Le allergie alimentari possono essere pericolose, ma anche costose da curare
Il più recente trattamento sviluppato contro l'allergia alle arachidi può costare fino a circa 10'000 dollari all'anno. Doveva rappresentare un successo farmaceutico. Cosa è andato storto?
In quanto membro del comitato dell’Associazione svizzera sull’allergia alle arachidi e l’anafilassi (VEaA) e madre di una figlia con questo problema , Isabelle Sager-Sauli conosce fin troppo bene le sfide che comporta vivere con tale allergia.
“Per garantire la sicurezza dei bambini e delle bambine in età scolastica, i genitori spesso devono spiegare al personale – insegnanti, cuoche e cuochi delle mense – l’allergia, i sintomi e l’uso corretto dei farmaci di emergenza”, dice a SWI swissinfo.ch
Chi vive con un’allergia alle arachidi deve assolutamente evitare di entrare in contatto con prodotti contenenti arachidi per il rischio di shock anafilattico, il quale può mettere a rischio la vita senza una rapida iniezione di epinefrina. La medicina può facilitare la desensibilizzazione somministrando regolarmente – iniettandole o per via orale – piccole dosi di proteina delle arachidi. Questo, tuttavia, permette di prevenire la morte, ma non di alleviare i sintomi. Vivere con questa condizione può rivelarsi molto limitante.
Una cura miracolosa
Un nuovo farmaco approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti avrebbe potuto rappresentare una rivoluzione per la figlia di Sager-Sauli. Nel gennaio del 2020, la compagnia statunitense Aimmune ha pubblicato un annuncio che ha attirato l’attenzione di chi soffre di allergia alle arachidi e anche quella dei mercati finanziari. Il suo nuovo medicamento, Palforzia, ha ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti per diventare la prima medicina da assumere per via orale capace di ridurre i sintomi dell’allergia alle arachidi. Il trattamento è stato approvato per pazienti di un’età compresa tra i quattro e i 17 anni con una diagnosi confermata di allergia alle arachidi.
Questo articolo è parte di una serie che esplora gli sviluppi dell’industria alimentare dal punto di vista delle consumatrici e dei consumatori. Nonostante sia un Paese piccolo, la Svizzera ha un peso notevole nel paniere alimentare globale. Vi hanno sede giganti agroalimentari come Nestlé e Syngenta, nonché aziende di primo piano dell’industria lattiero-casearia e della lavorazione del cioccolato. Il Paese si sta anche posizionando come polo delle tecnologie alimentari: conta numerose start-up e un incubatore specializzato, riuniti nella cosiddetta Swiss food and nutrition Valley. È inoltre il centro europeo di molte aziende attive nel commercio di materie prime alimentari come la soia, il cacao, il caffè e l’olio di palma.
Studi clinici hanno dimostrato che circa il 70% delle persone trattate con Palforzia riusciva a tollerare una dose di 600mg di proteina delle arachidi rispetto al 4% tra le persone a cui è stato somministrato un placebo. Chi ha seguito un trattamento di sei mesi tendeva a mostrare solo leggeri sintomi allergici in caso di esposizione alle arachidi.
Solo qualche mese dopo l’approvazione di Palforzia da parte della FDA, Nestlé Health Science ha annunciato di aver acquisito per 2,6 miliardi di dollari l’azienda che ha sviluppato il farmaco.
“Palforzia di Aimmune, il primo farmaco approvato per trattare l’allergia alle arachidi, è una rivoluzione ed è solo l’inizio. Le competenze farmaceutiche di Aimunne e le sue infrastrutture saranno un complemento alla nostra ricerca e sviluppo per promuovere la crescita a livello globale”, aveva affermato il CEO di Nestlé Health Science, Greg Beharm, in un comunicato di ottobre 2020.
Una questione di prezzo
L’ottimismo di Nestlé era fondato sui molti studi che stimano l’incidenza di allergia alle arachidi tra l’1% e il 2% della popolazione nei Paesi occidentali. Solo negli Stati Uniti, si stima che un milione di bambini ne soffrano e solo uno su cinque smetta di essere allergico con la crescita. Tuttavia, il prezzo di Palforzia è di 890 dollari al mese negli Stati Uniti, di 10,12 sterline al giorno nel regno Unito, il che corrisponde a una spesa di 10’680 dollari o 3’694 sterline all’anno.
“Il prezzo e il livello di copertura delle assicurazioni sanitarie variano tra i Paesi”, dichiara Jacquelyn Campo, portavoce di Nestlé Health Science,interpellata sulla questione del prezzo.
Attualmente Palforzia è disponibile negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Austria, in Germania e in Svizzera. Nella Confederazione, dove è stato approvato nel maggio del 2021, non è nella lista di farmaci coperti dall’assicurazione malattie di base obbligatoria.
“Palforzia è autorizzato da Swissmedic [l’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti] per l’allergia alle arachidi. Tuttavia, non è nell’elenco delle specialità (ES) e generalmente non è rimborsato dalle assicurazioni malattie”, spiega Christophe Kaempf, portavoce di Santésuisse, l’associazione svizzera delle assicurazioni sanitarie.
Finora, allergologi e allergologhe in Svizzera sembrano piuttosto riluttanti nei confronti di questo farmaco, ma Nestlé non punta il dito sul prezzo elevato. Il Covid-19 è stato uno dei fattori che la multinazionale cita come causa, in particolare la riluttanza dei e delle pazienti, durante la pandemia, a recarsi regolarmente in una struttura sanitaria per farsi somministrare dosi sempre più alte in modo progressivo.
“Invece di un ‘blockbuster’, sembra piuttosto una terapia molto potente, ma di nicchia”, aveva detto il CEO di Nestlé Mark Schneider durante una conferenza degli investitori nel novembre del 2022.
Lo scorso anno, la multinazionale ha iniziato un riesame strategico per decidere cosa fare dell’acquisizione di Aimmune. Nestlé sperava in un ricavo di 1 miliardo di dollari all’anno dalle vendite del trattamento. Invece, ha dovuto ammortizzare oltre 1,9 miliardi di franchi sul valore di Palforzia a causa degli investimenti nel marketing e nella proprietà intellettuale che non hanno dato i frutti sperati.
Il 4 settembre, ha finalmente di decidere di vendere il farmaco al gruppo sanitario svizzero Stallergenes Greer. Chi soffre di allergia alle arachidi spera ora che il prezzo diminuirà.
Altri trattamenti in cantiere
Altre ricerche sono in corso e presto potrebbero emergere soluzioni alternative. Una di esse è un vaccino contenente particelle ?? simili a virus con allergeni delle proteine delle arachidi sulla superficie. Dovrebbe permettere di stimolare in modo innocuo il sistema immunitario facendo sembrare l’allergene un virus inattivo.
Questa terapia è stata sviluppata in Lettonia in cooperazione con l’Università di BernaCollegamento esterno. È ora nella fase 1 dei test sugli esseri umani e la compagnia britannica Allergy Therapeutics ha l’obiettivo di portarla sul mercato.
Al momento l’azienda non vuole sbilanciarsi sul futuro prezzo della cura, ma sarà sicuramente più a buon mercato rispetto a Palforzia. “Se questo vaccino risulterà efficace nei test clinici, si stima che sia la durata che i costi della cura saranno più bassi delle attuali opzioni di trattamento”, dichiara Allergy Therapeutics.
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A cura di Virginie Mangin
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