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Un simbolo di unione in un’Europa divisa

L'inaugurazione della galleria di base del San Gottardo ha suscitato molto interesse anche sui media internazionali. Reuters

L’inaugurazione della galleria di base del San Gottardo è stata seguita con interesse anche dalla stampa e dai media internazionali. Se da una parte viene lodata la professionalità e la precisione svizzera, dall’altra ci si interroga sul significato del collegamento alpino in questo periodo di scontri e divisioni.

«Con questa opera del secolo, la Svizzera fornisce un contributo essenziale all’infrastruttura dei trasporti europea», scrive Il Sole 24 Ore. Il quotidiano italiano fa però notare che le gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri (apertura nel 2020) avranno un impatto reale sull’economia elvetica soltanto se saranno accompagnate «dallo sviluppo e dal potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria a nord e a sud delle Alpi».

L’entrata in funzione della nuova linea del San Gottardo costringerà le ferrovie italiane a un adeguamento delle linee a nord di Milano, rammenta anche il Corriere della Sera, per il quale il «confronto con l’impresa compiuta dalla Svizzera è al momento impietoso»: l’Italia non è infatti ancora riuscita a completare il collegamento transfrontaliero tra Stabio e Arcisate, una tratta lunga meno di venti chilometri, rileva il quotidiano.

La Repubblica sottolinea invece il fatto che l’opera è stata completata nel rispetto dei costi preventivati e senza ritardi: «Tutto ha funzionato come un orologio svizzero». Sulla stessa linea, il francese Le Monde elogia la «precisione svizzera» con cui è stato realizzato il tunnel ferroviario più lungo del mondo. La galleria ferroviaria del San Gottardo «cumula tutti i record», insiste Le Figaro.

I principali giornali tedeschi tracciano da parte loro un parallelismo tra quanto fatto dalla Svizzera e dalla Germania. Die Welt rammenta che mentre il «piccolo paese è riuscito a terminare puntualmente un’opera monumentale», Berlino fatica a completare il suo aeroporto.

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Grazie alla sua professionalità, la Svizzera «copre una volta ancora di vergogna il resto dell’Europa», rincara la dose la Frankfurter Allgemeine Zeitung.

La ragione di questo successo risiede anche nel sistema democratico elvetico, dove è il popolo ad avere il potere, commenta Die Welt. «Il tunnel non è un’opera solo dell’ingegneria, ma pure della democrazia», scrive la Süddeutsche Zeitung.

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Gottardo, simbolo di unione in un’epoca di spaccature

In Gran Bretagna, i media e la BBC mettono soprattutto in avanti i dati tecnici della galleria. Il Daily Mail si sofferma invece sulla cerimonia di inaugurazione, «tra le più bizzarre della storia». La Svizzera, scrive il tabloid, ha deciso di segnare l’apertura del tunnel ferroviario più lungo del mondo con «un bimbo alato, ballerini semi nudi e un uomo con un nido d’uccello sulla testa».

Facendo riferimento alla situazione politica, il Guardian fa notare che il Gottardo, un «simbolo della cooperazione transfrontaliera», riuscirà a tener lontano gli spiriti nazionalisti soltanto per poco tempo. La Svizzera, osserva il quotidiano di Londra citando i media elvetici, intende infatti sfruttare il grande evento, svoltosi poche settimane prima del voto britannico sulla permanenza nell’UE, per guadagnare sostegno in favore di misure contro l’immigrazione.

Negli Stati Uniti, anche il Wall Street Journal scrive che il «simbolismo unificatore» dell’evento non è al passo con i tempi. «La Svizzera e altri paesi europei sono ora confrontati con un’ondata di malcontento populista, con appelli per controlli più severi alle frontiere».

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In Portogallo, il Diário de Notícias parla anch’esso di «una meraviglia dell’ingegneria svizzera che pretende di essere un simbolo dell’unità europea in un’epoca di divisioni e di spaccature». Riprendendo il discorso del presidente della Confederazione Johann Schneider-Amman, in cui è stato detto che il tunnel riunirà le persone e le economie, il quotidiano colombiano El Espectador ribadisce che l’apertura del Gottardo coincide con un brutto periodo per l’unità politica del continente.

A caccia del record

L’apertura del tunnel più lungo del mondo è stata seguita anche in Asia, un continente in cui paesi come la Cina e il Giappone stanno sviluppando già da diversi anni le reti ferroviarie. Xin Xi Shi Bao, un giornale di Guangzhou, sottolinea l’importanza dell’opera per il turismo: prima di salire sul treno per attraversare le Alpi, i turisti avranno più tempo per scoprire in profondità la Svizzera.

Il giornale nipponico Yomiuri Shinbun, citato dalla piattaforma cinese Huan Qiu, rammenta dal canto suo che con i suoi 57,1 km di lunghezza, il San Gottardo soffia il primato al tunnel giapponese di Seikan (53,9 km). Il Seikan non è più il tunnel più lungo del mondo, ricorda pure il sito della radiotelevisione pubblica giapponese NHK, che riporta alcuni commenti dei visitatori del museo del Seikan.

Un record che altri paesi stanno comunque già tentando di battere, osserva il sito brasiliano Veja.com. Il governo cinese, rammenta, sta pianificando la costruzione di un tunnel attraverso lo stretto di Bohai, che con 123 km sarà lungo più del doppio del San Gottardo.

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