Due aerei del CICR, ciascuno dei quali trasportava 48 prigionieri, sono partiti per Sanaa, mentre altri otto detenuti si sono imbarcati su un terzo volo per Aden, la principale città meridionale dove ha sede il governo yemenita.
Un portavoce ha dichiarato che il CICR, con sede a Ginevra, sta fornendo supporto aereo e logistico e sta organizzando colloqui con i detenuti rilasciati. L’operazione, che arriva pochi giorni prima della festività musulmana di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan, porta a 973 il numero di detenuti rilasciati da venerdì.
Lo scambio di detenuti di questo fine settimana faceva parte di un accordo raggiunto a marzo a Ginevra tra il governo yemenita, sostenuto da una coalizione militare a guida saudita, e i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran.
Si tratta del più grande rilascio dall’ottobre 2020, quando furono liberati più di 1.000 prigionieri. Questo fa sperare nella pace in un conflitto che ha fatto sprofondare lo Yemen in una profonda crisi umanitaria, lasciando centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati, secondo le Nazioni Unite.
Una tregua di sei mesi promossa dalle Nazioni Unite, iniziata nell’aprile 2022, non è stata rinnovata alla scadenza di ottobre, ma la situazione sul campo è rimasta calma, offrendo una tregua alla popolazione.
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