Il tribunale assolve la polizia svizzera per la morte di un nigeriano
Giovedì un tribunale svizzero ha assolto sei agenti di polizia in relazione alla morte di Mike Ben Peter nel 2018, un caso che ha suscitato discussioni sul razzismo strutturale in Svizzera.
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Keystone-SDA/Reuters/amva
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Court acquits Swiss police of death of Nigerian man
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La sentenza del tribunale ha stabilito che gli agenti non erano responsabili dell’attacco cardiaco fatale subito da Peter, deceduto dopo essere stato tenuto fermo durante un arresto. Pur riconoscendo la tragicità dell’incidente, il giudice ha sostenuto che le prove presentate hanno costretto la corte ad assolvere gli agenti.
L’avvocato della difesa Jean-Emmanuel Rossel, in un’intervista rilasciata a Reuters durante la settimana di processo, ha sostenuto che il parere degli esperti indicava che non era stato l’intervento della polizia a causare direttamente la morte.
Tuttavia, Simon Ntah, l’avvocato che rappresenta la famiglia della vittima, ha ritenuto un “insulto all’intelligenza” considerare la morte come un semplice incidente.
All’annuncio del verdetto, i sostenitori della famiglia della vittima hanno espresso la loro delusione e frustrazione, lasciando l’aula al grido di “vergogna” e “scandalo”! I sostenitori hanno tenuto degli striscioni fuori dal tribunale di Laussane, con la scritta “Dagli Stati Uniti alla Svizzera, la polizia uccide”, in riferimento al caso di George Floyd, morto negli Stati Uniti dopo che un agente si è inginocchiato sul suo collo per più di nove minuti nel 2020.
Mike Ben Peter, nigeriano di 39 anni, ha subito un infarto fatale nel 2018 dopo essere stato preso a calci e tenuto a faccia in giù in una strada di Losanna durante l’arresto. Inizialmente accusati di omicidio colposo, gli agenti di polizia si sono visti ritirare l’accusa dal procuratore cantonale, che ha chiesto la loro assoluzione.
++La Svizzera difende i risultati del razzismo al Consiglio per i diritti dell’ONU
In un rapporto dello scorso anno, un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha evidenziato il razzismo sistemico in Svizzera, esprimendo serie preoccupazioni per “l’uso eccessivo della forza e l’aspettativa di impunità da parte della polizia”. Il rapporto si riferiva a questo caso e a uno studio richiesto dal governo che riconosceva la presenza di razzismo strutturale nel Paese.
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