Per Karin Schwab il sogno californiano è diventato realtà
La svizzera Karin Schwab è un membro del top management di eBay, in California. Come responsabile del dipartimento legale dell'azienda, svolge un ruolo chiave nel concludere ogni accordo importante. Spera che la sua carriera sia d'ispirazione per le giovani donne.
È una mattina di gennaio in California quando parliamo con Karin Schwab per conoscere la sua storia. Splende il sole sulla Silicon Valley. Da queste parti non è insolito essere sopresi da miti giornate primaverili in inverno. E anche se lei ammette che ormai al sole della California non saprebbe rinunciare, sullo sfondo del suo Zoom svettano pur sempre le Alpi innevate.
“Sono stata in Svizzera con la mia famiglia durante le vacanze di Natale e siamo andati a sciare”, dice sorridendo. “Ogni volta che torno penso ‘oh, sono a casa!’. Poche parole che bastano per capire quanto di buono c’è in quel ‘ritorno a casa’, sentimento ben noto a chi vive all’estero. “Ho ancora amici molto stretti, e anche se non ci vediamo così spesso, quando succede sembra di vivere ancora nello stesso quartiere”.
swissinfo.ch ritrae persone provenienti dalla Svizzera che si disitinguono per vari motivi nella Silicon Valley e nella baia di San Francisco. La serie è a cura della giornalista Mariangela Mistretta.
Karin Schwab, svizzera di Friburgo, è una business executive internazionale con oltre 20 anni di esperienza in marketplace, tecnologia e e-commerce che si è trasferita nella Silicon Valley circa nove anni fa. Allora stava lavorando per eBay a Berna alla guida del team legale dell’azienda in Europa, quando il suo capo le chiese di trasferirsi in California per aiutare a trasformare il dipartimento legale. Una grande opportunità che nel tempo l’ha portata svolgere funzioni di alto livello in seno all’azienda.
Modelli femminili
Rompere il soffitto di cristallo ricoprendo un ruolo esecutivo di livello internazionale e avendo una famiglia (lei ha una figlia) non è un traguardo scontato per una donna nella nostra società, specialmente nell’industria tecnologica dominata dagli uomini. Com’è stata la sua esperienza? “Ho avuto la fortuna di cominciare in un’azienda internazionale come eBay, dove c’erano già tante donne di successo con ruoli di leadership, famiglia e figli. Anzi, quando sono stata assunta io, l’AD era proprio una donna. Loro sono state modelli di riferimento per me. Comunque, l’inclusione non è mai un fatto scontato, dobbiamo farci sentire per ottenere equità. C’è molto lavoro ancora da fare in molte aziende, anche le più impegnate”.
Qual è la formula del suo successo? “Io credo che tanti aspetti influenzino la nostra carriera, anche se a volte li diamo per scontati, come il tipo di educazione, gli studi, i valori trasmessi in famiglia. Nel mio caso: lavorare sodo, eseguire un lavoro di qualità ed essere puntuale”.
Consigli
Nel suo caso anche un marito che ha dato la precedenza alla carriera della moglie e l’ha seguita oltreoceano, un altro aspetto che lei non dà per scontato. Poi continua: “Sono cresciuta a Friburgo, una città bilingue con due culture. Credo che anche questo abbia contribuito alla mia formazione. Sono stata molto fortunata ad avere avuto un mentore all’inizio della mia carriera, l’avvocato fondatore dello studio legale dove facevo pratica, che mi diede tre consigli: ‘consegui un dottorato, vai a studiare all’estero e lavora per il migliore studio legale in Svizzera. Pensa in grande. Puoi sempre tornare indietro’”. E, nonostante molti le sconsigliassero di lasciare Friburgo, lei seguì quei consigli. “Se non mi avesse dato quella spinta, forse non sarei dove sono”, afferma.
Erano gli albori dell’e-commerce, un territorio inesplorato su cui lei decise di incentrare la ricerca del suo dottorato: “Mentre lavoravo alla tesi mi sono detta ‘questo darà il via a una trasformazione di enormi dimensioni’. Ma ciò che mi ha sorpreso di più, in tanti anni di carriera in questo settore, è stato il tempo che ci è voluto affinché la distribuzione online diventasse la norma”.
Alcuni anni dopo, prese un’altra decisione controcorrente: lasciare il prestigioso studio legale dove lavorava a Zurigo per un’azienda internazionale a Berna. Quell’azienda si chiamava eBay.
A Berna il suo ruolo continuerà a crescere fino al 2013, momento cruciale nella sua carriera quando si trasferisce in America con l’incarico di trasformare e modernizzare il dipartimento legale. “La trasformazione era stata avviata già in Svizzera”, spiega lei, “si trattava di affidare al dipartimento, di cui ero a capo, un ruolo innovativo e superare lo stereotipo che lavorare con i legali è faticoso. Tuttavia, per implementare il cambiamento ho dovuto prima costruire un clima di fiducia, far capire che avremmo incluso il dipartimento legale fin dall’inizio del processo creativo, quando si creano opportunità di business, e si possono influenzare le decisioni, e non solo alla fine se sorgono problemi”.
