Mille camion a idrogeno sulle strade della Svizzera
Il gruppo industriale sudcoreano Hyundai ha annunciato che nei prossimi cinque anni venderà alla Svizzera mille camion a idrogeno. Quella che circolerà sulle strade elvetiche sarà la prima flotta al mondo di veicoli commerciali alimentati a idrogeno.
Gli autocarri rappresentano un problema in termini di inquinamento. La maggior parte dei camion in circolazione è infatti alimentata a diesel. In questo contesto, l’alternativa elettrica costituisce un mercato interessante.
Ma per far avanzare i mezzi pesanti con l’energia elettrica, due scuole si affrontano. Il gruppo sudcoreano Hyundai e il costruttore giapponese Toyota fanno parte dei rari fabbricanti automobilistici a scommettere sull’idrogeno nella corsa mondiale verso veicoli meno inquinanti.
I modelli a idrogeno funzionano grazie alle cosiddette pile a combustibile, capaci di generare elettricità combinando l’idrogeno all’ossigeno. Il vantaggio dell’idrogeno, rispetto agli idrocarburi, è che non comporta emissioni di CO2 o di sostanze nocive. Dai tubi di scarico esce soltanto vapore acqueo.
Altri fabbricanti puntano invece su batterie elettriche ricaricabili più tradizionali. Nel settore dei mezzi pesanti, Tesla e Daimler prevedono di lanciare i loro veicoli equipaggiati di batterie elettriche rispettivamente nel 2020 e nel 2021.
Con la sua fase sperimentale in Svizzera, Hyundai tenta di battere i rivali sul tempo. Gran parte dei mille veicoli che inizieranno a circolare dalla fine del 2019 sarà utilizzata dal dettagliante Coop per la distribuzione delle merci nei suoi negozi.
Svizzera pioniera
In un comunicatoCollegamento esterno, Hyundai precisa che si assocerà alla start-up elvetica H2 EnergyCollegamento esterno, la quale si occuperà della manutenzione.
Per Hyundai, la Svizzera rappresenta il luogo ideale per testare la flotta di camion in condizioni reali. Innanzitutto perché la Svizzera ha introdotto una tassa sui mezzi pesanti relativamente alta, ciò che favorisce una transizione più rapida verso una mobilità più sostenibile.
Secondariamente, la Svizzera punta già da tempo sull’idrogeno. Una prima stazione di rifornimento – frutto di una collaborazione tra Coop e il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) – è entrata in funzione nel 2016 a Hunzenschwil, nel canton Argovia. E la scorsa primavera, sette società tra cui Coop e Migros, l’altro grosso dettagliante del paese, hanno concluso un accordo per la creazione di una rete nazionale di stazioni di rifornimento a idrogeno.
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Traduzione dal francese di Luigi Jorio
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