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Nel 1968 il calcio finalmente si apre alle donne

Due giocatrici
Due donne si allenano in un campo sul retro dello stadio Letzigrund, a Zurigo. Musée national suisse / ASL

L'anno 1968 ha segnato una svolta nella storia del calcio elvetico. Il 28 febbraio viene fondata la prima squadra di calcio femminile in Svizzera, il Damen-Fussball-Club Zürich.

Questo testo è una traduzione di un articoloCollegamento esterno pubblicato sul Blog del Museo nazionale svizzero il 13 settembre 2018.

Negli anni Cinquanta, a Basilea, l’annuncio di una partita di calcio femminile tra Olanda e Germania scatenò un’ondata di proteste. L’Associazione svizzera di atletica e calcio prese ufficialmente le distanze dall’evento, affermando che si trattava piuttosto di “uno spettacolo di contorno o di un circo” e che non aveva posto a Basilea (Sport, 28.08.1957).

Fino agli anni Sessanta, alle donne non era consentito entrare a far parte di squadre di calcio. Tuttavia, in tutta la Svizzera si formarono le prime squadre non ufficiali che si sfidavano in tornei locali di calcio a sei. La squadra più nota era l’FC Goitschel. Vinse molte partite nel Canton Argovia.

Il 1965 fu segnato da un caso straordinario a Sion, quello della dodicenne Madeleine Boll, alla quale fu erroneamente concessa una licenza e poté quindi giocare con i ragazzi, fino a quando l’associazione ombrello si accorse dell’errore e le ritirò il permesso di scendere in campo.

Nel 1966, l’Associazione Svizzera di Calcio rifiutò di ammettere l’FC Goitschel tra i suoi ranghi, ma offrì alle giocatrici la possibilità di diventare arbitri. Passo dopo passo, le giovani donne hanno conquistato il bastione maschile del calcio. La prima partita a undici si tenne a Wohlen nella primavera del 1967 e il Goitschel vinse 6-0 contro una squadra mista di Zurigo.

Foto di squadra
Prima foto del “Damen-Fussball-Club Zürich”, marzo 1968. Musée national suisse/ASL

Fu proprio questa squadra di Zurigo a dare vita, nel febbraio 1968, alla DFCZ, il primo club ad avere lo status di associazione ai sensi dell’articolo 60 del Codice Civile svizzero. Le fondatrici erano due sorelle, Ursula e Trudy Moser, assieme al padre Franz. L’Assemblea generale di fondazione della DFC di Zurigo si tenne l’11 aprile 1968. I documenti dell’epoca sono attualmente conservati negli archivi del FC Zurigo.

Giornale
La Tribune des Sports ha titolato un suo articolo del luglio 1968 “Zurigo ha anche una squadra di calcio… di fascino”. Musée national suisse/ASL

Titoli di un’altra epoca

La creazione della DFCZ fece scorrere molto inchiostro, per la prima volta nella storia del calcio femminile svizzero. Le reazioni andavano dallo stupore al divertimento: “Fussball-Amazonen machen ernst” (“Le amazzoni del calcio fanno sul serio”), titolava il quotidiano Sport il 3 aprile 1968, mentre la Tribune des Sports titolava il suo articolo del 1° luglio 1968: “Zurigo ha anche una squadra di calcio … di fascino!”. I primi articoli si concentravano spesso sull’aspetto fisico delle atlete: “Ci sono ragazze particolarmente belle e meno belle, alte e basse, giovani e anziane, magre e rotonde, brune e bionde” (Sport, 03.04.1968).

Una serie di fotografie scattate nel marzo 1968 a Zurigo durante un allenamento della DFCZ è stata recentemente riscoperta negli archivi del Museo Nazionale. Si tratta del primo servizio fotografico sull’argomento realizzato da un’agenzia svizzera. Le immagini, pubblicate sulla Tribune des Sports, sono particolarmente suggestive perché si concentrano esclusivamente sullo sport. Sono scatti che raccontano il calcio, non le donne che lo praticano. Le giocatrici non dovevano posare, ma scattare, dribblare o palleggiare.

reportage sul «Damenfussball Club Zürich»
Musée national suisse/ASL
due donne giocano a calcio
Due donne si allenano in un campo sul retro dello stadio Letzigrund, a Zurigo. Musée national suisse/ASL
Foto in banco e nero
Foto tratte da un servizio sul “Damen-Fussball-Club Zürich”. Queste immagini, le prime del genere in Svizzera, sono state scattate nel marzo 1968 dall’agenzia ASL. Musée national suisse/ASL

Pioniere dell’uguaglianza di genere

In che misura gli sconvolgimenti sociali del 1968 hanno giocato un ruolo nell’apertura di questo popolare sport svizzero alle donne? È difficile dare una risposta definitiva a questa domanda. Le pioniere dell’epoca smentiscono categoricamente qualsiasi nesso causale tra i movimenti di liberazione della donna e per l’guaglianza di genere, e i progressi nello sport (cfr. www.seit1968.chCollegamento esterno, in tedesco). Tuttavia, sia le ricerche attuali che gli articoli di stampa degli anni Sessanta e Settanta indicano dei parallelismi. Le giovani calciatrici sono spesso ritratte come pioniere dell’uguaglianza di genere nel loro campo.

Gli inizi del calcio femminile organizzato risalgono al 1968-1971. In tutta la Svizzera nacquero club indipendenti che si unirono per formare, il 24 aprile del 1970, la Lega svizzera di calcio femminile0. Un anno dopo, nuovi regolamenti organizzativi stabilirono che, a partire dalla stagione 1971/72, solo le squadre affiliate a un “club maschile” avrebbero potuto partecipare alla competizione. Questo portò alla scomparsa di alcuni dei club originari, ma anche alla creazione di squadre femminili nei club già esistenti.

Saro Pepe Fischer è uno storico, mediatore culturale ed ex direttore del museo e degli archivi del FC Zurigo.

>> Altre foto e articoli sulla storia del calcio femminile sul blog del FCZ-Museum (in tedesco): https://seit1968.ch/Collegamento esterno

SWI swissinfo.ch pubblica regolarmente articoli dedicati a temi storici dal blog del Museo nazionale svizzeroCollegamento esterno . Questi articoli sono sempre disponibili in tedesco e di solito anche in francese e in inglese.

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