Fondata nel 1995, eBay è una delle maggiori multinazionali dell’e-commerce. Ha sede a San José, nella Silicon Valley, e opera in 190 mercati. Nel terzo quadrimestre del 2021 ha registrato un fatturato di 2.5 miliardi di dollari, e vanta 152 milioni di utenti attivi e 19 milioni di venditori attivi in tutto il mondo.
“Bisogna anche sapersi assumere dei rischi”, spiega lei: “l’aspetto interessante della legge è che di solito non è tutto bianco e nero, almeno nell’e-commerce e specialmente all’inizio, quando le regole si andavano delineando. È parte del nostro lavoro trovare quelle sfumature di grigio, calcolare i rischi e creare opportunità di business. Come leader il mio compito è di incoraggiare i miei collaboratori e sostenerli. Una cultura che devi costruire giorno per giorno”.
Amicizie svizzere
Sono passati alcuni anni da quando lei, il marito e la figlia si sono trasferiti qui. Quali sono gli aspetti che apprezza di più della vita in California? “Ci piace davvero tanto vivere in California. Amiamo trascorrere il tempo libero con gli amici, molti dei quali sono europei, soprattutto svizzeri. È un caso, ma credo che ci leghi soprattutto il fatto di essere lontani dal Paese di origine”. Ci racconta che le piace preparare la treccia (Zopfchen) la domenica, ogni tanto la raclette e la fondue, e dipingere le uova di Pasqua usando la buccia delle cipolle. “Ci piace mantenere vive le tradizioni”, dice. “A casa parliamo svizzero tedesco e ascoltiamo i programmi di radio e tv svizzeri”.
Com’è cambiata la sua vita con la pandemia? “Stiamo ancora lavorando quasi sempre da casa nella Bay Area. Trascorro la mia giornata nel mio studio, faccio la pausa pranzo con mio marito, e la sera la famiglia si ritrova riunita a tavola [hanno anche un cane, Hannah]. Negli ultimi due anni abbiamo fatto dei giri con il camper, un bellissimo modo di immergersi nella natura e visitare i parchi nazionali.” Pensa mai di tornare in Svizzera? “Per il momento pensiamo di restare qui. Ma chissà cosa porterà il futuro”.
Il legame con il suo Paese rimane comunque stretto. Karin Schwab, infatti, è un membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Valora. Nota delle differenze nella cultura aziendale? “Quando sono in Svizzera noto due tipi di reazione rispetto al mio ruolo: alcuni apprezzano ciò che faccio, altri meno, soprattutto quando si tratta di coniugare famiglia e carriera. Garantisco che è qualcosa del tutto fattibile”, dice sorridendo. “Spero con il ruolo che rivesto a Valora di avere un’influenza sulla gente, sulle giovani donne in particolare, far sì che si aprano a modelli e mentalità diverse”.
Qualche domanda su ebay e su temi globali.
In seguito a certi scandali legati all’uso dei dati personali è cresciuto un diffuso sentimento di sfiducia verso le big tech. Come sta reagendo eBay? “È spiacevole. La gente ritiene che tutte le big tech siano cattive. Avvertiamo quel senso di sfiducia pur avendo noi un modello di business totalmente diverso da chi punta alla monetizzazione dei dati personali. A eBay abbiamo un’ottima governance e il più alto rispetto dei dati personali dei nostri utenti. Tre anni fa abbiamo anche creato un Data Council che io presiedo, in cui controlliamo la condivisione dei dati con terze parti”.
Che impatto ha avuto la pandemia su eBay? “Ha fatto da acceleratore in maniera molto positiva. Abbiamo registrato una crescita incredibile di venditori negli ultimi due anni, gente che ha dovuto chiudere i negozi o ha perso il lavoro, specialmente le donne, e ha cominciato a vendere online”.
La continua crescita dell’e-commerce metterà a rischio il settore retail? “Continuerà ad esserci spazio per entrambi, per l’esperienza d’acquisto nella vita reale e per la convenienza online. Ritengo che i negozi si stiano reinventando per offrire un’esperienza fisica ed emotiva che è più difficile da replicare online”.
Lei che ha beneficiato dei consigli di un mentore, ed è mentore a sua volta, cosa consiglia ai giovani che stanno cercando la loro strada professionale? “Molte cose”, e sorride. “Ma innanzitutto di partire, fare esperienza in un luogo diverso per scoprire parti di sé che non si conoscono. Poi, di non avere paura di sognare in grande, di avere ambizioni, il che non significa essere arroganti. Esiste un’infinita gamma di opportunità, non limitatevi a pensare di averne una o due”.
Altri sviluppi
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.