Una nuova formazione per preservare la conoscenza dell’artigianato
Gli studenti dei primi corsi di meccanica d'arte hanno ricevuto questo giovedì il loro diploma a Sainte-Croix. Sono stati formati da professionisti riconosciuti a livello internazionale, attivi nella regione orologiera con un ricco patrimonio artigianale. L’obbiettivo è di promuovere nuove leve di artigiani altamente specializzati.
Formazione o iniziazione a una professione a contatto con un maestro riconosciuto: l’idea, che risale alla tradizione del compagnonaggio, non è certo nuova, ma è stata rivalorizzata a Sante-Croix, nel Giura vodese. Nelle quattro settimane di luglio si è svolto per la prima volta un corso di formazione intitolato “Segreti di maestri”. Questa prima classe era composta di sei studenti.
Desiderio di trasmettere le conoscenze
I maestri in questione sono Denis Flageollet (orologiaio), François Junod (fabbricante di automi e scultore) e Nicolas Court (orologiaio e fabbricante di automi). Tutti e tre sono artigiani riconosciuti e rinomati a livello internazionale.
Il desiderio di trasmettere le loro conoscenze è la motivazione che li ha spinti a partecipare a questa formazione. “L’idea è quella di trasmettere parte delle nostre conoscenze e anche un po’ della nostra passione. È gratificante per noi perché abbiamo attività che a volte sono considerate antiquate, come la produzione di carillon”, rileva Nicolas Court.
“Vogliamo effettivamente trasmettere delle conoscenze”, gli fa eco Denis Flageollet. Ho conosciuto molti orologiai che hanno trasmesso il loro sapere solo ad addetti ai lavori, accuratamente selezionati e sotto il sigillo della segretezza. Sarò sempre grato per quello che mi hanno dato, ma questo approccio mi irrita un po’. Le conoscenze non devono essere segrete”.
Splendore industriale e decadenza
Situata a pochi chilometri dal confine francese, Sainte-Croix ha avuto un periodo di splendore industriale. Per decenni, questa piccola città è stata perfino uno dei poli industriali del paese. È qui che venivano fabbricati tre gioielli della meccanica svizzera: le fotocamere Bolex, le macchine da scrivere Hermès e il giradischi Thorens.
Tuttavia, un passaggio mal gestito verso l’era digitale e la concorrenza di paesi con manodopera a basso costo hanno portato al declino dell’industria locale all’inizio degli anni Ottanta. Oggi, il know-how nel settore della meccanica è ancora presente a Sainte-Croix, ma molto di più in forma di artigianato che non di industria.
Qui non ci sono grandi e prestigiose aziende orologiere come nella Valle di Joux, situata a pochi chilometri di distanza. Gli artigiani di Sainte-Croix operano principalmente in mercati di nicchia: automi, orologi a pendolo o carillon.
“La nostra formazione mira anche a richiamare l’attenzione su tutte queste professioni presenti a Sainte-Croix e a mettere in evidenza la nostra regione”, indica François Junod. Gli studenti della prima classe hanno avuto l’occasione di visitare diversi laboratori di artigiani locali.
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Introduzione al mondo dell’orologeria
La formazione “Segreti di maestri” si svolge a tempo pieno per un mese, sull’arco di 160 ore. Il programma si concentra sia sulla pratica che sulla teoria. I moduli del corso includono: storia industriale, esercizi di perforazione e maschiatura, presentazione degli strumenti di misura, conservazione di tutto o parte di un movimento dell’orologio, archiviazione e taglio di una leva e di una camma, approccio alla storia dell’arte, ecc.
Questi pochi moduli mostrano chiaramente la portata della formazione, che rimane però soprattutto un’iniziazione. “È chiaro che non si possono imparare tre mestieri in 160 ore. Non può che essere un’introduzione al mondo dell’orologeria artigianale, degli automi d’arte e della musica meccanica”, avverte Nicolas Court.
Tuttavia, il livello raggiunto dopo un mese è impressionante. Ognuno dei sei studenti ha infatti realizzato un orologio musicale con un automa che rappresenta una ballerina danzante. Lavori notevoli tenendo conto che gli studenti non hanno necessariamente esperienze pratiche in meccanica, essendo richieste solo “leggere abilità manuali” per partecipare alla formazione.
Forse un giorno una formazione completa
Per il momento, questa formazione vuole essere un’iniziazione per comprendere meglio il mondo degli artigiani e delle loro opere. Si rivolge in particolare alle persone che, nell’ambito della loro attività, sono regolarmente a contatto con la meccanica d’arte. Potrebbero essere, ad esempio, commercianti d’arte, impiegati di musei, collezionisti, membri di uffici del turismo o restauratori d’arte.
A lungo termine, questa iniziazione potrebbe trasformarsi in una vera e propria formazione professionale. “Potrebbe essere, ad esempio, una specializzazione per un polimeccanico che esce dal Centro professionale del Nord vodese”, spiega Nicolas Court. Si potrebbe in tal caso conseguire una laurea in meccanica d’arte. I laureati potrebbero imparare le tecniche per trasportare questi oggetti, conservarli o restaurarli senza massacrarli”.
Gli attuali corsi introduttivi rappresentano pertanto solo un primo passo verso una formazione più approfondita. Ma la strada da percorrere è lunga e ardua.
“Siamo onesti, sarà molto difficile impostare una formazione completa”, avverte Denis Flageollet. Ciò richiederà sforzi enormi, soprattutto in termini di burocrazia. Inoltre, la tendenza attuale è più verso la scomparsa di questi mestieri che verso la creazione. In orologeria, abbiamo perso decine di mestieri negli ultimi decenni. Il mestiere di regolatore, ad esempio, è diventato solo un aspetto della formazione orologiera, e non è più una professione a sé stante, mentre la formazione di lucidatore è ormai molto incompleta.
Per molti altri anni, la formazione di meccanico d’arte verrà fatta ancora secondo il vecchio stile, cioè lavorando con un artigiano esperto.
Formazione
La prima edizione si è svolta nel luglio 2018.
Sei studenti hanno ottenuto un diploma in introduzione alla meccanica dell’Arte.
Questa formazione costa agli studenti 5900 franchi. Questo include il materiale fornito, i pranzi, le visite e l’intrattenimento.
Il contributo degli studenti finanzia solo il 20% dei costi di formazione. Il resto proviene dai partner del progetto, tra cui il Comune di Sainte-Croix, l’Associazione per lo sviluppo del Nord vodese, il Cantone e la Confederazione.
Il corso “Segreti di maestri” è il risultato della collaborazione tra il Centro internazionale della meccanica d’arte (CIMA), il comune di Sainte-Croix, il Centro professionale del Nord vodese, il centro di formazione PERFORM e i tre maestri artigiani, Nicolas Court, François Junod e Denis Flageollet.
Traduzione di Armando Mombelli
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