Più aumentano i salari, più le disparità donna-uomo sono significative
Le differenze salariali tra donne e uomini variano molto a seconda dei settori economici. Negli ultimi anni, le disuguaglianze si sono ridotte, ma restano importanti. La giornata internazionale della donna è un’occasione per ricordarlo.
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Giornalista basata a Berna, sono particolarmente interessata alle tematiche sociali, ma anche alla politica e ai temi riguardanti i social media. In precedenza, ho lavorato per dei media regionali, nella redazione del Journal du Jura e di Radio Jura Bernois.
In Svizzera le donne guadagnano in media il 16,5% in meno rispetto ai loro colleghi uomini, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
I divari salariali si spiegano in parte con fattori legati al profilo della persona (età, formazione, anni di servizio), alle caratteristiche del posto occupato in seno a un’azienda e al settore economico.
Vi è però una parte di questi scarti salariali che non si può spiegare con fattori obiettivi. Nel settore privato, questa rappresentava il 40,9% nel 2012, contro il 37,6% nel 2010 e il 39,6% nel 2008.
Considerando separatamente i diversi settori economici, le differenze sono significative, come mostra il grafico seguente.
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Questo grafico mette in evidenza che lo scarto salariale tra donne e uomini aumenta nei settori più competitivi, ad esempio la finanza e le assicurazioni sociali.
Questa tendenza non è specifica alla Svizzera, ma è stata osservata anche dall’OCSE. Un rapporto indica che “in media nei paesi dell’OCSE le donne che hanno salari più alti guadagnano il 19,7% in meno degli uomini, mentre le differenze sono del 15,2% per i salari mediani”.
Rispetto ad altri paesi europei, la Svizzera non figura tra i buoni allievi per quanto riguarda la parità salariale, come illustra il grafico seguente.
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