economico aperto dove sia bello vivere e lavorare.
Lo smantellamento della raffineria segna anche la fine di un importante capitolo della storia industriale del Vallese.
Località: Collombey-Muraz – Canton Vallese
Anno di costruzione: 1960-1963
Breve storia: la raffineria di petrolio è stata costruita dal gruppo energetico italiano Eni. La produzione era di circa 2,7 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi all’anno. Nel 1990, Tamoil, una società del gruppo Oilinvest controllato dalla Libia, rileva la raffineria.
Abbandono: nel 2015, la raffineria cessa le operazioni. Dal 2021 l’impianto è in fase di smantellamentoo.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.