Le aziende svizzere sentono odore di Mondiali
Con la Coppa del mondo di calcio alle porte e lo schiacciante bisogno di investimenti, principalmente nelle infrastrutture, il Brasile continua più che mai a figurare sui radar delle imprese svizzere. Molte di loro si stanno dando da fare per cogliere le numerose opportunità che si offrono.
Attualmente, sono circa 350 le società svizzere attive in Brasile. Complessivamente danno lavoro a 106’000 persone e hanno un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di dollari (9 miliardi di franchi). Alcune vantano una lunga storia, come Nestlé o ABB. Altre sono entrate in questo mercato negli ultimi anni, grazie soprattutto alla maggiore stabilità economica e politica del paese. In molti casi le aziende svizzere possono far valere delle carte che mancano alle ditte brasiliane. Ad esempio in materia di equipaggiamenti, know-how, tecnologie di punta e garanzie di qualità.
La maggior parte di queste ditte è arrivata in Brasile non solo per approfittare delle opportunità generate da eventi sportivi come i Mondiali e le Olimpiadi (2016), bensì in un’ottica a lungo termine.
I settori d’attività nei quali operano sono assai diversificati: edilizia, ingegneria, sicurezza, finanze, alimentazione, articoli di lusso… Oltre all’origine svizzera, queste ditte hanno un altro punto in comune: sono riuscite a conquistare terreno in un paese difficile dal punto di vista economico, politico e fiscale.
Le partite dei Mondiali 2014 in Brasile saranno seguite complessivamente da circa 3,2 miliardi telespettatori nel mondo, un record.
Responsabile della produzione e della trasmissione è la ditta svizzera Host Broadcast Services (HBS), che da anni collabora con la FIFA. La HBS fa parte del gruppo Infront Sports & Media, con sede a Zugo, che impiega circa 500 persone ed è presente in 10 paesi
Durante i Mondiali, la HBS gestirà circa 5’000 ore di immagini, tra partite, interviste e filmati dei campi d’allenamento.
In Brasile per restare
La Zurich, presente in Brasile dal 1982, è ormai il quarto più importante gruppo assicurativo del paese ed è responsabile della sicurezza nella costruzione di quattro stadi: Itaquerão a São Paulo, Maracanã a Rio de Janeiro, Brasília Arena a Brasília e Fonte Nova Arena a Salvador de Bahia. Inoltre, l’assicuratore svizzero è implicato in diversi altri progetti infrastrutturali legati ai Mondiali, indica Werner Stettler, dirigente della filiale brasiliana della Zurich, che per motivi di confidenzialità preferisce però non svelare cifre sul valore dei contratti.
La Zurich, che in Brasile impiega 1’300 persone, si occupa anche – direttamente e indirettamente – di progetti collegati ai Giochi olimpici, come la costruzione di metropolitane o lavori di bonifica, indica Stettler.
Un’espansione, quella della Zurich, iniziata già qualche anno fa. Nel 2008, l’assicuratore ha acquisito la Companhia de Seguros Minas Brasil e la Minas Brasil Vida e Previdência. Nel 2011, ha comperato il 51% del settore vita, previdenza privata a assicurazioni generali in Brasile, Messico, Cile e Uruguay della Santander. «La Zurich crede nelle opportunità che offre questo paese», riassume Werner Stettler.
Nel campo dell’edilizia, la Geobrugg SA, che fa parte del gruppo Brugg, con sede nell’omonima città del canton Argovia, fornisce cavi e acciaio per la struttura del tetto dello stadio del Maracanã, nonché sistemi di protezione per diversi progetti infrastrutturali nell’ambito dei Mondiali. Il gruppo Brugg è presente in Brasile da 20 anni e la prima installazione dei sistemi Geobrugg risale agli anni 2004/2005.
