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La lotta delle startup per lasciare il segno nel settore del lusso

cuffie, occhiali o orologio
Mentre l'industria musicale ha abbracciato la tecnologia, il settore del lusso rimane molto legato alle tradizioni. © Keystone / Salvatore Di Nolfi

Le startup svizzere attive nel settore del lusso faticano a entrare in un mercato consolidato che a causa della sua lunga tradizione è spesso restio ai cambiamenti.

“Un paio di anni fa, quando lavoravo per una casa d’aste, il direttore mi ha dato un gadget regalatogli da un cliente. Era una chiavetta USB e lui non sapeva che cosa fosse”.

Questo aneddoto è stato raccontato da Alexandre Catsicas, fondatore della startup di arte e tecnologia Artmyn, in occasione del primo Luxury Venture DayCollegamento esterno, un evento per promuovere le startup del lusso di tutto il mondo che si svolge nei pressi di Zurigo. La sua giovane azienda, con sede sulle rive del Lago Lemano, offre scansioni di preziose opere d’arte con una risoluzione di due miliardi di pixel.

“I mondi della finanza, della musica e del cinema hanno abbracciato la tecnologia, ma quello del lusso rimane molto conservatore”, ha sottolineato Catsicas.  

Concorrenza diretta

Parte della riluttanza dell’industria del lusso ad aprirsi al cambiamento deriva dall’orgoglio per tradizioni che spesso risalgono a più di un secolo fa. Anche il rigido modello di business del settore è tra i fattori che frenano l’innovazione, secondo Francois-Marie Neycensas della giovane marca di orologi Reservoir.  

I produttori di beni di lusso offrono i loro prodotti a distributori e rivenditori selezionati che li vendono ai clienti a un prezzo fisso. Questo modello d’affari, progettato per controllare l’offerta e creare esclusività, si oppone alla rottura col passato.  

“I rivenditori [di lusso] vedono l’e-commerce come una concorrenza diretta”, afferma Neycensas.

una donna intervista un uomo
Un fondatore di una startup sta preparando un video per presentare il suo prodotto al Luxury Venture Day. swissinfo.ch

Inoltre, a causa del modello di business consolidato del settore del lusso, i produttori sanno poco delle persone che acquistano i loro prodotti. Un aspetto che la startup tecnologica Adresta sta cercando di cambiare.  

“L’industria orologiera non è per nulla digitalizzata. La nostra visione è quella di creare più fiducia e trasparenza nel mercato degli orologi di lusso tramite degli strumenti digitali”, spiega la co-fondatrice Leonie Flückiger. 

Adresta offre la possibilità di creare un’identità digitale per gli orologi al momento della produzione, in modo che sia i rivenditori che i proprietari abbiano accesso alle informazioni sulla storia dell’orologio.  

“Eseguiamo la prova di fattibilità con le marche più piccole, ma dobbiamo coinvolgere alcuni pezzi grossi per avere successo”, dice Flückiger. 

Ma non è così facile. Secondo Nicolas Hildenbrand, che ha fondato la startup di orologi Watchdreamer, i grandi attori del settore non vedono di buon occhio chi cerca di invadere il loro territorio. L’azienda offre la possibilità di possedere un orologio di lusso attraverso un prestito che può essere rimborsato in 12-48 mesi. Alcune marche di orologi di lusso non erano contente del concetto ed erano riluttanti ad approvare la vendita a rate dei loro prodotti, osserva Hildenbrand.

“Vogliamo essere un alleato dell’industria orologiera e non un nemico”, dice il fondatore di Watchdreamer. “Tutto quello che stiamo facendo è aprire un nuovo segmento di clienti che finora non potevano permettersi di acquistare un orologio di lusso”.

“La Svizzera è un mercato piccolo con molti ostacoli potenziali”
Dersim Avdar, Digital Footwear Solutions

Rimanere o partire?

Frustrate, alcune startup svizzere hanno deciso di dirigersi direttamente verso i mercati principali per avere migliori prospettive.

“La Svizzera è un mercato piccolo con molti ostacoli potenziali. Poiché il 90% del nostro mercato è in Asia, mi trasferirò presto a Hong Kong per sviluppare i nostri prodotti”, afferma Dersim Avdar di Digital Footwear Solutions, un’azienda che fornisce ai produttori di calzature una piattaforma sicura basata sul cloud.

Il fatto di trovarsi nel centro globale dell’orologeria ha però i suoi vantaggi, specialmente quando c’è l’intenzione di espandersi in altri mercati quali la Francia, la Germania o gli Stati Uniti, sottolinea Nicolas Hildenbrand di Watchdreamer.

Il mercato svizzero dell’arte offre vantaggi simili alle startup. “Basilea è un luogo ideale per noi e abbiamo molte connessioni in Svizzera”, afferma Marcela Correa della startup londinese Vastari, una piattaforma online che crea una connessione tra i collezionisti d’arte privati e i musei.

La Svizzera ospita anche diverse scuole d’arte e di design come la Scuola cantonale d’arte di Losanna (ECALCollegamento esterno), la Scuola d’arte e di design di Ginevra (HEADCollegamento esterno) e la Scuola universitaria professionale d’arte di Zurigo (ZHDKCollegamento esterno), le quali sfornano studenti formati per spingersi ai confini della moda, dell’arte e della tecnologia.  

Gli studenti possono usufruire di borse di studio offerte da queste scuole per avviare un’attività in proprio. Un passo intrapreso da Carolien Niebling dell’ECAL, che ora aiuta i macellai e i ristoranti stellati a fare salsicce con meno carne.  

“La difficoltà principale è quella di continuare a crescere e di far sì che le grandi aziende si impegnino a lavorare con me”, afferma.

Traduzione dall’inglese di Luigi Jorio

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