Design elegante: sacchetti per il "mal di viaggio" di Alitalia e Air Afrique
Häfliger
È un compagno di viaggio poco amato, il sacchetto per il vomito. L'azienda leader mondiale nella sua produzione è la svizzera Elag, con sede nel canton Berna. Un libro presenta i modelli più belli.
Fredy Thürig, collezionista svizzero di sacchetti per il vomito, ne possiede circa 2000 esemplari. La sua collezione è ora celebrata da una pubblicazione dal titolo “Für ReisekrankeCollegamento esterno” (Per chi soffre di nausea da viaggio). Le pagine del libro ripercorrono 45 anni di storia della grafica e dell’aviazione, con immagini a colori di sacchetti provenienti da tutto il mondo, dalle American Airlines a Air Nepal.
La grafica di alcuni sacchetti è funzionale, altri permettono ai passeggeri di sfuggire alla noia, distraendosi con un gioco di strategia. Negli anni Ottanta andavano per la maggiore i sacchetti a doppio uso: se non erano usati per necessità più spiacevoli, potevano servire a spedire in laboratorio le foto delle vacanze.
Le compagnie low cost dal canto loro tendevano a incoraggiare i loro clienti, con commenti come “Andrà tutto bene” o “Grazie per le vostre critiche”.
Quel che entra a volte deve anche uscire
Gli autori del libro hanno accompagnato i sacchetti con la rispettiva offerta gastronomica della compagnia aerea. Su tratte brevi bastano degli spuntini: “Biscotti al burro con succo d’arancia”, mentre le tratte più lunghe in business class propongono “un raffinato menu di quattro portate con il vino adatto”.
Condor, Germania, 2012. Francoforte (FRA) → Tenerife (TFS)
Pasta, insalata di patate, panpepato, succo di pomodoro
Eliane Häfliger
Aero Mexico, Messico, 1987. L’Avana (HAV) → Città del Messico (MEX)
Patatine, sandwich con prosciutto e formaggio, biscotti, succo di mela
ElianeHaefliger
Air Lyon, Francia, 1999. Réunion (RUN) → Parigi (CDG)
Formaggi assortiti, panino di pane integrale con burro, arrosto di manzo in salsa provenzale con olive e tagliatelle tricolori, insalata di carote, yogurt ai lamponi, acqua minerale, vino bianco
Eliane Häfliger
Maersk Air, Danimarca, 1998. Copenaghen (CPH) → Glasgow (GLA)
Insaccato scozzese (haggis) con piselli e patate fritte, budino, coca-cola
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Sacchetto standard russo. Omsk (OMS) → Mosca (DME)
Pesce con patate al forno e piselli, fette di cetriolo con prezzemolo, panino con burro, torta al cioccolato con scaglie di cocco, succo di mela, tè
Eliane Häfliger
Saudi Arabian Airlines, 1997. Manila (MNL) → (RHU)
Taboulé, code di gambero, cernia con salsa di pomodoro, riso arabo, verdura, gelato alla vaniglia, acqua minerale
Eliane Häfliger
Japan Airlines, 1983. Tokyo (NRT) → San Diego (SAN)
Pollo, insalata di pasta, tagliatelle fredde, zuppa di miso, coca-cola, tè verde
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Air Afrique (vari stati africani), anni 1990. Tripoli (MJI) → Dakar (DSS)
Pesce con patate, lattuga, coca-cola dietetica
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Alitalia, Italia, 1990. Laurel County (LOZ) → Milano (MXP)
Crespella con funghi fritti, pancetta affumicata e uovo, frutta fresca, panino con marmellata di albicocche, succo d’arancia, caffè
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Air China, 1995. Pechino (PEK) → Shanghai (SHA)
Insalata di sedano, pesce arrosto con riso, verdura di stagione, fettine di frutta, torta cinese, vino bianco, acqua minerale
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Air Nepal, 2005. Dubai (DXB) → Kathmandu (KTM)
Dal bhat (lenticchie con riso), chutney piccante, mango lassi, tè
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Balair, Svizzera, 1997. Catania (CTA) → Zurigo (ZRH)
Insalata di salsiccia con uovo, mais e pomodori, millefeuilles, acqua minerale, caffè
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Air India, 2000. Deli (DEL) → Kuala Lampur (KUL)
Arachidi salate, pollo al curry, riso e daal nero, insalata di ceci, budino di pane (shahi tukda), succo di mela
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British Airways, 1989. Budapest (BUD) → Bruxelles (BRU)
Zuppa di carote e zenzero, salmone affumicato, caviale di verdure, couscous con pinoli, gelato, champagne Laurent Perrier Grand Siècle, tè earl grey
Eliane Häfliger
I sacchetti per il vomito dell’azienda svizzera con design individuale sono stati utilizzati da oltre 100 compagnie aeree. La scelta di produrre i sacchetti è quindi stata vincente. La ElagCollegamento esterno fu fondata nel 1956 da Robert Elsässer, che investì in nuove varietà di carta e in nuove tecniche di piegatura e incollatura, che permisero di realizzare sacchetti particolarmente resistenti.
I sacchetti flessibili erano un’ottima alternativa ai barattoli di latta o alle scatole di cartone usate in precedenza. Necessitano di meno posto, sono più leggeri, la loro produzione richiede meno energia e causano meno rifiuti.
La Elag lanciò il suo sacchetto nel 1974, scegliendo il formato 125x80x237mm, che divenne uno standard internazionale e che caratterizza ancora oggi il mercato degli “airsickness bags”. Ogni anno vengono messi in circolazione 75’000 milioni di sacchetti.
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