Maria Teresa Soares, responsabile della Geobrugg in Brasile, afferma che lo sviluppo dell’impresa negli ultimi 10 anni è avvenuto in modo graduale. «Nel paese esiste una forte domanda per lavori legati all’infrastruttura e per questo il Brasile è stato prioritario nelle nostre attività e nei nostri investimenti», sottolinea.
Chiavi elettroniche
Il gruppo Kaba, con sede a Rümlang, nel canton Zurigo, ha dal canto suo aperto una filiale in Brasile nel 1999, posizionandosi nel mercato delle chiavi, delle serrature elettroniche per gli alberghi, dei sistemi online di controllo dell’accesso per industrie e residenze.
Oltre ad essere direttamente implicata in grandi progetti legati alla Coppa del mondo, la ditta si è aggiudicata, attraverso la Shenzhen Probuck Technologies (società cinese comprata dalla Kaba nel 2013), l’appalto per la fornitura dei sistemi d’accesso biometrici nel villaggio olimpico di Rio de Janeiro.
«Anche se il nostro giro d’affari in Brasile è relativamente basso, stiamo concentrando i nostri sforzi in questo mercato», ci indica il dipartimento comunicazione della società. Un passo in questa direzione è stata l’acquisizione in febbraio della ditta brasiliana Task Sistemas de Comunicação, che permette alla Kaba di aumentare notevolmente la sua rete di distribuzione.
Tra i suoi clienti, la Kaba annovera oltre 1’000 alberghi, nonché l’aeroporto di Guarulhos, a São Paulo, oggetto di una grande ristrutturazione. Nello scalo è attiva anche un’altra grande ditta svizzera, la Sulzer, che a fine 2013 ha ricevuto un’ordinazione per fornire un sistema di pompaggio. L’aeroporto, uno dei più trafficati dell’America latina, raddoppierà le sue capacità e potrà accogliere 60 milioni di viaggiatori all’anno.
Il gruppo elvetico opera anche nel settore delle tecnologie chimiche, attraverso il suo comparto Sulzer Chemtech. «Prevediamo un aumento del consumo di energia (petrolio e gas), ciò che significherà un aumento degli investimenti nelle raffinerie brasiliane», indica Verena Gölker, responsabile della comunicazione della Sulzer.
Il fabbricante svizzero di orologi Parmigiani, a Fleurier, nel canton Neuchâtel, è uno degli sponsor ufficiali della federazione calcistica brasiliana (CBF). Il contratto, firmato nel 2011, è valido 5 anni. La ditta ha lanciato una collezione esclusiva ispirata al calcio brasiliano, la CBF Collection.
In occasione della Coppa del mondo, la Parmigiani accoglierà 500 invitati di marca, che potranno assistere a due partite in due città differenti.
L’azienda, che produce orologi di lusso, ha inaugurato una nuova boutique a São Paulo nel secondo semestre del 2013.
Anche coltellini e cioccolata
La Victorinox, con sede a Ibach, nel canton Svitto, sta pure vagliando nuove strategie per consolidare la sua presenza in Brasile. La società, famosa per i suoi coltellini svizzeri, ha aperto una filiale nel paese già 20 anni fa.
«È però la prima volta che stiamo investendo in Brasile per far conoscere meglio la nostra marca», ci comunica la ditta. Nei prossimi anni, l’azienda vuole sviluppare dei prodotti speciali, come ad esempio un’edizione speciale del coltellino con le immagini dei siti turistici più conosciuti del paese.
Presente da più di 90 anni in Brasile, la Nestlé fa parte dal canto suo degli sponsor della Coppa del mondo, attraverso la sua marca di cioccolato Garoto, la più diffusa in Brasile. Per diventare il «cioccolato ufficiale» della Coppa delle Confederazioni nel 2013 e della Coppa del Mondo 2014, l’azienda ha sborsato ben 200 milioni di reais (80 milioni di franchi), ovvero il più importante investimento pubblicitario mai realizzato dalla marca.
(traduzione e adattamento dal portoghese di Daniele Mariani)
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