Nessuna fusione tra Orange e Sunrise
La Commissione della concorrenza (Comco) vieta la fusione fra i due operatori di telefonia mobile. Secondo l'autorità di sorveglianza, l'unione delle due società avrebbe portato il mercato elvetico delle telecomunicazioni ad essere dominato da un duopolio.
Per entrambe le imprese sarebbe stato più vantaggioso mantenere relativamente elevato il livello dei prezzi, piuttosto che attaccare la posizione della concorrente Swisscom, afferma la Comco in un comunicato diffuso giovedì.
La fusione porterebbe sì alla creazione di un’impresa più forte nei confronti di Swisscom, ammette la Comco. Al tempo stesso si creerebbe però una situazione nella quale nessuna delle due aziende sarebbe incentivata a fare concorrenza all’altra.
La fusione – ha spiegato il presidente della Comco Walter Stoffel – è stata vietata perché si sarebbe venuta a creare una situazione “di posizione dominante collettiva”.
Il progetto avrebbe portato all’integrazione di Sunrise in France Télécom (Orange) e ciò avrebbe causato l’uscita di scena del gestore di rete più attivo del mercato, ha sottolineato la commissione.
Inoltre, dopo l’unione, l’accesso di un nuovo operatore sarebbe stato poco probabile. Oggi invece, con la presenza di tre gestori, il mercato svizzero della telefonia mobile rimane aperto per l’arrivo di altri investitori in grado, in futuro, di animare la concorrenza.
Effetti negativi sul mercato
Le case madri di Orange e Sunrise, France Télécom e la danese TDC, si dicono sorprese e deluse della decisione comunicata dalla Comco.
Secondo gli operatori telefonici, il provvedimento ha effetti negativi sia sul mercato della telecomunicazione, sia sui consumatori.
Le sinergie generate dall’unione delle due aziende avrebbero infatti permesso di offrire prezzi più bassi, scrivono France Télécom e TDC in un comunicato congiunto. In tal modo viene invece cementata l’attuale posizione dominante di Swisscom, affermano le imprese.
Le due società «valuteranno ora le opzioni a loro disposizione, in preparazione di eventuali ulteriori tappe».
La decisione non è piaciuta neppure alla Commissione federale delle comunicazioni, l’autorità indipendente che regola il mercato delle telecomunicazioni in Svizzera.
“L’esito è insoddisfacente”, ha dichiarato Marc Furrer. Secondo il presidente della commissione, la presenza sul mercato di due piccoli operatori “probabilmente demotivati” non avvantaggia nessuno.
“Un’eccellente giornata” per i consumatori
“È una vittoria sensazionale”, ha dal canto suo affermato il segretario generale della Federazione romanda dei consumatori (FRC) Mathieu Fleury, sottolineando che si tratta di “un’eccellente giornata” per tutti i consumatori.
Secondo Fleury, la decisione della Comco è estrememente importante, poiché stabilisce che non è più sufficiente determinare solo se un singolo attore economico viene a trovarsi in posizione dominante, bensì che bisogna prendere in considerazione il mercato in questione nel suo insieme.
“È uno sviluppo molto interessante, che ci fa ben sperare per le lotte future”, ha aggiunto.
swissinfo.ch e agenzie
Nel 2009 la Orange ha registrato in Svizzera un giro d’affari di 1,296 miliardi di franchi, contro 1,308 nell’esercizio precedente. A fine anno, la filiale di France Télécome aveva 1,558 milioni di clienti, 15’000 in più rispetto a dodici mesi prima.
La Sunrise, dal canto suo, ha avuto un fatturato di due miliardi di franchi (+7,8%). Il numero di clienti è rimasto praticamente stabile a 2,85 milioni (-0,1%).
Il mercato svizzero è dominato dalla Swisscom, che detiene il 62% delle parti di mercato nella telefonia mobile e nei collegamenti ad internet . Nel 2009 l’ex regia federale ha registrato un giro d’affari di 12 miliardi di franchi, l’1,6% in meno rispetto al 2008. Gli abbonamenti per la telefonia mobile erano più di 5,6 milioni.
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