Ritorna la fiducia sui mercati finanziari
I piani di salvataggio delle borse, messi a punto dai leader politici ed economici durante la fine settimana, sembrano aver convinto gli investitori: le maggiori borse mondiali hanno segnato lunedì rialzi del 10% e la tendenza alla ripresa prosegue martedì.
Dopo una settimana nera, che aveva visto i principali indici cedere più del 20%, le quotazioni sono rimbalzate da lunedì sui mercati finanziari. In una giornata le borse europee hanno riguadagnato 481 miliardi di euro di capitalizzazione, dopo averne ceduti circa 400 solo venerdì scorso.
La scintilla rialzista, partita dall’Asia, ha permesso di annullare in parte gli effetti della peggior settimana borsistica dal 1987. L’ottimismo manifestato dalle borse asiatiche ha contagiato l’Europa, dove i governi hanno annunciato singolarmente lunedì le nuove misure anticrisi, concordate durante il fine settimana a Washington e Parigi.
In Europa i mercati hanno registrato lunedì record positivi, con balzi di oltre il 10% de principali listini. A Zurigo l’indice dei valori guida della borsa, lo SMI, ha registrato un aumento storico dell’11,4%. Lo sprint della ripresa è proseguito poi a Wall Street, che ha ritrovato lo smalto di un tempo, con il Dow Jones in rialzo dell’11,08% e il Nasdaq in crescita del 12,58%.
Un intervento da 1000 miliardi euro
Dalla riapertura dei mercati lunedì, tra gli investitori ha prevalso l’idea che i piani di intervento, messi a punto dai leader politici ed economici (Usa, Giappone ed Europa), consentiranno finalmente alle banche di riprendere fiato e superare la stretta creditizia dovuta alla crisi dei mutui divampata dagli Stati Uniti.
Riuniti a Washington e a Parigi, i responsabili economici e politici del G7, il gruppo dei 7 maggiori paesi industrializzati, del Fondo monetario internazionale e dell’Eurogruppo, avevano approvato durante il fine settimana una serie di piani di salvataggio per stabilizzare i mercati finanziari, assicurare la solidità delle banche e prevenire nuovi fallimenti.
Sulla base degli accordi assunti, lunedì i governi dei paesi europei hanno messo a disposizione un “salvagente” di oltre 1’000 miliardi di euro per scongiurare il collasso del sistema finanziario e il propagarsi dell’infezione all’economia reale.
Questi interventi mirano ad assicurare liquidità, estendere la garanzia pubblica ai prestiti bancari fino alla fine del 2009, liberare fondi per eventuali operazioni di ricapitalizzazione di banche e creare una rete protettiva per gli istituti.
Autorità svizzere soddisfatte
La Svizzera giudica positive le misure adottate dai paesi membri del G7 per appianare la crisi finanziaria internazionale e i provvedimenti adottati dagli Stati dell’Eurozona per stabilizzare i mercati. È quanto ha dichiarato il portavoce del Dipartimento federale delle finanze Roland Meier.
Da parte sua il governo svizzero sta preparando proprie misure e le varerà non appena si renderanno necessarie, ha aggiunto Meier. L’esecutivo farà di tutti per garantire la stabilità della piazza finanziaria e quindi i depositi dei clienti, attraverso misure preventive.
Per l’Associazione svizzera delle banche (ASB) “attualmente non sussiste alcuna necessità” per un pacchetto di aiuti. L’economia elvetica è robusta e gode di una migliore salute rispetto a quella dei singoli paesi dell’Unione europea colpiti dalla crisi. Non vi è inoltre alcuna bolla speculativa sul mercato immobiliare e le banche sono ben capitalizzate, molto meglio che nell’UE.
Anche l’ASB accoglie favorevolmente i piani anticrisi adottati dalle potenze economiche, considerandoli un passo importante per la stabilizzazione dei mercati finanziari e il ritorno della fiducia.
swissinfo e agenzie
Nelle ultime due settimane Stati uniti, Gran Bretagna, Germania, Russia, Giappone e diversi altri paesi industrializzati avevano già messo sul tavolo oltre 1’000 miliardi di euro per riparare i danni derivanti dalla crisi dei mutui e ridare fiducia agli investitori.
Lunedì una nuova serie di interventi per altri 1’000 miliardi di euro sono stati annunciati dai paesi europei, sulla base degli accordi assunti durante il fine settimana a Washington e a Parigi dai rappresentanti economici e politici del G7, del Fondo monetario internazionale e dell’Eurogruppo.
Queste le principali misure rese note lunedì:
La Germania ha messo in campo un pacchetto complessivo di 500 miliardi di euro, di cui potranno beneficiare, oltre alle banche, anche assicurazioni e fondi pensione.
La Francia ha liberato 360 miliardi di euro complessivi per garantire eventuali ricapitalizzazioni di istituti di credito.
Il governo spagnolo ha annunciato che garantirà i prestiti interbancari fino ad un massimo di 100 miliardi per il 2008.
Le autorità austriache hanno varato un piano anticrisi da 100 miliardi, offrendo garanzie su prestiti interbancari fino a un massimo di 85 miliardi.
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